Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 aprile 2014, n. 14948 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. GENTILI...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 15 aprile 2014 n. 8735. In tema di prescrizione presuntiva, infatti, mentre il debitore, eccipiente, è tenuto a provare il decorso del termine previsto dalla legge, il creditore ha l’onere di dimostrare la mancata soddisfazione del credito, e tale prova può essere fornita soltanto con il deferimento del giuramento decisorio, ovvero avvalendosi dell’ammissione, fatta in giudizio dallo stesso debitore, che l’obbligazione non è stata estinta
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 15 aprile 2014 n. 8735 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 14482-2008 proposto da: AS – RICORRENTE – CONTRO DP – INTIMATO – avverso l’ordinanza del TRIBUNALE di COSENZA, a depositata...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 aprile 2014, n. 14953. L'eventuale crisi di liquidita' economica – nell'ambito dell'attivita' di impresa – di norma non costituisce un evento imprevedibile e come tale insuperabile. La crisi di liquidita', invece, rappresenta un evento possibile, concretizzando lo stesso un rischio inerente all'attivita' di impresa, cui occorre far fronte tempestivamente con opportuni interventi sul cosiddetto "flusso di cassa" dell'azienda, quali: a) tempestivi e frazionati accantonamenti; b) il ricorso all'acquisizione di ulteriori somme erogate da istituti bancari /o finanziari ed altri
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 aprile 2014, n. 14953 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. GENTILE Mario – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 aprile 2014, n. 7555. In caso di condanna al pagamento dell’indennità risarcitoria di cui all’articolo 32 della legge 183/2010, gli accessori di cui al comma 3° dell’articolo 429 del Cpc decorrono dalla data della sentenza
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 aprile 2014, n. 7555 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MIANI CANEVARI Fabrizio – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. DI CERBO Vincenzo – rel. Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. BRONZINI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 aprile 2014, n. 7702. In ordine alla risarcibilita' dei danni da vaccinazioni obbligatorie, si possono compendiare nella sussistenza di una responsabilita' del Ministero della Salute ove sia accertato specificamente, da parte del giudice del merito: a) se all'epoca della somministrazione era conosciuta o conoscibile – secondo le migliori cognizioni scientifiche disponibili – la pericolosita' del vaccino in concreto somministrato; b) se, alla stregua di tali conoscenze, il rispetto del fondamentale principio di precauzione imponesse di vietare tale tipo di vaccinazione, o di consentirla con rigorose modalita' tali da minimizzare i rischi ad essa connessi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 aprile 2014, n. 7702 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – Consigliere Dott. D’ALESSANDRO Paolo – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 24 aprile 2014, n. 9271. Quando il Tribunale d'ufficio determina il procedimento per la revoca dell'ammissione al concordato preventivo quando il commissario giudiziale ha accertato e riferito il compimento di atti di frode da parte del debitore. La relativa qualificazione spetta al tribunale indipendentemente dalle espressioni usate dal commissario giudiziale, il quale ha il compito di accertare i fatti e di riferirli al tribunale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 24 aprile 2014, n. 9271 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 9618-2012 proposto da: KM BE – RICORRENTI – CONTRO MG PUBBLICO MINISTERO PRESSO LA PROCURA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 maggio 2014, n. 18698. Le schede-carburante per rifornimenti, in quanto equiparate alle fatture, sono idonee ad integrare il reato di dichiarazione fraudolenta per operazioni inesistente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 maggio 2014, n. 18698 Ritenuto in fatto 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – Con la sentenza impugnata, la Corte d’appello ha confermato il giudizio di responsabilità pronunciato a carico del ricorrente in relazione all’accusa di avere violato l’art. 2 d.lgs 74/00 limitatamente alla condotta consistita nell’avere,...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 maggio 2014, n. 9658. Anche in sede di separazione, l'assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita da questo goduto durante la convivenza matrimoniale, e tuttavia indice di tale tenore di vita può essere l'attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi. La circostanza che gli immobili di proprietà diano scarso reddito non è decisiva, perché l'obbligato potrebbe alienare una parte del suo patrimonio immobiliare, per provvedere alla corresponsione di assegno per moglie e figlia
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 6 maggio 2014, n. 9658 Fatto e diritto In un procedimento di separazione tra N.G. e S.M., la Corte d’Appello di Catania, con sentenza in data 20/06/2011, in riforma della sentenza del Tribunale di Caltagirone, determinava in €. 1.000,00 mensili l’assegno in favore della moglie e della figlia....
Corte di Cassazione, sezione unite, sentenza 2 maggio 2014, n. 9558. In tema di equa riparazione per violazione della durata ragionevole del processo, il termine per la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza alla controparte non è perentorio e, pertanto, è ammessa la concessione di un nuovo termine, perentorio, al ricorrente nell'ipotesi di omessa o inesistente notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 2 maggio 2014, n. 9558 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Primo Presidente f.f. Dott. ADAMO Mario – Presidente Sezione Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione Dott. PICCIALLI Luigi – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 gennaio 2014, n. 1972. E' consentito al giudice di liquidare importi superiori al massimo od inferiori al minimo tariffario. Ciò che può verificarsi quando la causa risulti di facile trattazione, purché la decisione del giudice sia motivata
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 29 gennaio 2014, n. 1972 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente – Dott. AMATUCCI Alfonso – Consigliere – Dott. ARMANO Uliana – Consigliere – Dott. D’AMICO Paolo...