Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 aprile 2017, n. 1559
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 aprile 2017, n. 1559

L’interdittiva antimafia comporta che il Prefetto escluda che un imprenditore, pur dotato di adeguati mezzi economici e di una adeguata organizzazione, meriti la fiducia delle Istituzioni (vale a dire che risulti “affidabile”) e possa essere titolare di rapporti contrattuali con le pubbliche Amministrazioni o degli altri titoli abilitativi, individuati dalla legge; trattandosi di una misura...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 29 marzo 2017, n. 1441
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 29 marzo 2017, n. 1441

Il giudice amministrativo, nello scrutinare la “tenuta” del quadro indiziario posto a base dell’informativa antimafia, deve valutare integralmente le motivazioni di tutti i provvedimenti giurisdizionali, anche ad effetto “scagionante”, per appurare se effettivamente essi abbiano privato funditus di rilevanza gli elementi fattuali, se e nella misura in cui l’apprezzamento dell’autorità amministrativa, come nella vicenda in...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 13 marzo 2017, n. 1156
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 13 marzo 2017, n. 1156

Non trattandosi di provvedimenti nemmeno latamente sanzionatori, è estranea al sistema delle informative antimafia “qualsiasi logica penalistica di certezza probatoria raggiunta al di là del ragionevole dubbio. Consiglio di Stato sezione III sentenza 13 marzo 2017, n. 1156 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 10 marzo 2017, n. 1131
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 10 marzo 2017, n. 1131

Uno degli indici del tentativo di infiltrazione mafiosa nell’attività d’impresa, di per sé sufficiente a giustificare l’emanazione di una interdittiva antimafia, è identificabile nella instaurazione di rapporti commerciali o associativi tra un’impresa e una società già ritenuta esposta al rischio di influenza criminale, in ragione della valenza sintomatica attribuibile a cointeressenze economiche particolarmente pregnanti; queste,...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1084
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1084

La forma societaria è uno schermo dietro il quale operano le persone fisiche; le verifiche antimafia vengono eseguite nei confronti delle persone fisiche (e dei loro familiari conviventi) che agiscono dietro lo schermo della società: ove si desse rilievo alla forma giuridica, si consentirebbe di eludere le finalità preventive della normativa antimafia, finendo con il...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1080
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1080

L’interdittiva si basa su elementi che se pure non dimostrano definitivamente il collegamento fra il soggetto, persona fisica o giuridica o ente senza personalità giuridica, e la malavita organizzata rendono verosimile, e anzi probabile, l’esistenza dello stesso, salvo che l’interessato non dimostri l’irrilevanza dei suddetti elementi Consiglio di Stato sezione III sentenza 7 marzo 2017,...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 dicembre 2016, n. 5513
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 dicembre 2016, n. 5513

L’art. 10, comma 1, del d.P.R 252/1998, applicabile ratione temporis, prevede l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di acquisire le informazioni antimafia in relazione a determinate soglie di valore, corrispondenti: – per gli appalti di lavori, serviti e forniture, ad un valore pari o superiore a quello di rilevanza comunitaria (lettera a); – per le concessioni...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 5 ottobre 2016, n. 4121
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 5 ottobre 2016, n. 4121

La limitazione temporale di efficacia dell’interdittiva antimafia, prevista dall’art. 86, comma 2, del d. lgs. n. 159 del 2011, deve intendersi riferita ai casi nei quali sia attestata l’assenza di pericolo di infiltrazione mafiosa, e non già ai riscontri indicativi del pericolo, i quali ultimi conservano la loro valenza anche oltre il termine indicato nella...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 25 gennaio 2016, n. 253. Al fine di integrare una motivazione idonea a supportare una c.d. “interdittiva antimafia”, non è sufficiente affermare che uno o più parenti del soggetto richiedente la certificazione antimafia risultino vicini a soggetti appartenenti ad associazione di stampo mafioso; o vicini o affiliati a cosche mafiosi e/o a famiglie mafiosi. Occorre motivare tale affermazione con elementi specifici

Consiglio di Stato sezione III sentenza 25 gennaio 2016, n. 253 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 364 del 2013, proposto dalla Ditta Individuale Te. No. Vi. di Di. An.; contro Ministero dello Sviluppo...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 luglio 2015, n. 3653. È legittima un’informativa antimafia che si fonda anche su fatti risalenti nel tempo, quando da questi indizi deriva che l’attività dell’impresa è stata condizionata. Tali situazioni di condizionamento possono essere desunte anche da una sentenza del Tribunale penale, che ha condannato l’interessato per il delitto dell’art. 644 del Codice penale, relativo all’usura

Consiglio di Stato sezione III sentenza 24 luglio 2015, n. 3653 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4702 del 2015, proposto da: Ministero dell’Interno, in persona del Ministro pro tempore, U.T.G. – Prefettura di...