Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 15646 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe, il Tribunale di Perugia-sezione distaccata di Assisi riformava la sentenza del 9 marzo 2011 del Giudice di pace di Assisi, dichiarando G.F. colpevole dei reato di minaccia in danno di Clemente Lori e,...
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In tema di delitti contro la persona, per distinguere il reato di lesione personale da quello di tentato omicidio, occorre avere riguardo sia al diverso atteggiamento psicologico dell’agente sia alla differente potenzialità dell’azione lesiva, desumibili dalla sede corporea attinta, dall’idoneità dell’arma impiegata nonché dalle modalità dell’atto lesivo. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 aprile 2016, n. 15479.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 14 aprile 2016, n. 15479 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 13 dicembre 2013, il Tribunale di Roma, dichiarava R.U. responsabile dei reati di tentato omicidio ai danni di C.E. e della propria moglie S.R. e, unificati gli stessi sotto il vincolo della continuazione, esclusa l’aggravante di...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 aprile 2016, n. 16141. Nelle ipotesi di abolitio criminis di cui al d.lgs. n. 7/2016 è precluso al giudice penale, nel giudizio di impugnazione, disporre in ordine alle statuizioni civili. Tale decreto, invero, prevede che, in tali ipotesi, sia competente a decidere il giudice civile che, peraltro, può applicare una sanzione civile in caso di accoglimento della domanda risarcitoria
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 19 aprile 2016, n. 16141 Ritenuto in fatto Con sentenza deliberata il 30/03/2015, il Tribunale di Taranto ha confermato la sentenza in data 24/07/2014 con la quale il Giudice di pace di Taranto aveva dichiarato R.R. colpevole dei reato di ingiuria in danno di S.C., condannandolo alla pena...
La vittima di un sinistro stradale è incapace, ex art. 246 c.p.c., a deporre nel giudizio avente ad oggetto la domanda di risarcimento del danno proposta da altra persona danneggiata in conseguenza del medesimo sinistro, a nulla rilevando che il testimone abbia dichiarato di rinunciare al risarcimento o che il relativo credito sia prescritto. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 aprile 2016, n. 7623.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 aprile 2016, n. 7623 Svolgimento del processo C.E.M. proponeva appello avverso la sentenza del Tribunale di Latina n. 1816/2003, depositata il 17 novembre 2003, con cui era stata rigettata la domanda, da lui proposta, di risarcimento dei danni dal medesimo riportati in un incidente stradale avvenuto sulla...
In tema di edilizia residenziale pubblica, la controversia introdotta da chi si opponga ad un provvedimento dell’amministrazione comunale di rilascio di immobili ad uso abitativo occupati senza titolo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, essendo contestato il diritto di agire esecutivamente e configurandosi l’ordine di rilascio come un atto imposto dalla legge e non come esercizio di un potere discrezionale dell’amministrazione, la cui concreta applicazione richieda, di volta in volta, una valutazione del pubblico interesse. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 aprile 2016, n. 1411.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 aprile 2016, n. 1411 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 797 del 2007, proposto dal Comune di (omissis), in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso...
Rientra nella discrezionalità della pubblica amministrazione stabilire i requisiti e ponderarli in relazione alle finalità che essa persegue con la gara, un giudizio di irragionevolezza dei criteri va mantenuto entro limiti rigorosi, configurandosi altrimenti lo straripamento del giudizio nella sfera di merito dell’azione amministrativa insuscettibile di valutazione di legittimità. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 aprile 2016, n. 1415.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 aprile 2016, n. 1415 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 9660 del 2015, proposto dal Comune di Milano, in...
In materia di operazioni elettorali, nel caso di discordanza dei documenti, è data prevalenza alle tabelle di scrutinio rispetto ai verbali di sezione, considerata la funzione meramente certificatoria che il verbale assolve rispetto alle operazioni effettive riportate nelle tabelle le quali sono compilate contestualmente alle operazioni di spoglio. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 aprile 2016, n. 1484
Consiglio di Stato sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 1484 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 9372 del 2015, proposto da: An. D’An., rappresentata e difesa dagli avvocati En....
E’ parte del nostro ordinamento il principio generale volto ad assicurare la tutela dell’interesse del bambino , tanto che l’articolo 18, lettera s), L. 22 aprile 2005, n. 69, in tema di mandato di arresto Europeo, che di quel principio costituisce significativa estrinsecazione, prevede il divieto della consegna della madre con prole convivente di eta’ inferiore ai tre anni. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 aprile 2016, n. 13440.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 aprile 2016, n. 13440 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CITTERIO Carlo – Presidente Dott. GIORDANO Emilia Anna – Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia – rel. Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere...
Il delitto di calunnia è istantaneo e si consuma ed esaurisce con la comunicazione all’Autorità Giudiziaria della falsa incolpazione a carico di soggetto che si sa essere innocente. La reiterazione delle dichiarazioni, che confermano la falsa accusa, non costituisce un’altra violazione della medesima norma; tuttavia l’identità del fatto si configura soltanto nell’ipotesi in cui sussista una corrispondenza storico-naturalistica nella configurazione del reato, con riferimento a tutti i suoi elementi costitutivi ed alle circostanze di tempo, di luogo e di persona. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 aprile 2016, n. 13416.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 aprile 2016, n. 13416 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CITTERIO Carlo – Presidente Dott. GIORDANO Emilia Anna – Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – rel. Consigliere...
In tema di patteggiamento il giudice, che non deve pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., una volta accertata la corretta qualificazione giuridica del fatto, non ha altra alternativa che ratificare la pena concordata, se la ritiene corrispondente ai canoni di legge, oltre che congrua alla sua finalità rieducativa, ovvero respingere la richiesta, se ritiene il patteggiamento illegittimo, in quanto estraneo ai presupposti sostanziali e processuali previsti dalla legge, o se ritiene la pena concordata incongrua o illegale. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 aprile 2016, n. 13719.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 aprile 2016, n. 13719 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott. MENGONI...