Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1294
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1294

Il giudice di merito deve soddisfare uno specifico onere motivazionale per discostarsi dagli esiti e dalle risultanze delle operazioni peritali condotte dal Ctu (in qualità di ausiliare tecnico), la cui omissione è censurabile nell’eventuale giudizio di Cassazione attivato a seguito dell’impugnazione Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 19 gennaio 2017, n. 1294 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 ottobre 2016, n. 19797
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 ottobre 2016, n. 19797

In tema di condominio di edifici, i valori delle unità immobiliari di proprietà esclusiva dei singoli condomini e il loro proporzionale ragguaglio in millesimi al valore dell’edificio vanno individuati con riferimento al momento dell’adozione del regolamento, e la tabella che li esprime è soggetta a emenda solo in relazione a errori, di fatto e di...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 26 settembre 2016, n. 18770
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 26 settembre 2016, n. 18770

Le parti non possono sottrarsi all’onere probatorio a loro carico invocando, per l’accertamento dei propri diritti, una consulenza tecnica d’ufficio, non essendo la stessa un mezzo di prova in senso stretto. Se è consentito al giudice fare ricorso ad una c.t.u. per acquisire dati la cui valutazione sia poi rimessa allo stesso ausiliario (c.d. consulenza...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17685
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17685

La cessazione delle attivita’ moleste non fa venir meno l’obbligatorieta’ dell’approfondimento istruttorio, che si impone al fine di verificare se sia possibile, mediante l’esame degli atti e adeguate indagini tecniche e anamnestiche, accertare la veridicita’ delle ipotesi di danno prospettate da chi agisce in giudizio, suffragate da riscontri presuntivi, descritti nel caso di specie dalle...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 agosto 2016, n. 17032
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 agosto 2016, n. 17032

La nullita’ della consulenza tecnica d’ufficio, derivante dalla mancata comunicazione alle parti della data di inizio delle operazioni peritali o attinente alla loro partecipazione alla prosecuzione delle operazioni stesse, avendo carattere relativo, resta sanata se non eccepita nella prima istanza o difesa successiva al deposito, per tale intendendosi anche l’udienza di mero rinvio della causa,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 marzo 2016, n. 5325. In tema di liquidazione dei compensi al consulente tecnico d’ufficio: vero è infatti che la pluralità delle valutazioni affidate al consulente non esclude l’unicità dell’incarico e la conseguente unitarietà del compenso, rilevando soltanto ai fini della determinazione giudiziale del compenso medesimo, fissato dalla legge tra una misura minima ed una massima; ciò non esclude, però, che possa farsi luogo a unificazione degli onorari relativi alla stima di immobili, suddivisi per gruppi aventi analoghe caratteristiche, relativamente ai quali la valutazione presenta elementi di ripetitività: in altri termini, qualora la consulenza tecnica in materia di estimo abbia ad oggetto una pluralità di immobili, il compenso del consulente viene legittimamente determinato raggruppando le unità immobiliari aventi analoghe caratteristiche e applicando, sul valore dei singoli gruppi, la percentuale reputata congrua entro i limiti, minimo a massimo, stabiliti dal d.m. 30 maggio 2002.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 marzo 2016, n. 5325 Svolgimento del processo Con ricorso ex art. 170 d.p.r. n. 115/2002 depositato l’8 aprile 2010, Assistedil-Ancona ha chiesto l’annullamento del decreto di pagamento emesso il 25 marzo 2010, nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare, in favore del consulente tecnico d’ufficio ing. O.M. ,...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 24630. Il giudice del merito ha il potere di discrezionale di disattendere le conclusioni della consulenza tecnica d’ufficio, senza dover disporre altra perizia, ma detta decisione può essere censurata in sede di legittimità ove la soluzione prescelta non risulti sufficientemente motivata

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 24630 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – rel. Consigliere Dott....