Il criterio di ragionevolezza nell’interpretazione che consente di conservare la manifestazione di volontà della parte può trovare applicazione anche nelle gare di appalto, ove sia necessario un intervento interpretativo del giudice per chiarire equivocità apparenti dell’offerta, che ben può trovare giustificazione in altri atti della parte versati in gara, senza violazione alcuna della par condicio...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 settembre 2016, n. 3919
Il concorrente escluso da una gara preordinata all’affidamento di un contratto pubblico, con provvedimento divenuto inoppugnabile, non ha titolo per ottenere il ristoro dei pregiudizi derivanti dalla mancata aggiudicazione o dalla perdita di “chance”, non sussistendo gli estremi del danno “iniuria datum” Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 settembre 2016, n. 3919 REPUBBLICA ITALIANA...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 20 settembre 2016, n. 3911
In tema di appalti pubblici, l’idoneità del voto numerico a rappresentare in modo adeguato l’iter logico seguito dalla Commissione nella sua espressione è direttamente proporzionale al grado di specificazione dei criteri allo stesso sottesi. Ne consegue che, tanto più è dettagliata l’articolazione dei criteri e sub-criteri di valutazione, tanto più risulta esaustiva l’espressione del punteggio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 20 settembre 2016, n. 3910
L’interesse pubblico alla base del legittimo esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione non può identificarsi nel mero ripristino della legalità violata ma richiede una valutazione comparativa sulla qualità e concretezza degli interessi in gioco. Nel procedere a distanza di anni all’annullamento di un atto ritenuto illegittimo per un errore commesso dalla...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 16 settembre 2016, n. 3898
L’attività di vigilanza, difatti, può essere descritta come quella volta alla salvaguardia di beni affidati alle proprie cure, ergo come attività finalizzata, sebbene in via mediata, a contribuire alla preservazione dell’ordine e della sicurezza pubblica, fatto che, tra l’altro, giustifica la subordinazione dell’espletamento dell’attività al possesso di una autorizzazione governativa prefettizia ad hoc . Il...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 settembre 2016, n. 3866
Nelle gare di appalto i requisiti generali e speciali devono essere posseduti dai candidati non solo alla data di scadenza del termine per la presentazione della richiesta di partecipazione alla procedura di affidamento, ma anche per tutta la durata della procedura stessa fino all’aggiudicazione definitiva ed alla stipula del contratto, nonché per tutto il periodo...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 31 agosto 2016, n. 3752
Le previsioni di cui agli articoli 76 e 77 del d.P.R. 207 del 2010 (in tema di rilascio di una nuova attestazione SOA e di verifica triennale) devono essere interpretate nel senso di ammettere l’ultravigenza della pregressa attestazione in pendenza dell’espletamento della procedura di verifica, laddove ritualmente e tempestivamente attivata. Il meccanismo di ultravigenza è...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 2 settembre 2016, n. 3792
La sola possibilità da parte dell’impresa che abbia partecipato alla gara di divenirne poi aggiudicataria all’esito della rinnovazione delle operazioni integra l’interesse al ricorso meritevole di tutela Consiglio di Stato sezione V sentenza 2 settembre 2016, n. 3792 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 agosto 2016, n. 3538
Sussiste la distinzione concettuale fra verbalizzazione delle sedute ed operazioni di gara compiute dalla commissione di gara nonché l’assenza di pubblica fede dei verbali laddove fanno implicito riferimento alle eventuali omissioni in cui sia incorso il pubblico ufficiale nel redigere il verbale tanto da doversi escludere che un’incompleta verbalizzazione conduca a ritenere tout-court illegittime le...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 11 luglio 2016, n. 3070
Ai fini dell’applicazione della causa di esclusione di cui all’art. 38 comma 1 lettera f), non occorre che sia accertata in modo irrefragabile la responsabilità contrattuale, essendo sufficiente la valutazione fatta dalla stessa Amministrazione con il richiamo per relationem all’atto con cui, in altro rapporto contrattuale di appalto, aveva provveduto alla risoluzione per inadempimenti contrattuali...