Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 maggio 2014, n. 12221 Ritenuto in fatto 1. – È impugnata la sentenza della Corte d’appello di Messina, depositata l’8 febbraio 2008, che ha riformato, limitatamente al capo riguardante le spese di lite, la sentenza del Tribunale di Messina di rigetto della domanda proposta da C.A. e...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 dicembre 2013, n. 28716. Se viene accertata la validità della convenzione matrimoniale gli immobili di tale convenzione possono essere assegnati con divisione testamentaria ma solo per una loro quota pari al 50%
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 dicembre 2013, n. 28716 Svolgimento del processo Con citazione 2.4.1983 i fratelli L.V.V., L. e S., a seguito della morte del padre R. , convenivano davanti al tribunale di Foggia S.E. , con la quale lo stesso, dopo il divorzio dalla loro madre, si era risposato il...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 novembre 2013, n. 26858. Nel giudizio di riduzione l’attore nel dar prova del suo diritto, ha l’onere di sottrarre il valore delle liberalità ricevute; ne consegue che, intervenuto il giudicato che accerta (in tesi) la liberalità non dichiarata da chi agisce in riduzione, lo stesso giudicato esterno (intervenuto tra le stesse parti) sarebbe opponibile nel giudizio di riduzione, posto che l’esistenza del giudicato esterno è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, anche in sede di legittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 29 novembre 2013, n. 26858 Svolgimento del processo Con citazione del 14/8/2002 F..C. conveniva in giudizio le sorelle P.A. e M. e M.F. , figlio di quest’ultima e destinatario di una disposizione testamentaria in suo favore, nel testamento di M..D.R. , madre delle due convenute. L’attore chiedeva che...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 novembre 2013, n. 26344. In tema di risarcimento del danno. Il titolare di un’azienda floreale nella quale era stata installata una serra metallica dotata di sei generatori di aria calda prodotti e forniti dalla società concedente, convenne quest’ultima in giudizio chiedendo la risoluzione del contratto di fornitura e posa in opera – o in subordine la riduzione del prezzo -, oltre al risarcimento dei danni subiti in conseguenza dello scoppio del bruciatore di uno degli impianti, che aveva immesso nella serra gas di scarico, danneggiando le piante ivi allocate
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 novembre 2013, n. 26344 Cenni sui fatti Nel (omissis) F..D.A. , titolare di un’azienda floreale nella quale era stata installata una serra metallica dotata di sei generatori di aria calda prodotti e forniti dalla società Euroemme, convenne quest’ultima in giudizio, dinanzi al tribunale di Savona, chiedendo la...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24132. La falsa rappresentazione della realtà circa la natura (agricola o edificatoria) di un terreno, ricadendo direttamente su di una qualità dell’oggetto, integra l’ipotesi normativa dell’errore di fatto e non di diritto, poiché la inesatta conoscenza della norma che ne preveda la destinazione urbanistica si risolve in una (altrettanto) inesatta conoscenza della circostanza della edificabilità o inedificabilità del suolo, di una circostanza, cioè, inerente ai caratteri reali del bene, differenziandosi un terreno non fabbricabile da un altro utilizzabile a scopi edilizi essenzialmente sotto il profilo dei relativi, possibili impieghi, così che le parti di una compravendita si determinano alla stipula del negozio proprio in relazione alle qualità del terreno ed alle utilità (ed utilizzazioni) da esso ricavabili, incorrendo in errore essenziale in caso di ignoranza della sua vera natura (errore che, per converso, non influirà sulla validità del contratto qualora verta esclusivamente sul valore, attenendo, in tal caso, ai motivi che possano aver indotto le parti alla stipula e che, come tali, non spiegano una incidenza diretta sul processo formativo del volere negoziale)
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 ottobre 2013, n. 24132 Svolgimento del processo T..P. , con atto notificato in data 13.3.1990 conveniva in giudizio avanti al tribunale di Lamezia Terme, i coniugi M.G. e J.J..W. , e, premesso di avere acquistato da questi ultimi un apprezzamento di terreno sito nel comune di (omissis)...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 settembre 2013, n. 20143. Azione di divisione ereditaria ed azione di riduzione: i rapporti di giudicato. il coerede, convenuto nel giudizio di scioglimento della comunione ereditaria, può, dopo il passaggio in giudicato della sentenza di divisione, esperire l’azione di riduzione della liberalità compiuta in vita dal de cuius nei confronti di altro coerede dispensato dalla collazione, lamentando l’eccedenza della donazione rispetto alla disponibile e chiedendo la reintegrazione della quota di riserva, con le conseguenti restituzioni.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 settembre 2013, n. 20143 Ritenuto in fatto 1. – A N.G. , deceduto il (omissis) , sono succeduti, quali eredi ab intestato, i tre figli N.P. , S. e L. . In vita N.G. , con atto ai rogiti del notaio Antonio Di Prospero in data 28...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 maggio 2013, n.11737. Così come non è consentito al testatore sottrarre al legittimario la quota di riserva, allo stesso modo non gli è consentito ottenere lo stesso risultato attraverso la mera enunciazione di avere già tacitato il legittimario per la quota di riserva
La massima 1. Così come non è consentito al testatore sottrarre al legittimario la quota di riserva, allo stesso modo non gli è consentito ottenere lo stesso risultato attraverso la mera enunciazione di avere già tacitato il legittimario per la quota di riserva. 2. La dichiarazione di avvenuta tacitazione delle ragioni della legittimaria con donazioni...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 ottobre 2012 n. 17266. In tema di distinzione tra erede e legatario, a fini dell’esercizio dell’azione di riduzione
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 ottobre 2012 n. 17266[1] In materia di distinzione tra erede e legatario, a fini dell’esercizio dell’azione di riduzione, l’assegnazione di beni determinati deve interpretarsi (ai sensi dell’articolo 588 del Cc), come disposizione ereditaria (institutio ex re certa), qualora il testatore abbia inteso...