Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48283
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48283

Bancarotta fraudolenta per distrazione per la cessione di un ramo d’azienda senza corrispettivo: sono beni immateriali ceduti anche l’avviamento e le certificazioni Soa. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48283 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 novembre 2016, n. 47561
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 novembre 2016, n. 47561

In tema di reati fallimentari, per beni del fallito ex articolo 216 L.F. si intendono tutti quelli che fanno parte della sfera di disponibilita’ del patrimonio, indipendentemente dalla proprieta’. Nella definizione di tale sfera si prescinde dal modo di acquisto dei beni, di tal che anche quelli ottenuti con sistemi illeciti ed in particolare per...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572

Il cessionario della società fallita, unitamente al consulente che sovrintende alla conclusione dei relativi contratti, risponde di concorso esterno in bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione, laddove sia provato il contributo apportato all’operazione fittizia. In tema di reati fallimentari è oggi pacifico il concorso di terzi, estranei alla compagine della società fallita, che assumano un contegno...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 ottobre 2016, n. 44350
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 ottobre 2016, n. 44350

La bancarotta fraudolenta scatta in caso di mancata consegna al curatore dei beni noleggiati e distratti. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 20 ottobre 2016, n. 44350 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39681

E’ amministratore di fatto non chi eserciti tutti i poteri propri dell’organo di gestione ma quantomeno un’apprezzabile attività gestoria, svolta in modo non episodico o occasionale. Ne consegue che la prova della posizione di amministratore di fatto si traduce nell’accertamento di elementi sintomatici dell’inserimento organico del soggetto con funzioni direttive nella società Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 16 settembre 2016, n. 38670
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 16 settembre 2016, n. 38670

Le questioni attinenti alla pignorabilita’ dei beni sottoposti a sequestro conservativo sono deducibili con la richiesta di riesame e vanno decise dal tribunale del riesame Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 16 settembre 2016, n. 38670 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38302
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38302

Per integrare il reato di bancarotta è necessario creare il pregiudizio agli interessi della massa dei creditori non già per effetto dell’insolvenza, ma per effetto dell’ingiustificato depauperamento del patrimonio societario che deve servire a garantire i loro crediti Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 15 settembre 2016, n. 38302 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 settembre 2016, n. 36816

La presenza in contemporanea delle ipotesi di bancarotta per distrazione e documentale, se il danno è modesto, non basta a escludere l’attenuante della particolare tenuità del fatto. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 settembre 2016, n. 36816 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32824
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32824

In tema di sequestro preventivo, l’espressione “cose pertinenti al reato”, cui fa riferimento l’art. 321 cod. proc. pen., è più ampia di quella di corpo di reato, definita dall’art. 253 cod. proc. pen., e comprende non solo le cose sulle quali o a mezzo delle quali il reato fu commesso o che ne costituiscono il...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474

Sussiste il delitto di false comunicazioni sociali, con riguardo alla esposizione o alla omissione di fatti oggetto di valutazione, se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o dicriteri tecnici generalmente accettati, l’agente da tali criteri si discosti consapevolmente esenza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo ad indurre in errore i destinatari...