Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 febbraio 2015, n. 4680. Associazione per delinquere: le differenze tra promotore e organizzatore; la pluralità delle figure criminose, pur tra loro alternative, ma comunque autonome, descritte dalla fattispecie incriminatrice dell'associazione per delinquere, nonché delinea i tratti differenziali tra le condotte di promozione e di organizzazione della societas sceleris.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 febbraio 2015, n. 4680 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. MENGONI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 febbraio 2015, n. 3345. Spetta soltanto allo Stato, e per esso al Ministro dell'Ambiente, la legittimazione alla costituzione diparte civile nel procedimento per reati ambientali, alfine di ottenere il risarcimento del danno ambientale di natura pubblica, in sé considerato come lesione dell'interesse pubblico e generale all'ambiente. Anche a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (cosiddetto Testo Unico ambientale) che ha attribuito in via esclusiva la richiesta risarcitoria per danno ambientale al Ministero dell'Ambiente, le associazioni ecologiste sono legittimate a costituirsi parte civile al solo fine di ottenere il risarcimento dei danni patiti dal sodalizio a causa del degrado ambientale, mentre non possono agire in giudizio per il risarcimento del danno ambientale di natura pubblica. Le associazioni ambientalistiche possono avere diritto al risarcimento del danno qualora dimostrino di aver subito un nocumento suscettibile di valutazione economica in considerazione degli eventuali esborsi finanziari sostenuti dall'ente per l'espletamento della attività di tutela.

  Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2015, n. 3345 Svolgimento del processo 1. Con sentenza del 1 febbraio 2010, il giudice del tribunale di Rieti, sezione distaccata di Poggio Mirteto, dichiarò D.M. , C.R. e Ca.An. (oltre a numerosi altri soggetti) responsabili del reato di cui (capo A) agli artt. 81,...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 gennaio 2015, n. 4332. Il maltrattamento occasionale da parte del marito nei confronti della moglie non determina automaticamente anche un reato nei confronti dei figli. Perchè possa emergere un'autonoma fattispecie di incriminazione per maltrattamenti nei confronti dei figli occorre, infatti, che i fatti addebitati al padre nei confronti dell'altro genitore abbiano il carattere dell'abitualità e non dell'occasionalità

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 gennaio 2015, n. 4332 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. LANZA Luigi – rel. Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DE...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 6 febbraio 2015, n. 2256. Nel caso in cui l'assicuratrice abbia versato al fallito, dopo la dichiarazione di fallimento, gli importi dovuti a titolo di riscatto in relazione al contratto di assicurazione sulla vita stipulato dal fallito in bonis, il pagamento così effettuato rientra nella sanzione di inefficacia di cui all'art. 44, 2 comma, l.f.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 6 febbraio 2015, n. 2256 Svolgimento del processo Il Fallimento della s.n.c. Torrefrutta e dei soci illimitatamente responsabili P.M. , T.M. e F.G. , premesso di avere appreso che i soci P. e T. avevano stipulato polizze vita con Alleanza Ass.ni; di avere informato detta società assicuratrice della...