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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 16 settembre 2016, n. 18264

L’avvocato che ambisce a conseguire il pagamento dei suoi compensi può, giusta la previsione del comma 1 dell’art. 637 c.p.c., adire in via monitoria l’autorità giudiziaria “che sarebbe competente per la domanda proposta in via ordinaria”, può, giusta la previsione del comma 2 dell’art. 637 c.p.c., adire in via monitoria l’autorità giudiziaria “che ha deciso...

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Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 16 agosto 2016, n. 34887

L’avvocato che si fa pagare dal cliente un’attività da lui non effettivamente compiuta non può beneficiare della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, anche se la somma lucrata è di minima entità e lo stesso legale è incensurato, in considerazione della lesione al vincolo di fiducia che lega il cliente al proprio...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15287
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15287

Misura disciplinare a carico dell’avvocato legittima se, a seguito di incarico ricevuto da un cliente, poi non prosegua l’azione. La sanzione disciplinare dell’avvertimento per violazione dell’articolo 5 del codice deontologico forense è pienamente applicabile al legale che, ricevuto l’incarico dal cliente per impugnare una cartella dinanzi alla commissione tributaria provinciale, di fatto non avesse mai...

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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 18 luglio 2016, n. 14644

In tema di responsabilità professionale dell’avvocato non accoglibili le domande risacitorie poste da un cliente contro il proprio Legale, reo di non aver tempestivamente depositato una richiesta di costituzione di parte civile, ravvisando come tale indadempimento non avesse comportato, nel caso concreto, nessun danno per l’assistito   Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 15 luglio 2016, n. 14539

In sede di liquidazione degli onorari professionali a carico del cliente, può aversi riguardo al valore effettivo della controversia, quando esso risulti manifestamente diverso da quello presunto a norma del codice di procedura civile Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 15 luglio 2016, n. 14539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 22 luglio 2016, n. 15206
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 22 luglio 2016, n. 15206

Ai fini della valutazione della sussistenza di un rapporto di pregiudizialità tra procedimento penale e procedimento disciplinare a carico di un avvocato – allorché i due procedimenti abbiano ad oggetto i medesimi fatti – e, dunque, ai fini della sussistenza dell’obbligo di sospensione di quello disciplinare sino alla definizione di quello penale per i medesimi...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 8 luglio 2016, n. 14039
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 8 luglio 2016, n. 14039

L’avvocato che al termine di un procedimento disciplinare –su segnalazione del Pm di un procedimento penale per concorso in bancarotta fraudolenta – ha subito la sospensione dall’esercizio della professione per sei mesi non può chiedere l’applicazione dell’indulto in quanto esso, salvo diverse previsioni non estingue le pene accessorie Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 22 luglio 2016, n. 15208
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 22 luglio 2016, n. 15208

In tema di interpretazione dell’art. 18, della legge n. 247 del 2012, il quale, sotto la rubrica “Incompatibilità”, dispone: “1. La professione di avvocato è incompatibile: a) con qualsiasi altra attività di lavoro autonomo svolta continuativamente o professionalmente, escluse quelle di carattere scientifico, letterario, artistico e culturale, e con l’esercizio dell’attività di notaio. è consentita...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 6 luglio 2016, n. 13723
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 6 luglio 2016, n. 13723

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocato, la necessaria correlazione tra addebito contestato e decisione disciplinare non rileva in termini puramente formali, rispondendo tale regola all’esigenza di garantire pienezza ed effettività del contraddittorio sul contenuto dell’accusa e a evitare che l’incolpato sia condannato per un fatto rispetto al quale non abbia potuto esplicare...

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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 23 giugno 2016, n. 13008

L’opportunità o meno di promuovere un giudizio fa parte delle valutazioni tecniche del difensore. Non è dunque responsabile l’avvocato che sconsiglia agli eredi di intraprendere una causa persa contro l’Anas ritenendo il defunto l’unico responsabile dell’incidente Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 23 giugno 2016, n. 13008 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...