Consiglio di Stato sezione IV sentenza 31 marzo 2015, n. 1706 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9433 del 2014, proposto da: Agenzia delle Entrate; Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Sassari; in...
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 18 marzo 2015, n. 11432. L’indebita percezione anche di poche centinaia di euro è un danno economicamente apprezzabile per la pubblica amministrazione anche se non rilevante. Ciò basta per la Cassazione per ritenere configurabile i delitti di truffa aggravata e di peculato. Nel caso di specie, si trattava di un messo comunale il quale era stato condannato per truffa aggravata per aver attestato false presenze, con un danno stimato in poco più di 600 euro, e per peculato d’uso per aver utilizzato indebitamente l’auto a disposizione del comune, per un danno quantificabile in 100 euro
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 18 marzo 2015, n. 11432 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PALLA Stefano – Presidente Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. LIGNOLA Ferdinand –...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 19 marzo 2015, n. 11601. L’infermiere del pronto soccorso adibito ad attribuire i codici di priorità (c.d. “triage”) risponde di omicidio colposo qualora il paziente muoia per un ritardato intervento indotto da una sottovalutazione dell’urgenza del caso
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 19 marzo 2015, n. 11601 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. ESPOSITO...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 17 marzo 2015, n. 11170. Il curatore fallimentare non è legittimato a proporre impugnazione contro il provvedimento di sequestro adottato ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 231/2001. La verifica delle ragioni dei terzi al fine di accertarne la buona fede spetta al giudice penale e non al giudice fallimentare.
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 17 marzo 2015, n. 11170 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DE ROBERTO Giovanni – Presidente Dott. MARASCA Gennaro – rel. Consigliere Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. ROTUNDO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 marzo 2015, n. 11497. Il sequestro preventivo funzionale alla confisca può riguardare anche beni non di proprietà dell’indagato. E non ci deve essere una precisa corrispondenza in termini strettamente economici tra il quantum oggetto del reato (evasione) e il patrimonio assoggettato a vincolo cautelare. E’ sufficiente che non sussista un’evidente sproporzione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 marzo 2015, n. 11497 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 marzo 2015, n. 11397. Risponde del reato di peculato anche il soggetto privato che, tenuto a prestare un servizio pubblico, utilizzi somme dell’amministrazione per soddisfare bisogni privati
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 marzo 2015, n. 11397 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CITTERIO Carlo – Presidente Dott. MOGINI S. – rel. Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 19 marzo 2015, n. 5580. L’atto con cui l’amministrazione disattende le indicazioni del contribuente circa il classamento di un fabbricato deve contenere un’adeguata ancorché sommaria motivazione che delimiti l’oggetto della successiva ed eventuale controversia giudiziaria
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 19 marzo 2015, n. 5580 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 marzo 2015, n. 5524. L’attività propedeutica alla presentazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti non deve essere svolta da un professionista iscritto all’albo, atteso che solo chi deve predisporre la relazione necessita dell’iscrizione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 19 marzo 2015, n. 5524 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DIDOONE Antonio – Consigliere Dott. MAGDA Cristiano – rel. Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 marzo 2015, n. 5481. Per il notaio richiesto della preparazione e stesura di un atto pubblico di trasferimento immobiliare, unitamente a quello di erogazione del mutuo fondiario, l’incarico conferito dalle parti deve intendersi ricompreso nel rapporto di prestazione di opera professionale, in special modo al fine di assicurare la serietà, la certezza degli atti giuridici e la correttezza dei relativi comportamenti per il perseguimento del risultato voluto dalle parti. Tra tali attività, è compresa la stessa attività di consulenza in relazione allo scopo tipico dell’atto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 marzo 2015, n. 5481 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – rel. Presidente Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 marzo 2015, n. 5473. Il locatore può risolvere il contratto per inadempimento del conduttore per abuso della cosa locata e chiedere altresì il risarcimento del danno se l’immobile viene utilizzato come casa d’appuntamenti. Nella specie, si trattava di un piccolo albergo cittadino che era stato adibito dai conduttori in un luogo adibito all’esercizio del meretricio. Ciò aveva leso il valore locativo dell’immobile alterando l’equilibrio economicogiuridico del contratto in danno del locatore per il degrado morale ed economico dell’immobile e legittimando in tal modo la risoluzione giudiziale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 marzo 2015, n. 5473 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. CHIARINI Maria Margherita – rel. Consigliere Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere...