Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno tendenzialmente può contrarre liberamente matrimonio
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Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno tendenzialmente può contrarre liberamente matrimonio

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|2 ottobre 2023| n. 27691.

Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno tendenzialmente può contrarre liberamente matrimonio, dal momento che egli risulta pienamente capace di relazionarsi agli atti e non è destinatario delle limitazioni proprie invece del soggetto £incapace”, ciò salvo che, in casi specifici, il provvedimento non disponga in relazione alle condizioni dell’interessato limitazioni assimilabili a quelli dell’incapacità.

Amministrazione di sostegno
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Amministrazione di sostegno

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza|4 marzo 2020| n. 6079. La massima estrapolata: L’amministrazione di sostegno prevista dall’art. 3 della l. n. 6 del 2004 ha la finalità di offrire a chi si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento di assistenza che ne sacrifichi nella minor misura...

La ratio dell’amministrazione di sostegno
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La ratio dell’amministrazione di sostegno

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 21 maggio 2018, n. 12460. Le massime estrapolate: La ratio dell’amministrazione di sostegno e’ stata individuata nell’esigenza di offrire a chi si trovi nell’impossibilita’, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento di assistenza che ne sacrifichi nella minor misura possibile la capacita’ di agire,...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5492. Puo’ adottarsi la misura di protezione dell’amministrazione di sostegno, nell’interesse del beneficiario (interesse reale e concreto, inerente la persona e/o il suo patrimonio), anche in presenza dei presupposti di interdizione o di inabilitazione e dunque anche quando ricorra una condizione di prodigalità.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5492. Puo’ adottarsi la misura di protezione dell’amministrazione di sostegno, nell’interesse del beneficiario (interesse reale e concreto, inerente la persona e/o il suo patrimonio), anche in presenza dei presupposti di interdizione o di inabilitazione e dunque anche quando ricorra una condizione di prodigalità.

Puo’ adottarsi la misura di protezione dell’amministrazione di sostegno, nell’interesse del beneficiario (interesse reale e concreto, inerente la persona e/o il suo patrimonio), anche in presenza dei presupposti di interdizione o di inabilitazione e dunque anche quando ricorra una condizione di prodigalità. Peraltro, la prodigalita’, cioe’ un comportamento abituale caratterizzato da larghezza nello spendere, nel...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5123. La revoca dell’amministratore o del suo coadiutore rientra nel novero dei provvedimenti di volontaria giurisdizione che sono esclusi dai normali mezzi di impugnazione.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5123. La revoca dell’amministratore o del suo coadiutore rientra nel novero dei provvedimenti di volontaria giurisdizione che sono esclusi dai normali mezzi di impugnazione.

La revoca dell’amministratore o del suo coadiutore rientra nel novero dei provvedimenti di volontaria giurisdizione che sono esclusi dai normali mezzi di impugnazione. Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5123 Data udienza 23 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 27 settembre 2017, n. 22602. In tema di amministrazione di sostegno, nel caso in cui l’interessato sia persona pienamente lucida che rifiuti il consenso o, addirittura, si opponga alla nomina dell’amministratore
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 27 settembre 2017, n. 22602. In tema di amministrazione di sostegno, nel caso in cui l’interessato sia persona pienamente lucida che rifiuti il consenso o, addirittura, si opponga alla nomina dell’amministratore

In tema di amministrazione di sostegno, nel caso in cui l’interessato sia persona pienamente lucida che rifiuti il consenso o, addirittura, si opponga alla nomina dell’amministratore, e la sua protezione sia gia’ di fatto assicurata in via spontanea dai familiari o dal sistema di deleghe (attivato autonomamente dall’interessato), il giudice non puo’ imporre misure restrittive...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10879
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10879

Punibile per rifiuto di atti d’ufficio l’amministratore di sostegno che non presenta il rendiconto finale Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 6 marzo 2017, n. 10879 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. TRONCI...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza  13 luglio 2016, n.29617
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 13 luglio 2016, n.29617

    SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE SENTENZA 13 luglio 2016, n.29617  Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Perugia ha confermato quella con la quale il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Perugia aveva condannato S.P., concessele le circostanze attenuanti generiche e quella di...

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza  26 febbraio 2016, n. 7974. In tema di abbandono di persone minori o incapaci, l’amministratore di sostegno non risponde del reato di cui all’art. 591 c.p.
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 febbraio 2016, n. 7974. In tema di abbandono di persone minori o incapaci, l’amministratore di sostegno non risponde del reato di cui all’art. 591 c.p.

In tema di abbandono di persone minori o incapaci, l’amministratore di sostegno non risponde del reato di cui all’art. 591 c.p. in quanto, salvo che sia diversamente stabilito nel decreto di nomina, lo stesso non è investito di una posizione di garanzia rispetto ai beni della vita e dell’incolumità individuale del soggetto incapace ma solo...