Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 marzo 2014, n. 5696 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. – rel. Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – Consigliere Dott. TERRUSI...
Categoria: Diritto Tributario
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 7 marzo 2014, n. 5365. In tema di accertamento in rettifica delle imposte sui redditi delle persone fisiche, la determinazione effettuata con metodo sintetico, sulla base degli indici previsti dai decreti ministeriali del 10 settembre e 19 novembre 1992, riguardanti il cosiddetto redditometro, da un lato non pone alcun problema di retroattività, per i redditi maturati in epoca anteriore, stante la natura procedimentale degli strumenti normativi secondari predetti (emanati ai sensi dell’art. 38, comma quarto, del d.P.R. n. 600 del 1973); dall'altro, essa dispensa l'amministrazione da qualunque ulteriore prova rispetto all'esistenza dei fattori-indice della capacità contributiva, giacché codesti restano individuati nei decreti medesimi. Ne consegue che è legittimo l’accertamento fondato sui predetti fattori-indice, provenienti da parametri e calcoli statistici qualificati, restando a carico del contribuente, posto nella condizione di difendersi dalla contestazione dell'esistenza di quei fattori, l'onere di dimostrare che il reddito presunto non esiste o esiste in misura inferiore
SUPREMA Corte di Cassazione SEZIONE TRIBUTARIA sentenza 7 marzo 2014, n. 5365 Svolgimento del processo A seguito di controllo effettuato nei confronti di A.M., il quale aveva dichiarato di avere acquistato due terreni per un valore complessivo di lire 940.000.000 grazie ai conferimenti in denaro della madre C.P., l’Ufficio procedeva alla rideterminazione del reddito dichiarato...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 14 febbraio 2014, n. 3445. La documentazione rinvenuta presso le compagnie assicurative, concernente i compensi professionali liquidati ad avvocati nelle pratiche relative a sinistri, è utilizzabile per l’accertamento dei redditi dei legali.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI – T CIVILE Ordinanza 14 febbraio 2014, n. 3445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente – Dott. BOGNANNI Salvatore – rel. Consigliere – Dott. IACOBBELLIS Marcello – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 3113 del 12 febbraio 2014. Le norme della legge 27 luglio 2000 n. 212 (c.d. Statuto del contribuente), emanate in attuazione degli artt. 3, 23, 53 e 97 Cost. e qualificate espressamente come principi generali dell'ordinamento tributario, sono, in alcuni casi, idonee a prescrivere specifici obblighi a carico dell'Amministrazione finanziaria e costituiscono, in quanto espressione di principi già immanenti nell'ordinamento, criteri guida per il giudice nell'interpretazione delle norme tributarie (anche anteriori), ma non hanno rango superiore alla legge ordinaria; conseguentemente, non possono fungere da norme parametro di costituzionalità, né consentire la disapplicazione della norma tributaria in asserito contrasto con le stesse
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza n. 3113 del 12 febbraio 2014 Ritenuto in fatto 1. L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, basato su sette motivi, avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale del Piemonte indicata in epigrafe, con la quale, in parziale accoglimento dell’appello dell’Ufficio, è stata affermata la legittimità dell’avviso di...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 marzo 2014, n. 5434. Rimessa alle sezioni unite la questione della giurisdizione (tra diritto tributario e diritto ordinario), pur se in astratto preliminare in rapporto alla competenza, che ne rappresenta una frazione – principio richiamato nella ratio decidendi riprodotta nelle relative massime e su cui si dovrebbe consentire, ove a decidere fosse ab initio la Corte di legittimità, deputata a dirimere in via definitiva il riparto di giurisdizione e di competenza – non si traduce in pregiudizialità giuridica qualora sia invece il giudice di primo grado (potestativamente adito dalla parte attrice) ad esaminarla; e che dovrebbe invece astenersene, ove riconosca di non essere stato correttamente individuato: riservandone la cognizione, unitamente al merito, al diverso giudice da lui ritenuto competente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 7 marzo 2014, n. 5434 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 5 luglio 2012, la signora B.A. proponeva opposizione, dinanzi al Tribunale di Brescia, a due ingiunzioni fiscali notificatele a cura del comune di Bagnolo San Vito per il pagamento, rispettivamente, di Euro 127.846,00 e...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 5 marzo 2014, n. 10561. È consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario .
La massima 1. È consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario commesso dagli organi della persona giuridica stessa, quando tale profitto (o beni direttamente riconducibili al profitto) sia nella disponibilità di tale...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 marzo 2014, n. 10813. In tema di reati tributari, e segnatamente di omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto, previsto e punito dall’art. 10-ter, d.lgs. n. 74/2000, non può essere invocata, per escludere la colpevolezza, la crisi di liquidità del soggetto attivo al momento della scadenza del termine lungo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 marzo 2014, n. 10813 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Milano, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente S.M. , con sentenza del 20.3.2013 depositata il 2/4/2013, riformava parzialmente la sentenza emessa dal Tribunale di Milano l’11.6.2012, concedendogli il beneficio della non menzione. Il Giudice di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 marzo 2014, n. 10806. La persona che assume per libera scelta una carica (in questo caso societaria) che comporta, tra l'altro, l'assolvimento di determinati obblighi di rilevanza pubblicistica, qualora rinunci, in assenza di un giustificato motivo all'esercizio dei poteri di controllo che la carica gli attribuisce” non può ritenersi esonerata dalle responsabilità inerenti alla carica. L'assunzione di una carica come quella di presidente del consiglio di amministrazione tra le quali rientr, appunto, il compito di presentare la dichiarazioni annuale ai fini IVA.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 marzo 2014, n. 10806 Ritenuto in fatto 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – Con la sentenza impugnata, la Corte d’appello ha respinto l’impugnazione che l’odierno ricorrente aveva proposto dinanzi ad essa contro la condanna, riportata in primo grado, per violazione dell’art. 4 d.lgs. 74/00. Al T....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 febbraio 2014, n. 2279. Illegittimo l’avviso di accertamento emesso prima dei 60 giorni dalla verifica se non sussistano motivi di estrema urgenza
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria Sentenza 3 febbraio 2014, n. 2279 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHINDEMI Domenico – Presidente Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – rel. Consigliere Dott. BOTTA Raffaele – Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 febbraio 2014, n. 2264. I benefici per gli enti non profit non sono concessi in base a quanto emerge dallo statuto societario ma sulla base dell’attività realmente svolta
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 3 febbraio 2014, n. 2264 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. – rel. Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – Consigliere...