Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 novembre 2011, n. 40520. La convergenza di plurime attendibili dichiarazioni che si limitino ad affermare la conosciuta appartenenza ad un sodalizio criminoso configura meri indizi di colpevolezza non idonei all’adozione di misura cautelare personale ai sensi dell’art. 273 c.p.p.

    SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 8 novembre 2011, n. 40520 Svolgimento del processo – Motivi della decisione   1. Il Tribunale di Caltanissetta in data 27.4-20.5.2011 ha confermato l’ordinanza custodiale carceraria emessa dal locale GIP il 29.3.2011 nei confronti di F.G. per il reato di partecipazione all’associazione mafiosa Cosa nostra,...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, Sentenza 15 dicembre 2011, n. 46542. La rilevanza penale dell’espressione “ti ammazzo”

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza  15 dicembre 2011, n. 46542 Fatto e diritto Con sentenza 17.6.2010, il tribunale di Roma, sezione distaccata di Ostia, ha confermato la sentenza 13.2.09 del giudice di pace della stessa sede con la quale M.M. era stato condannato alla pena di Euro 700 di multa, al...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 settembre 2011, n. 19755. Gli agenti ed ufficiali di polizia municipale hanno il potere di accertare le violazioni in materia di circolazione stradale punite con sanzioni amministrative pecuniarie in tutto tale territorio, anche, quindi, su strade statali al di fuori del centro abitato

La massima Gli agenti ed ufficiali di polizia municipale, in conformità della regola generale stabilita dall’art. 13 della legge n. 689 del 1981 in tema di accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, in quanto organi di polizia giudiziaria con competenza estesa all’intero territorio comunale, hanno il potere di accertare le violazioni in materia di circolazione stradale...

Articolo

Corte di Cassazione , sezione III, sentenza 1 febbraio 2011 n. 4377. Per la violenza di gruppo è possibile considerare misure alternative alla custodia in carcere.

Corte di cassazione – Sezione III penale – Sentenza 1 febbraio 2012 n. 4377. Per la violenza di gruppo è possibile considerare misure alternative alla custodia in carcere. Il testo integrale Corte di Cassazione , sezione III, sentenza 1 febbraio 2011 n. 4377 Per la violenza di gruppo anche su minore è possibile considerare misure...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 30 gennaio 2012 n.3721. L’obbligo per i mass media di oscurare immagini di persone in qualche modo coinvolte in fenomeni sui quali grava un pesante giudizio negativo della collettività

Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 30 gennaio 2012 n.3721. L’obbligo per i mass media di oscurare immagini di persone in qualche modo coinvolte in fenomeni sui quali grava un pesante giudizio negativo della collettività Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 30 gennaio 2012 n.3721 La Suprema Corte di...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 12.1.2012, n. 517. La differenza tra il delitto di estorsione e quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con minaccia alla persona

La massima Il delitto di estorsione si differenzia da quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con minaccia alla persona non tanto per la materialità del fatto, che può essere identica, quanto per l’elemento intenzionale nell’estorsione caratterizzato, diversamente dall’altro reato, dalla coscienza dell’agente che quanto egli pretende non gli è dovuto, in tutto o in...

Articolo

LEGGE 27 gennaio 2012, n. 3. Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonche’ di composizione delle crisi da sovraindebitamento.

LEGGE 27 gennaio 2012, n. 3 Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonche’ di composizione delle crisi da sovraindebitamento. La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Capo I MODIFICHE ALLA LEGISLAZIONE VIGENTE IN MATERIA DI USURA E DI ESTORSIONE Art. 1...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 febbraio 2012 n.4369. L’inapplicabilità della Daspo per le amichevoli quando non vengono adeguatamente pubblicizzate

  Corte di cassazione – Sezione III penale – Sentenza 1 febbraio 2012 n.4369. L’inapplicabilità della Daspo per le amichevoli quando non vengono adeguatamente pubblicizzate Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 febbraio 2012 n.4369 Per la S.C., il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, deve basarsi sulla certezza del calendario. Il...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 dicembre 2011, n. 47714. Lo status di tossicodipendente integrerebbe una condizione soggettiva offuscante la capacità di scelta e di autodeterminazione del reo, al punto di giustificare una speciale applicazione dell’istituto della continuazione e la modificazione del concetto di “medesimo disegno criminoso” con la prevista attenuazione dell’elemento soggettivo, ideativo e volitivo, di esso.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE Sentenza 21 dicembre 2011, n. 47714 Svolgimento del processo 1. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo, in funzione di giudice dell’esecuzione, con ordinanza in data 11 gennaio 2011, ha respinto la domanda di applicazione della disciplina del reato continuato, avanzata da Q.F., con riferimento...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 gennaio 2012, n. 1387. Giusta la sanzione dell’ammenda alla prostituta in atteggiamenti scandalosi

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 17 gennaio 2012, n. 1387 Svolgimento del processo Il Giudice di Pace di Bologna, con sentenza emessa il 14/10/010, dichiarava L.A.D. colpevole del reato di cui all’art. 726 cp (come contestato in atti) e la condannava alla pena di € 800,00 di ammenda. L’interessata proponeva ricorso per...