Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 29 agosto 2013, n. 19894 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 7.4.1993 I.R. conveniva in giudizio, innanzi al Tribunale di Salerno, F.R. per ottenerne la condanna al pagamento della somma di l. 4.900.000, oltre interessi e rivalutazione, quale corrispettivo per 70 lezioni private di analisi...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 settembre 2013, n. 20110. In tema di compravendita all’acquirente (creditore) sarà sufficiente allegare l’inesatto adempimento ovvero denunciare la presenza di vizi o di difetti che rendano la cosa inidonea all’uso alla quale è destinata o che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, essendo a carico del venditore (debitore), in virtù del principio della riferibilità o vicinanza della prova, l’onere di dimostrare, anche attraverso presunzioni, di avere consegnato una cosa che sia conforme alle caratteristiche del tipo ordinariamente prodotto ovvero la regolarità del processo di fabbricazione o di realizzazione del bene; ove sia stata fornita tale prova, sarà allora onere del compratore dimostrare l’esistenza di un vizio o di un difetto intrinseco della cosa, ascrivibile al venditore
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 settembre 2013, n. 20110 Svolgimento del processo 1.- La ditta Tommasi-Maronese s.r.l. ha convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano la ICI Italia s.r.l. – Divisione National Starch & Chemical chiedendo la risoluzione di un contratto di fornitura di 750 Kg di un collante per legno...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 agosto 2013, n. 34962. Misura cautelare degli arresti domiciliari per i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e dissipazione possono essere reiterati grazie alla possibilità di movimento
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 agosto 2013, n. 34962 In fatto e diritto D.M.M. , già raggiunto da ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Salerno in quanto considerato gravemente indiziato, unitamente ad altri, di concorso in più fatti di bancarotta...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 agosto 2013, n. 20001. Scivola sul pavimento dell’ospedale a causa di una macchia di gelato. Responsabile ex art. 2051 c.c. l’ASP di Caltanissetta
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 agosto 2013, n. 20001 Svolgimento del processo 1. È stata depositata in cancelleria la seguente relazione, ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ. e datata 8.11.12, regolarmente comunicata al pubblico ministero e notificata ai difensori delle parti, sul ricorso avverso la sentenza della Corte di appello di...
Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 settembre 2013, n. 20319. Legittimo licenziare il dipendente se all’azienda tessile per presunte irregolarità vengono sequestrati gli impianti
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 settembre 2013, n. 20319 Fatto L.F. conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Trani in funzione di giudice del lavoro la Tessilfil s.r.l. esponendo: di aver lavorato quale operaio alle dipendenze di detta società e di essere stato collocato in CIG dal 5.7.2004 al 2.10.2004 e, quindi,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 settembre 2013 n. 20344. In caso di mandato congiunto in mancanza di prova su chi abbia svolto le diverse attività difensive “la sottoscrizione dell’atto, secondo i principi generali, deve ritenersi, in via presuntiva, idonea a far ritenere che alla sua stesura abbiano contribuito coloro che lo hanno sottoscritto
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 settembre 2013 n. 20344[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/09/mandato-congiunto-la-firma-dellatto-fa-scattare-il-compenso.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 agosto 2013, n. 19096. Integra violazione del dovere di fedeltà di cui all’art. 2105 cod. civ., ed è potenzialmente produttiva di danno, la costituzione, da parte di un lavoratore dipendente, di una società per lo svolgimento della medesima attività economica svolta dal datore di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 agosto 2013, n. 19096 Svolgimento del processo Con sentenza del 14 aprile 2010 la Corte di appello di Salerno, riformando la sentenza di primo grado, ha ritenuto legittimo il licenziamento intimato dalla soc. CE.DI.SA. s.p.a. al proprio dipendente C.S. , il quale aveva avuto una partecipazione alla...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 20211 del 3 settembre 2013. E’ nulla la cartella esattoriale motivata solo con l’indicazione “omesso o carente versamento”
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 20211 del 3 settembre 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE Oggetto: motivazione cartella 1. L’agenzia delle Entrate ricorre per cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio-Latina n. 808/40 /09 del 28 dicembre 2009 che accoglieva l`appello della contribuente avverso la sentenza di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 settembre 2013, n. 20147. Affinché l’eccezione di prescrizione sia validamente formulata, pur non essendo necessarie espressioni sacramentali, occorre pur sempre una manifestazione non equivoca della volontà di contrastare la pretesa della controparte
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 settembre 2013, n. 20147 Svolgimento del processo Con citazione notificata il 14/11/1999 l’avvocato M.D. chiedeva la condanna del Comune di Amalfi al pagamento delle competenze professionali maturate per la difesa in giudizio del convenuto in una controversia agraria contro tale A.G. ed eredi e per le competenze...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 agosto 2013, n. 19220. E’ irrilevante la qualità del paziente al fine di stabilire se vi sia stato o meno consenso informato, la stessa potendo incidere solo sulle modalità di informazione, che devono essere adeguate al livello culturale del paziente, con l’adozione di un linguaggio che tenga conto del suo particolare stato soggettivo e del grado delle conoscenze specifiche di cui dispone
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 agosto 2013, n. 19220 Svolgimento del processo Con sentenza del 16 maggio 2002 il Tribunale di Roma rigettava la domanda di risarcimento dei danni, che l’attore assumeva determinati dall’errore ascrivibile a colpa professionale medica, proposta da L.F. nei confronti di N.R. . Il giudice di primo grado...