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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 febbraio 2016, n. 2173. La presenza di un veicolo fermo per incidente sulla sede stradale impone ai conducenti dei veicoli sopraggiungenti di moderare la velocita’ e di tenere un comportamento improntato alla massima prudenza, non potendo reputarsi circostanza assolutamente imprevedibile ed al contrario rientrando nella ragionevole prevedibilita’ la presenza degli occupanti della vettura incidentata sulla sede stradale in prossimita’ della vettura stessa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 febbraio 2016, n. 2173 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel. Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, ordinanza 15 febbraio 2016, n. 6220. Rimesso alle sezioni unite il seguente quesito: se sussiste l’obbligo di nominare sostituto, ex art. 102 cod. proc. pen., ovvero indicare le ragioni che un tanto non consente, per il difensore anche quando l’impedimento legittimo dedotto sia costituito da ragioni di salute

Suprema Corte di Cassazione sezione V ordinanza 15 febbraio 2016, n. 6220 Ritenuto in fatto La Corte d’Appello di Campobasso con la sentenza impugnata, emessa il 7.4.2015, ha parzialmente riformata la decisione di condanna pronunziata, nei confronti degli imputati, dal Tribunale di Isernia in ordine a vari delitti di tentata truffa mediante spaccio di banconota...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 febbraio 2016, n. 2444. La qualificazione di una apertura come venduta o come luce spetta al giudice, sulla base della situazione di fatto e il relativo giudizio è insindacabile in cassazione se – come nel caso di specie – congruamente motivato. Né, d’altra parte, l’apposizione di una inferriata alla finestra vale a trasformarla da veduta in luce, ben potendo l’inferriata essere rimossa ad nutum da proprietario.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 febbraio 2016, n. 2444 Ritenuto in fatto 1. – I coniugi G.T. e C.L. convennero in giudizio T.P. , chiedendo che quest’ultimo fosse condannato alla demolizione del ballatoio e della canna fumaria realizzati nel suo appartamento, limitrofo a quello degli attori all’interno del medesimo condominio. Il convenuto...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 10 febbraio 2016, n. 2687. Quando il foro previsto dall’art. 10 d.lgs. n. 150 del 2011, in materia di trattamento dei dati personali nei confronti del titolare del trattamento, venga invocato nell’ambito di un rapporto di consumo, come tale soggetto al foro speciale della residenza o del domicilio del consumatore ex art. 33, lettera u), d.lgs. n. 206 del 2005, quest’ultimo prevale, in quanto stabilisce una competenza esclusiva, alla luce delle esigenze di tutela, anche sul terreno processuale, che sono alla base dello statuto del consumatore, sicché la competenza del tribunale del luogo in cui ha la residenza il titolare del trattamento dei dati, sancita dall’art. 10, comma 2, d.lgs. n. 150 del 2011, cede di fronte a quella del foro del consumatore, la cui specialità continua a prevalere sulla specialità della disposizione testé menzionata, la quale ha invero carattere meramente ricognitivo della disciplina già racchiusa nell’art. 152 d.lgs. n. 196 del 2003

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 10 febbraio 2016, n. 2687 Ritenuto in fatto Il sig. C.M. propone istanza di regolamento di competenza ex art. 42 c.p.c., sulla base di unico motivo illustrato da memoria, avverso l’ordinanza Trib. Pistoia 20/11/2014 declinatoria della propria competenza territoriale, in favore di quella “dei tribunali nel cui territorio...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 gennaio 2016, n. 2347. L’amministratore del condominio può presentare querela solo se l’assemblea condominiale gli conferisce espresso mandato. Per essere valida, la presentazione di una querela in relazione a un reato commesso in danno del patrimonio condominiale richiede uno specifico incarico conferito all’amministratore dall’assemblea del condomini, ciò che presuppone che siasi formata una volontà dei condomini di promuovere querela e di incaricare l’amministratore di sporgere querela.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 20 gennaio 2016, n. 2347 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROTUNDO Vincenzo – Presidente Dott. COSTANZO Angel – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 gennaio 2016, n. 2281. Truffa aggravata e abuso di ufficio per i dipendenti del Tar che – in assenza specifici poteri – stipulino convenzioni telefoniche con le compagnie sul mercato, in nome e per conto del tribunale

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 gennaio 2016, n. 2281 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo – Consigliere Dott. AIELLI Lucia – Consigliere Dott. BELTRANI Sergio...