Consiglio di Stato sezione VI sentenza 26 maggio 2015, n. 2652 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6720 del 2014, proposto da: Di.Ma., quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante della Ed....
Categoria: Sezioni Diritto
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 26 maggio 2015, n. 2649. Per sostenere che il frazionamento di un suolo risulti strumentale a un intento edificatorio non è necessario verificare la presenza di opere edili, o quanto meno di un loro principio di esecuzione, su ciascuno dei lotti ricavati dalla suddivisione; ma è nondimeno necessario, perché si possa ritenere sussistere la lottizzazione negoziale, sulla base non della realizzazione di alcune opere, quanto del frazionamento contrattuale di un più vasto terreno con la creazione di lotti sufficienti per la costruzione di un singolo edificio, che ciò sia desumibile in modo non equivoco dalle dimensioni e dal numero dei lotti, dalla natura del terreno, dall’eventuale revisione di opere di urbanizzazione e dalla loro destinazione a scopo edificatorio. Non è, in altre parole, sufficiente il riscontro della vendita di un fondo ricavato da un più ampio appezzamento di terreno, sia pure con la costituzione di una servitù di passaggio a favore del fondo altrimenti intercluso (nel che si sostanzia la fattispecie in esame) per far emergere i profili dell’intento lottizzatorio, occorrendo, a tal fine, che la suddivisione in lotti per dimensioni, per natura del terreno e per numero evidenzi la loro destinazione a scopo edificatorio.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 26 maggio 2015, n. 2649 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3267 del 2014, proposto da: Ba.Fe. e Po.Gi., rappresentati e difesi dagli avvocati Se.Le. e Ma.Di., con...
LEGGE 22 maggio 2015, n. 68. Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente. (15G00082) (GU n.122 del 28-5-2015)
LEGGE 22 maggio 2015, n. 68 Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente. (15G00082) (GU n.122 del 28-5-2015) Vigente al: 29-5-2015 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1 1. Dopo il titolo VI del libro secondo del codice penale e’ inserito...
Corte di Cassazione, sezione II, ordinanza 16 aprile 2015, n. 15807. Per qualificare come mafiosa un’organizzazione criminale e’ sufficiente la capacita’ potenziale, anche se non attuale, di sprigionare, per il solo fatto della sua esistenza, una carica intimidatrice idonea a piegare ai propri fini la volonta’ di quanti vengano in contatto con gli affiliati all’organismo criminale, non essendo, quindi, necessario che sia stata effettivamente indotta una condizione di assoggettamento ed omerta’ nei consociati attraverso il concreto esercizio di atti intimidatori
Suprema Corte di Cassazione sezione II ordinanza 16 aprile 2015, n. 15807 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Ciro – Presidente Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. RAGO Geppi – rel. Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2015, n. 15853. Nei reati tributari “la presentazione di una proposta di concordato preventivo e la sua approvazione di omologazione da parte del tribunale non fa venir meno la responsabilita’ dell’amministratore della societa’ che non ha versato quanto dovuto all’erario ai fini degli obblighi IVA
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 aprile 2015, n. 15853 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 aprile 2015, n. 16102. In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali, lo stato d’insolvenza non libera il sostituto d’imposta dai doveri verso l’Erario in relazione alle retribuzioni corrisposte ai dipendenti, in quanto, per la contemporaneita’ dell’obbligo retributivo e di quello contributivo, il medesimo e’ tenuto a ripartire le risorse esistenti all’atto dell’erogazione degli emolumenti in modo da poter assolvere al debito para-fiscale, anche se cio’ comporti l’impossibilita’ di pagare i compensi nel loro intero ammontare
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 aprile 2015, n. 16102 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 aprile 2015, n. 17100. In tema di tutela dell’onore, ancorche’ in generale, al fine di accertare se sia stato leso il bene protetto dall’articolo 594 cod. pen., ènecessario fare riferimento ad un criterio di media convenzionale, in rapporto alla personalita’ dell’offeso e dell’offensore ed al contesto nel quale la frase ingiuriosa sia stata pronunciata, esistono, tuttavia, limiti invalicabili, posti dall’articolo 2 Cost., a tutela della dignita’ umana, di guisa che alcune modalita’ espressive sono oggettivamente (e dunque per l’intrinseca carica di disprezzo e dileggio che esse manifestano e/o per la riconoscibile volonta’ di umiliare il destinatario) da considerarsi offensive e, quindi, inaccettabili in qualsiasi contesto pronunciate
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 23 aprile 2015, n. 17100 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAZA Carlo – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 aprile 2015, n. 17424. Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità è applicabile anche al delitto tentato quando sia possibile desumere con certezza, dalle modalità del fatto e in base ad un preciso giudizio ipotetico che, se il reato fosse stato riportato al compimento, il danno patrimoniale per la persona offesa sarebbe stato di rilevanza minima
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 aprile 2015, n. 17424 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. BELTRANI Sergio – Consigliere Dott. DI MARZIO...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 maggio 2015, n. 19761. Non si può disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, salvo che la persona giuridica rappresenti solo uno schermo, poiché altrimenti si renderebbe l’ente responsabile di un reato per il quale non può essere fatto responsabile. Tale principio, tuttavia, non risulta del tutto pertinente, perché, a ben vedere, è ben possibile che l’ente, pur non essendo responsabile del reato, sia comunque beneficiario del profitto. Ecco allora che sempre di più si pone l’esigenza di colpire non solo chi sia autore del reato, ma anche chi ne abbia tratto profitto
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 13 maggio 2015, n. 19761 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – rel. Consigliere Dott. SERRAO...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 maggio 2015, n. 19716. Niente restituzione spese al soggetto costituitosi parte civile nel processo penale quando l’imputato risulti assolto, anche in maniera parziale su uno specifico capo d’imputazione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 maggio 2015, n. 19716 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. TADDEI Margherita – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. RAGO Geppino...