Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio
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Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14724. La massima estrapolata: Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c., in seguito alla modifica del primo comma dell’articolo 429 c.p.c., disposta dal Decreto Legge n. 112 del 2008, articolo 53, comma 2,...

Anche il vizio di omessa pronuncia, ove la parte intenda denunziarlo con l’appello deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello
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Anche il vizio di omessa pronuncia, ove la parte intenda denunziarlo con l’appello deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 2 maggio 2018, n. 10406. Le massime estrapolate Anche il vizio di omessa pronuncia, ove la parte intenda denunziarlo con l’appello, anziché avvalersi della possibilità di riproposizione della domanda non decisa in separata sede, deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello, con il quale si segnali...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 30 gennaio 2018, n. 2181. Deve considerarsi rinunciata la domanda subordinata di garanzia, che,  rimasta assorbita in virtù del rigetto della domanda principale, non é stata riproposta nel giudizio di secondo grado
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 30 gennaio 2018, n. 2181. Deve considerarsi rinunciata la domanda subordinata di garanzia, che, rimasta assorbita in virtù del rigetto della domanda principale, non é stata riproposta nel giudizio di secondo grado

Deve considerarsi rinunciata la domanda subordinata di garanzia, che, proposta in primo grado nei confronti delle compagnie assicuratrici e rimasta assorbita in virtù del rigetto della domanda principale, non é stata riproposta nel giudizio di secondo grado ai sensi dell’art. 346 c.p.c. Ordinanza 30 gennaio 2018, n. 2181 Data udienza 4 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 13 dicembre 2017, n. 29890. Ai fini della valida proposizione dell’atto di appello, è necessario che l’appellante provveda all’illustrazione delle proprie contestazioni sulla base di ragioni dotate di un sufficiente grado di specificità
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 13 dicembre 2017, n. 29890. Ai fini della valida proposizione dell’atto di appello, è necessario che l’appellante provveda all’illustrazione delle proprie contestazioni sulla base di ragioni dotate di un sufficiente grado di specificità

Ai fini della valida proposizione dell’atto di appello, è necessario che l’appellante, pur quando intenda censurare la sentenza di primo grado nella sua interezza, provveda all’illustrazione delle proprie contestazioni sulla base di ragioni dotate di un sufficiente grado di specificità Ordinanza 13 dicembre 2017, n. 29890 Data udienza 15 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 7 dicembre 2017, n. 29499. Rinvio alle Sezioni unite sul quesito relativo al sistema di preclusioni in appello introdotto dal Dl 432/1995 per chiarire se la domanda di garanzia o di regresso condizionata dall’accoglimento della principale…
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 7 dicembre 2017, n. 29499. Rinvio alle Sezioni unite sul quesito relativo al sistema di preclusioni in appello introdotto dal Dl 432/1995 per chiarire se la domanda di garanzia o di regresso condizionata dall’accoglimento della principale…

Rinvio alle Sezioni unite sul quesito relativo al sistema di preclusioni in appello introdotto dal Dl 432/1995 per chiarire se la domanda di garanzia o di regresso condizionata dall’accoglimento della principale, già respinta in primo grado, possa essere riproposta dall’appellato a pena di decadenza, con la tempestiva costituzione in appello, oppure se in assenza di...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 novembre 2017, n. 28480. L’appello proposto davanti ad un giudice diverso, per territorio o grado, da quello indicato dall’art. 341 c.p.c. non determina l’inammissibilità dell’impugnazione
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 novembre 2017, n. 28480. L’appello proposto davanti ad un giudice diverso, per territorio o grado, da quello indicato dall’art. 341 c.p.c. non determina l’inammissibilità dell’impugnazione

L’appello proposto davanti ad un giudice diverso, per territorio o grado, da quello indicato dall’art. 341 c.p.c. non determina l’inammissibilità dell’impugnazione, ma è idoneo ad instaurare un valido rapporto processuale, suscettibile di proseguire dinanzi al giudice competente attraverso il meccanismo della translatio iudicii Ordinanza 29 novembre 2017, n. 28480 Data udienza 30 ottobre 2017 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 16 novembre 2017, n. 27199. Cosa deve contenere l’atto d’appello: chiara individuazione delle questioni e dei punti contestati della sentenza impugnata e, con essi, delle relative doglianze, affiancando alla parte volitiva una parte argomentativa che confuti e contrasti le ragioni addotte dal primo giudice
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 16 novembre 2017, n. 27199. Cosa deve contenere l’atto d’appello: chiara individuazione delle questioni e dei punti contestati della sentenza impugnata e, con essi, delle relative doglianze, affiancando alla parte volitiva una parte argomentativa che confuti e contrasti le ragioni addotte dal primo giudice

Gli articoli 342 e 434 c.p.c., nel testo formulato dal Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, nella L. 7 agosto 2012, n. 134, vanno interpretati nel senso che l’impugnazione deve contenere una chiara individuazione delle questioni e dei punti contestati della sentenza impugnata e, con essi, delle relative doglianze, affiancando alla...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 31 agosto 2017, n. 20650. Costituzione dell’appellante a mezzo posta
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 31 agosto 2017, n. 20650. Costituzione dell’appellante a mezzo posta

La costituzione dell’appellante a mezzo posta è irrituale ma è sanata con la presa di contatto tra la parte e l’ufficio giudiziario e con la messa a disposizione dell’atto in favore delle altre parti: deve, pertanto, escludersi che tale sanatoria possa verificarsi prima che l’atto pervenga a quello stesso soggetto cui sarebbe pervenuto in caso...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 28 luglio 2017, n. 18743
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 28 luglio 2017, n. 18743

La sentenza può essere impugnata, relativamente alle parti corrette, nel termine ordinario, decorrente dal giorno in cui è stata notificata l’ordinanza di correzione. Sentenza 28 luglio 2017, n. 18743 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 30 maggio 2017, n. 13516
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 30 maggio 2017, n. 13516

La parte sostanziale vittoriosa è legittimata ad impugnare il capo della sentenza di primo grado che, pur distraendo le spese processuali in favore del difensore, le ha liquidate in misura insufficiente, in quanto – essendo comunque tenuta a corrispondere al proprio difensore la differenza fra quanto liquidato dal giudice e quanto dovutogli in base agli...