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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 24 gennaio 2013, n. 3811. Non è necessaria l’effettiva intimidazione perché sussista il reato di minaccia

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza del 24 gennaio 2013, n. 3811 Ritenuto in fatto Con sentenza del 27.5.2011 il giudice di pace di Udine assolveva M.A. dal reato di cui all’art. 612, c.p. commesso in danno di B.P. , perché il fatto non costituisce reato, e B.P. dai reati di cui agli artt....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 31 gennaio 2013 n. 5070. Apostrofare una collega di essere una “zoccola” è del tutto inconferente rispetto alla discussione e pertanto è un reato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 31 gennaio 2013 n. 5070[1] Qualunque sia il ceto sociale di appartenenza, qualunque sia il grado di istruzione, qualunque sia la natura della discussione, l’uomo di norma non accusa la sua avversaria donna di dire il falso, di essere una imbrogliona, di sopravalutarsi – tutte...

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Corte di Cassazione sezione IV sentenza del 24 gennaio 2013, n. 3834. Per affermare la responsabilità dell’automobilista si deve accertare se il comportamento del pedone era prevedibile

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza del 24 gennaio 2013, n. 3834 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 27 maggio 2010 il Tribunale di Varese, sezione distaccata di Luino, in riforma della sentenza del giudice di pace di Luino in data 7 ottobre 2009, appellata da P.S. assolveva quest’ultima dal reato ascrittole...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 4285 del 29 gennaio 2013. La lieve entità, configura una circostanza attenuante e non una figura autonoma di reato, con la conseguenza che, ove essa concorre con la recidiva, è doveroso effettuare il giudizio di comparazione previsto dall’art. 69 cod. pen.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 4285  del 29 gennaio 2013 RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Con la sentenza sopra indicata il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina condannava, all’esito di rito abbreviato, R. S. alla pena di giustizia in relazione al delitto di cui all’art. 73...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 24 gennaio 2013, n. 1702. Per decidere il quantum dell’assegno divorzile è necessaria una corretta valutazione delle condizioni economiche dei coniugi

Suprema Corte di Cassazione  sezione I sentenza del 24 gennaio 2013, n. 1702 Svolgimento del processo Intervenuta (il 5-15.03.1999) sentenza parziale di divorzio tra V.T.L. e M.F. , il giudizio (introdotto il 3.03.1997) proseguiva per le questioni economiche ed il Tribunale di Belluno con sentenza del 26.11.2002 riconosceva alla F. un assegno di mantenimento di...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 gennaio 2013, n. 2278. Peculato e sottrazioni di beni in pubblica custodia

La massima E’ configurabile il reato di cui all’art. 351 c.p. e non quello di peculato tutte le volte in cui vi sia contestualità cronologica tra un’appropriazione soltanto temporanea, quale mero antecedente modale del fatto di sottrazione, e la coeva sottrazione (o soppressione o distruzione o dispersione) di atti o documenti della P.A. in disponibilità...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 gennaio 2013 n. 2185. I contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento devono essere redatti per iscritto nessun obbligo per i singoli ordini

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 gennaio 2013 n. 2185[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/01/non-serve-la-forma-scritta-per-ordinare-lacquisto-di-titoli.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 gennaio 2013, n. 4324. Il delitto di aggiotaggio di cui agli artt. 2637 c.c. e 185 D.lgs. n. 58/1998 è reato di pericolo astratto

  La massima Il delitto di aggiotaggio di cui agli artt. 2637 c.c. e 185 D.lgs. n. 58/1998 è reato di pericolo astratto in quanto richiede che la condotta tipica sia realizzata con modalità tali da rendere concreta la possibilità del verificarsi, in conseguenza della stessa, di una sensibile alterazione del valore degli strumenti finanziari....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 gennaio 2013 n. 2168. Licenziamento per il dipendente che ha patteggiato una condanna per violenza sessuale per il forte disvalore sociale della condotta, comportante riflessi negativi sull’immagine dell’azienda

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 gennaio 2013 n. 2168[1] In sede civile può legittimamente attribuirsi piena efficacia probatoria alla sentenza di patteggiamento, atteso che in tal caso l’imputato non nega la propria responsabilità e accetta una determinata condanna, chiedendone o consentendone l’applicazione, il che sta univocamente a significare che...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 gennaio 2013, n. 2569. In materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, non possono ritenersi assolti gli obblighi connessi alla posizione di garanzia del datore di lavoro quando le misure cautelari adottate si sostanziano in generiche raccomandazioni alla prudenza, inammissibilmente impartite per via orale

La massima In materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, non possono ritenersi assolti gli obblighi connessi alla posizione di garanzia del datore di lavoro quando le misure cautelari adottate si sostanziano in generiche raccomandazioni alla prudenza, inammissibilmente impartite per via orale.   SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 17 gennaio 2013, n.2569 Ritenuto...