Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3753 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonino –...
Categoria: Diritto Tributario
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3874. Essendo stato conferito al consulente fiscale un mandato afferente la difesa nel contenzioso tributario (da ritenersi rapporto del tutto distinto ed autonomo rispetto alla tenuta della contabilità aziendale ed all’assistenza fiscale in senso lato, che erano curate dal fiscalista per il tramite di altra società di consulenza, laddove lo stesso fiscalista aveva ricevuto, esclusivamente e personalmente, altresì – ed a prescindere dai rapporti di collaborazione con società di consulenza – un incarico professionale da parte del cliente per la difesa tecnica dinanzi alla Commissione Tributaria), è stato ritenuto responsabile di inadempimento contrattuale per non essersi attivato dinanzi alla Commissione Tributaria per far constare le nuove norme in tema di concordato per adesione previste dalla novella del 1997, alla luce delle quali – con assai elevato grado di probabilità – il ricorso avrebbe potuto essere accolto ed, inoltre, per non aver comunicato al cliente l’esito del giudizio tributario di primo grado, per consentirgli di proporre appello
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3874 Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “1.- Con la sentenza impugnata la Corte d’Appello di Torino ha accolto il gravame proposto da P.U. nei confronti di C.P. avverso la sentenza del Tribunale di Cuneo in data 6 dicembre...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 12 febbraio 2014, n. 3142. In tema di imposte indirette ed accertamento IVA
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 febbraio 2014, n. 3142 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VALITUTTI Antonio – Presidente Dott. MELONI Marina – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – rel. Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – Consigliere Dott. CONTI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora il Fisco determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, il contribuente può limitarsi a dimostrare la disponibilità di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta
Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111 Svolgimento del processo Con sentenza 6-12-2004 la CTP di Matera accoglieva il ricorso proposto da S.F. avverso un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate di Matera, per l’anno 1997, aveva determinato sinteticamente – ex art. 38 dpr 600/73 – un reddito...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 febbraio 2014, n. 2263. Si decade dall’agevolazione “prima casa” se l’abitazione acquistata con il beneficio fiscale venga trasferita, prima del decorso di un quinquennio dall’acquisto, in dipendenza di un procedimento di separazione coniugale
Corte di Cassazione sezione tributaria Sentenza 3 febbraio 2014, n. 2263 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. – rel. Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 febbraio 2014, n. 2357. La revisione delle rendite catastali deve essere fatta rendendo noto l’atto con il quale si è provveduto alla revisione dei «valori della microzona sulla base di significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano». In caso contrario l’atto è nullo, perché non viene reso possibile al contribuente conoscere i presupposti del nuovo classamento.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 febbraio 2014, n. 2357 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2014, n. 3705. Il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e’ integrato, siccome e’ a dolo generico, dalla consapevole scelta di omettere i versamenti dovuti, sicche’ non rileva, sotto il profilo dell’elemento soggettivo, la circostanza che il datore di lavoro attraversi una fase di criticita’ e destini risorse finanziarie per far fronte a debiti ritenuti piu’ urgenti. il reato e’ configurabile anche nel caso in cui si accerti l’esistenza del successivo stato di insolvenza dell’imprenditore, in quanto e’ onere di quest’ultimo ripartire le risorse esistenti al momento di corrispondere le retribuzioni ai lavoratori dipendenti in modo da poter adempiere all’obbligo del versamento delle ritenute, anche se cio’ possa riflettersi sull’integrale pagamento delle retribuzioni medesime
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2014, n. 3705 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. PAZZELLA...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 22 gennaio 2014, n. 1243. In tema di condono fiscale, il Decreto Legge 16 marzo 1991, n. 83, articolo 8, comma 2, convertito con modificazioni dalla Legge 15 maggio 1991, n. 154, nell’escludere l’applicabilita’ delle sanzioni amministrative previste dal Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, articolo 44, e dal Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, articolo 92, ai contribuenti ed ai sostituti d’imposta che hanno provveduto al pagamento delle imposte o ritenute entro il 31 dicembre 1988, non fa cenno agli interessi che, pertanto, sono dovuti. (Nella specie la S.C. ha cassato la sentenza della commissione tributaria regionale che disponeva, per effetto dell’intervenuto condono ex articolo 8 richiamato, il rimborso degli interessi)
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 22 gennaio 2014, n. 1243 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. MELONI Marina – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – Consigliere Dott....
Corte Costituzionale, sentenza n. 6 del 23 gennaio 2014. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 497, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2006), nella parte in cui non prevede la facoltà, per gli acquirenti di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze acquisiti in sede di espropriazione forzata o a seguito di pubblico incanto, i quali non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, di chiedere che, in deroga all’art. 44, comma 1, del d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 (Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro), la base imponibile ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sia costituita dal valore dell’immobile determinato ai sensi dell’art. 52, commi 4 e 5, del d.P.R. n. 131 del 1986, fatta salva l’applicazione dell’art. 39, primo comma, lettera d), ultimo periodo, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi).
Sentenza 6/2014 Giudizio Presidente MAZZELLA – Redattore CAROSI Camera di Consiglio del 04/12/2013 Decisione del 15/01/2014 Deposito del 23/01/2014 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 1, c. 497°, della legge 23/12/2005, n. 266. Massime: Atti decisi: ord. 281/2012 Corte costituzionale SENTENZA N. 6 ANNO 2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 gennaio 2014, n. 245. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora sia contestata una plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione a titolo oneroso di un’unita’ immobiliare, l’onere di fornire la prova che l’operazione e’ parzialmente (quanto al prezzo di vendita) simulata incombe all’Amministrazione finanziaria, la quale adduca l’esistenza di un maggiori ricavi, e puo’ essere adempiuto, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, articolo 39, comma 1, anche sulla base di presunzioni semplici, purche’ gravi, precise e concordanti, “non ostandovi il divieto della doppia presunzione, il quale attiene esclusivamente alla correlazione tra una presunzione semplice con altra presunzione semplice, e non puo’ quindi ritenersi violato nel caso in cui da un fatto noto si risalga ad un fatto ignorato, che a sua volta costituisce la base di una presunzione legale
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria Sentenza 9 gennaio 2014, n. 245 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. DI IASI Camilla – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia...