Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 febbraio 2014, n. 5247 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. DUBOLINO Pietro – Consigliere Dott. FUMO Maurizi – Consigliere Dott. PEZZOLLA Rosa – Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 febbraio 2014, n. 5242. In tema di provocazione, sebbene il dato temporale debba essere interpretato con elasticita’, non essendo necessaria una reazione istantanea, tuttavia l’immediatezza della reazione rispetto al fatto ingiusto altrui rende piu’ evidente la sussistenza dei presupposti di tale circostanza attenuante, mentre il passaggio di un lasso di tempo considerevole puo’ assumere rilevanza al fine di escludere il rapporto causale e di riferire la reazione ad un sentimento differente, quale l’odio o il rancore
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 febbraio 2014, n. 5242 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BEVERE Antonio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. BRUNO Paolo A – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 febbraio 2014, n. 9203. In tema di incidente stradale la sentenza impugnata non si fa carico, limitandosi alla apodittica affermazione della possibilità di evitare l’evento, senza indicare a quali dati tali affermazione sia ancorata.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 febbraio 2014, n. 9203 Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Potenza, in riforma della sentenza assolutoria di primo grado, dichiarato inammissibile l’appello del pubblico ministero, riteneva Me.Ug.Ca.Ro. e M.A. responsabili agli effetti civili dell’incidente stradale nel quale era deceduto P.R. , con il concorso...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 febbraio 2014, n. 9194. Nel caso di lesioni colpose astrattamente riconducibili a responsabilità medica, che la mera conoscenza delle conseguenze subite in esito al trattamento terapeutico costituisca consapevolezza dell’esistenza del reato perché difetta ancora, nella persona offesa, la consapevolezza della circostanza che il medico ha violato le regole dell’arte medica cagionando le lesioni
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 febbraio 2014, n. 9194 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 14 giugno 2012 la Corte d’appello di Milano, in riforma della sentenza del Tribunale di Monza dei 20 settembre 2011, appellata da M.S., dichiarava non doversi procedere nei confronti dello stesso perché l’azione penale non...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 febbraio 2014, n. 5105. Integra il reato di lottizzazione abusiva il frazionamento e la predisposizione di un terreno agricolo alla realizzazione di piu’ edifici aventi natura e destinazione residenziale, in quanto trattasi di attivita’ edificatoria fittiziamente connessa alla coltivazione ed allo sfruttamento produttivo del fondo ed incompatibile con l’originaria vocazione dell’area. Inoltre, integra il reato di lottizzazione abusiva anche la cosiddetta lottizzazione “mista”, consistente nell’attivita’ negoziale di frazionamento di un terreno in lotti e nella successiva edificazione dello stesso
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 febbraio 2014, n. 5105 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. GENTILE Mario – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 gennaio 2014, n. 4957. In tema di colpa medica, deve essere esclusa la responsabilità penale per il medico che, pure davanti ai risultati delle prime analisi eseguite, consiglia al paziente il ricovero in ospedale nonché di sottoporsi ad accertamenti più approfonditi ed esprime il proprio dissenso rispetto alla scelta dello stesso di andar via firmando la relativa liberatoria
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 31 gennaio 2014, n. 4957 Ritenuto in fatto -1- L.A. è stato tratto a giudizio davanti al Tribunale di Napoli per rispondere del decesso di F.A. , sopraggiunto intorno alle ore 12.40 del (omissis) per arresto cardiaco. Secondo l’accusa, il Dott. L. , medico presso il pronto soccorso...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 febbraio 2014, n. 9047. Condannato per il delitto truffa aggravata ex art 640 commi i e 2 c.p., – per essersi l’imputato assentato dall’ufficio per due giorni, presentando un certificato medico e partecipando nel periodo della asserita malattia ad una gara di body building, procurandosi così l’ingiusto profitto di una retribuzione non dovuta con danno dell’azienda ospedaliera nella quale prestava lavoro come infermiere
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 febbraio 2014, n. 9047 Fatto e diritto 1- P.F., già condannato con doppia conforme – sentenze del tribunale monocratico di Monza in data 10.5.2012 e corte di appello di Milano in data 22.4/21.5.2013 – alla pena di mesi sei di reclusione ed euro 600 di multa...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 febbraio 2014, n. 6001. Non va estradato, nonostante l’emissione di un mandato d’arresto europeo, chi compie un delitto all’estero se lo ha ideato e programmato in Italia.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 7 febbraio 2014, n. 6001 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio Stefan – Presidente Dott. LANZA Luigi – Consigliere Dott. LEO Guglielmo – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 24 febbraio 2014, n. 8794. Sussiste l’aggravante di cui all’art. 625, comma primo, n. 7 c.p. qualora il furto della cosa esposta alla pubblica fede sia commesso in un luogo avente un sistema di videosorveglianza
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 24 febbraio 2014, n. 8794 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 21 novembre 2012 la Corte d’appello di Palermo confermava la condanna di P.E. per il reato di furto aggravato dall’esposizione della cosa alla pubblica fede in concorso con B.G. e ad oggetto una bicicletta. 2. Avverso...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 febbraio 2014, n. 8422. Ritenuta responsabile del reato continuato di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiali in atti ufficiali, per avere, in qualità di portalettere, contraffatto la firma del destinatario sugli avvisi di ricevimento di sei raccomandate dirette ad uno studio di commercialisti. L’imputata, dovendo effettuare la consegna delle raccomandate in orario di chiusura dello studio, le aveva lasciate fuori dal portone apponendo essa stessa la firma per ricevimento del destinatario e restituendole al mittente, così evitando di tornare sul luogo per la seconda volta
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 21 febbraio 2014, n. 8422 Ritenuto in fatto 1. T.M. ricorre avverso la sentenza della Corte d’Appello di Firenze in data 6-7-2012, che, confermando quella del Tribunale di Lucca del 2-12-2008, l’ha ritenuta responsabile del reato continuato di cui all’art. 476 cod. pen. per avere, in qualità di...