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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 25589 del 11 novembre 2013. In caso di patteggiamento, il giudice deve motivare la liquidazione delle spese alla parte civile

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 25589 del 11 novembre 2013 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza sopra indicata, il Tribunale di Trieste ha applicato a F. M. la pena concordata di due mesi e venti giorni di reclusione e 360 euro di multa per il delitto di cui agli artt. 81...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2013 n. 25823. Il deposito dell’atto di nomina dei difensore di fiducia presso l’autorità precedente può essere effettuato, quando non vi è dubbio sull’esistenza dei rapporto fiduciario, sull’originalità dell’atto e sulla sua provenienza, anche da altro soggetto all’uopo delegato, anche verbalmente, dal difensore nominato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2013 n. 25823[1] Il deposito dell’atto di nomina dei difensore di fiducia presso l’autorità precedente può essere effettuato, quando non vi è dubbio sull’esistenza dei rapporto fiduciario, sull’originalità dell’atto e sulla sua provenienza, anche da altro soggetto all’uopo delegato, anche verbalmente, dal difensore...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 maggio 2013, n. 20754. Violenza sessuale per un uomo che, qualificandosi come ginecologo, traeva in inganno due donne, sottoponendole ad una visita ginecologica con ispezione manuale della vagina e palpeggiamento dei seni

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza  14 maggio 2013, n. 20754   Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di L’Aquila ha confermato la sentenza del Tribunale di Lanciano In data 19/04/2010, con la quale S.P. era stato dichiarato colpevole dei reati: a) di cui agli art. 81...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2013 n. 25806. La presentazione del Cud può servire a provare che l’acquisto delle sostanze stupefacenti è avvenuto per uso personale e non per fini di spaccio

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2013 n. 25806[1] In assenza di mutamenti del materiale probatorio acquisito al processo, la riforma della sentenza assolutoria di primo grado, una volta compiuto il confronto puntuale con la motivazione della decisione di assoluzione, impone al giudice di argomentare circa la configurabilità del...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 10 giugno 2013 n. 25401. Il c.d. consumo di gruppo di sostanze stupefacenti, sia nel caso di acquisto in comune sia in quello del mandato all’acquisto collettivo ad uno degli assuntori e nell’originaria conoscenza dell’identità degli altri, continua a costituire, anche dopo le modifiche apportate dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49, l’illecito amministrativo di cui all’articolo 75 e non già il reato di cui all’articolo 73, comma 1-bis

Il testo integrale Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 10 giugno 2013 n. 25401[1]   Il c.d. consumo di gruppo di sostanze stupefacenti, sia nel caso di acquisto in comune sia in quello del mandato all’acquisto collettivo ad uno degli assuntori e nell’originaria conoscenza dell’identità degli altri, continua a costituire, anche dopo le modifiche apportate dalla...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 maggio 2013, n.23661. Il direttore amministrativo di una casa famiglia e i suoi dipendenti rispondono per la morte di un’anziana malata di Alzheimer, gettatasi, durante la notte, dalla finestra della camera in cui era ricoverata

La massima L’accettazione del paziente in una struttura deputata a fornire assistenza sanitario-ospedaliera, ai fini del ricovero o di una visita ambulatoriale, comporta la conclusione di un contratto di prestazione d’opera atipico di specialità, che non si esaurisce nella effettuazione delle cure mediche, ma si estende a una serie di altre prestazioni, in relazione alle...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 31 maggio 2013, n. 23732. Ai fini dell’elemento soggettivo dell’ art. 479 cod. pen. è sufficiente il dolo generico, consistente nella rappresentazione e nella volontà dell'”immutatio veri”, mentre non è richiesto l’”animus nocendi” né l”animus decipiendi”

La massima Ai fini dell’elemento soggettivo dell’ art. 479 cod. pen. è  sufficiente il dolo generico, consistente nella rappresentazione e nella volontà dell'”immutatio veri”, mentre non è richiesto l’”animus nocendi” né l”animus decipiendi”, con la conseguenza che il delitto sussiste non solo quando la falsità sia compiuta senza l’intenzione di nuocere, ma anche quando la...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 19 aprile 2013, n. 18242. Integra il concorso morale nel delitto di cui all’art. 337 cod. pen. il comportamento di chi, assistendo ad una resistenza attiva posta in essere con violenza nei confronti di un pubblico ufficiale da altra persona con la quale partecipa ad una comune manifestazione collettiva

  La massima Integra il concorso morale nel delitto di cui all’art. 337 cod. pen. il comportamento di chi, assistendo ad una resistenza attiva posta in essere con violenza nei confronti di un pubblico ufficiale da altra persona con la quale partecipa ad una comune manifestazione collettiva, rafforzi l’altrui azione offensiva, o ne aggravi gli...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 135 del 6 giugno. L’amministrazione penitenziaria non può disapplicare il provvedimento del magistrato di sorveglianza

SENTENZA N. 135 ANNO 2013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Franco GALLO; Giudici : Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, ha pronunciato la seguente...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 22980 del 28 maggio 2013. In caso di omesso versamento dell’Iva è possibile il sequestro preventivo se la società è fittizia

Suprmea Corte di Cassazione  sezione III sentenza n. 22980 del 28 maggio 2013 Svolgimento del processo Con decreto del 15/11/2012, il Gip presso il Tribunale di Brindisi disponeva il sequestro dei beni immobili, dei mobili registrati e delle somme di denaro depositate nei conti correnti e/o postali, depositi a risparmio, dossier titoli ed eventuali cassette...