In caso di accertata illegittimità della cessione di ramo d’azienda
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In caso di accertata illegittimità della cessione di ramo d’azienda

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 7 agosto 2019, n. 21158. Massima estrapolata: In caso di accertata illegittimità della cessione di ramo d’azienda, le retribuzioni corrisposte dal destinatario della cessione, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente alla messa a disposizione di questi delle energie lavorative in favore dell’alienante, non producono un effetto estintivo,...

Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 3 luglio 2017, n. 3
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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 3 luglio 2017, n. 3

L’art. 76, comma 11, del D.P.R. n. 207/2010 deve essere interpretato nel senso che la cessione del ramo d’azienda non comporta automaticamente la perdita della qualificazione, occorrendo procedere a una valutazione in concreto dell’atto di cessione, da condursi sulla base degli scopi perseguiti dalle parti e dell’oggetto del trasferimento Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572

Il cessionario della società fallita, unitamente al consulente che sovrintende alla conclusione dei relativi contratti, risponde di concorso esterno in bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione, laddove sia provato il contributo apportato all’operazione fittizia. In tema di reati fallimentari è oggi pacifico il concorso di terzi, estranei alla compagine della società fallita, che assumano un contegno...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 ottobre 2016, n. 20417
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 ottobre 2016, n. 20417

Nel caso in cui l’oggetto del trasferimento non riguardi l’intera azienda, bensì un ramo di essa, il principio della sorte comune dei beni unitariamente organizzati per l’esercizio dell’impresa non soffre eccezione alcuna, con la conseguenza che i rapporti riferibili a detto ramo – ossia quelli per loro natura oggettivamente determinabili, in ragione della riconoscibile destinazione funzionale...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18249
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18249

In tema di risarcimento del danno, la determinazione del lucro cessante va desunta dalla ricostruzione ideale di quanto il creditore avrebbe conseguito per normale successione di eventi, in base a una ragionevole e fondata attendibilità, qualora l’obbligazione fosse stata adempiuta Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 16 settembre 2016, n. 18249 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 agosto 2016, n. 17366
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 agosto 2016, n. 17366

In relazione alla fattispecie della cessione di ramo d’azienda prevista dall’articolo 2112 del Cc, ne costituisce elemento costitutivo, anche nel testo modificato dall’articolo 32 del Dlgs 276/2003, l’autonomia funzionale del ramo ceduto, ovvero la capacità di questo, già al momento dello scorporo dal complesso cedente, di provvedere a uno scopo produttivo con i propri mezzi,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 maggio 2016, n. 10541
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 maggio 2016, n. 10541

La cessione di ramo d’azienda è ravvisabile quando quest’ultima dimostri una propria autonomia funzionale già al momento dello scorporo dal complesso cedente e quindi sia in grado di provvedere con i propri mezzi a uno scopo produttivo senza doversi appoggiare alla precedente struttura. Il tutto da un punto di vista cronologico va rapportato al momento...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 15 gennaio 2016, n. 576. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, costituiscono dati la cui sopravvenuta conoscenza legittima l’integrazione o la modificazione in aumento dell’avviso di accertamento, mediante notificazione di nuovi avvisi, ai sensi dell’art. 43, comma terzo, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, anche i dati conosciuti da un ufficio fiscale, ma non ancora in possesso di quello che ha emesso l’avviso di accertamento al momento dell’adozione di esso

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 15 gennaio 2016, n. 576 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. VIRGILIO Biagio – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. IOFRIDA...

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