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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 13 marzo 2015, n. 1337. Il giudizio di anomalia o di incongruità dell'offerta costituisce espressione di discrezionalità tecnica, sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di macroscopica illogicità o di erroneità fattuale

Consiglio di Stato sezione III sentenza 13 marzo 2015, n. 1337 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3730 del 2014, proposto da: Ch. S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., in proprio ed in...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 febbraio 2015, n. 8524. Il dirigente comunale del settore "Sviluppo e tutela del territorio", titolare di una posizione di garanzia nei confronti dei cittadini presenti nel territorio comunale, quando sia a conoscenza della pericolosità di una lunga e sconnessa scalinata, deve provvedere a proteggerne il percorso con un adeguato parapetto, al fine di evitare cadute nel burrone sottostante

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 febbraio 2015, n. 8524 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MASSAFRA Umberto – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – rel. Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. DELL’UTRI...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 febbraio 2015, n. 8567. La materiale impossibilità di provvedere al versamento della cauzione, causata da mancanza di disponibilità economica in capo al prevenuto comporta l'esenzione da responsabilità, che deve essere concretamente riscontrata dal giudice, che non potrà ricorrere a valutazioni meramente presuntive

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 febbraio 2015, n. 8567 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. CAVALLO Aldo – Consigliere Dott. LA POSTA Lucia – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 marzo 2015, n. 8977. Non commette «abuso d'ufficio» il funzionario comunale che a seguito del diniego della sanatoria suggerisca via email al richiedente di seguire una strada diversa – «condizionata alla parziale demolizione delle opere abusive» – per raggiungere il risultato sperato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 marzo 2015, n. 8977 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 marzo 2015, n. 8977. In tema di abuso di ufficio ex art 323 c.p., per la configurabilità dell'elemento soggettivo del reato è richiesto il dolo intenzionale che consiste nella consapevolezza dell'ingiustizia del vantaggio patrimoniale e nella volontà di agire per procurarlo e può essere desunta dalla macroscopica illiceità dell'atto e dai tempi di emanazione. Inoltre, la prova dell'intenzionalità del dolo esige il raggiungimento della certezza che la volontà dell'imputato sia stata orientata proprio a procurare il vantaggio patrimoniale o il danno ingiusto e tale certezza non può essere ricavata esclusivamente dal rilievo di un comportamento non iure osservato dall'agente, ma deve trovare conferma anche in altri elementi sintomatici che evidenzino la effettiva ratio ispiratrice del comportamento, quali, ad esempio, la specifica competenza professionale dell'agente, l'apparato motivazionale su cui riposa il provvedimento ed il tenore dei rapporti personali tra l'agente e il soggetto o i soggetti che dal provvedimento stesso ricevono vantaggio patrimoniale o subiscono danno

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 2 marzo 2015, n. 8977   Ritenuto in fatto   1. Il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di FIRENZE ha proposto ricorso avverso la sentenza della Corte d’appello di Firenze emessa in data 29/04/2013, depositata in data 24/05/2013, con cui, in riforma della sentenza del tribunale...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 febbraio 2015, n. 3852. Illegittimo il licenziamento per mancato superamento di prova quando quest'ultima non sia individuabile in relazione al tipo di lavoro svolto, nemmeno per relationem. E al tempo stesso l'ex prestatore ha diritto a percepire solo cinque mensilità se a stretto giro trovi altra occupazione ben retribuita

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 febbraio 2015, n. 3852 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. AMENDOLA Fabrizio...