Qualora si manifesti da parte di figure parentali sostitutive (nella specie, la nonna materna) la disponibilità a prestare assistenza e cura al minore, essenziale presupposto giuridico per escludere lo stato di abbandono è la presenza di significativi rapporti dello stesso con tali persone Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 17 maggio 2016, n....
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 maggio 2016, n. 18132
Manifestamente infondata la questione di legittimita’ costituzionale dell’articolo 110 e 416 bis c.p., sollevata per asserito contrasto con l’articolo 25 Cost., comma 2 e articolo 117 Cost., quest’ultimo in riferimento all’articolo 7 della Convenzione EDU, per violazione del principio di legalita’, nella parte in cui le due disposizioni di legge ordinarie attribuiscono rilevanza penale alla...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 aprile 2016, n. 17947
È senz’altro consentita al pubblico ministero l’adozione di un “novativo” decreto di sequestro (probatorio o preventivo), quando un anteriore analogo provvedimento sia stato revocato in sede di riesame, trattandosi di una tipologia di atti di indagine (ricadenti nel genus codicistico dei mezzi di ricerca della prova) rinnovabili e autonomi l’uno dall’altro, sempre che la revoca...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 aprile 2016, n. 17676
Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 323 c.p. occorre, tra l’altro, lo scrutinio in ordine alla valutazione della cd. doppia ingiustizia, che postula un duplice distinto apprezzamento, concernente sia la condotta che deve essere connotata da violazione di norme di legge o di regolamento, sia l’evento di vantaggio patrimoniale in quanto non...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 28 aprile 2016, n. 17663
In relazione ai reati-fine, la insussistenza di attuali esigenze cautelari, richiede che il pericolo che l’imputato commetta altri delitti debba essere non solo concreto, ma anche attuale, per cui è onere del giudice motivare sull’esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa specie di quello per il quale si procede. Suprema...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 28 aprile 2016, n. 17625
In tema di immigrazione clandestina, la giurisdizione nazionale e’ configurabile anche nel caso in cui il trasporto dei migranti, avvenuto in violazione del Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12 a bordo di una imbarcazione (nella specie, un gommone con oltre cento persone a bordo) priva di bandiera e, quindi, non appartenente ad alcuno...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 17 maggio 2016, n. 10099
La natura e la funzione dei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio (così come quelli attinenti al regime di separazione), postulano la possibilità di adeguare l’ammontare del contributo al variare nel corso del giudizio delle loro condizioni patrimoniali e reddituali, e anche, eventualmente, di modularne la misura...
Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 16 maggio 2016, n. 9978.
Ordinanza interlocutoria di assegnazione alle Sezioni Unite sul tema della riconoscibilita’ delle sentenze straniere comminatorie di danni punitivi Suprema Corte di Cassazione sezione I civile ordinanza 16 maggio 2016, n. 9978 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 maggio 2016, n. 9865.
In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, l’art. 12, comma 7 della legge 27 luglio 2000, n. 212 deve essere interpretato nel senso che l’inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l’emanazione dell’avviso di accertamento determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, l’illegittimità dell’atto impositivo...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 maggio 2016, n. 21021.
Al fine dell’accertamento dell’idoneità dell’espressione utilizzata a ledere il bene protetto dalla fattispecie incriminatrice di cui all’art. 595 c.p., occorre fare riferimento ad un criterio di media convenzionale in rapporto alle personalità dell’offeso e dell’offensore nonché al contesto nel quale detta espressione sia pronunciata; nel contempo è necessario considerare che l’uso di un linguaggio meno...