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Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 11 settembre 2015, n. 36894. Il controllo di logicità che viene riservato alla Corte di Cassazione non è finalizzato a svolgere una diversa valutazione delle prove, rispetto a quella del giudice di merito, bensì a controllare che la decisione impugnata sia sorretta da un iter argomentativo privo di vizi logici e giuridici

Suprema Corte di Cassazione sezione feriale sentenza 11 settembre 2015, n. 36894 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MULLIRI Guicla – rel. Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 ottobre 2015, n. 40721. Nella nozione di “luogo di lavoro”, rilevante ai fini della sussistenza dell’obbligo di attuare le misure antinfortunistiche, rientra non soltanto il cantiere, ma anche ogni altro luogo in cui i lavoratori siano necessariamente costretti a recarsi per provvedere ad incombenze inerenti all’attività che si svolge nel cantiere

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 ottobre 2015, n. 40721 Ritenuto in fatto 1. S.G.M. ricorre, a mezzo dei difensori, avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di Appello di Milano, confermando quella pronunciata dal Tribunale di Como, lo ha condannato alla pena ritenuta equa, giudicandolo responsabile dell’infortunio occorso...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 12 ottobre 2015, n. 41037. In tema di querela, la mancata autenticazione della sottoscrizione determina l’improcedibilità dell’azione penale, per l’ipotesi in cui la querela non venga presentata personalmente dall’interessato, ma venga recapitata da un incaricato, riflettendosi sulla garanzia di sicura provenienza dell’atto dal titolare del diritto di querela

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 12 ottobre 2015, n. 41037   Ritenuto in fatto 1. Il 20/02/2015, il Gup del Tribunale di Roma dichiarava non luogo a procedere nei confronti di I.B.D. , imputata dei reati di cui agli artt. 595 e 684 cod. pen., rilevando che l’azione penale non avrebbe dovuto essere...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 1 ottobre 2015, n. 39797. Il reato di tratta di persone e quello di riduzione in schiavitù sono fattispecie autonome, in quanto il primo, anche dopo la novella del 2014, non presuppone che sia integrato il secondo, avendo il legislatore solo specificato talune modalità di integrazione della condotta e chiarito il dolo specifico che deve animare l’agente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 1 ottobre 2015, n.39797 Ritenuto in fatto La Corte di Assise di Appello di Genova, con sentenza del 19 maggio 2014, ha riformato la sentenza del GIP presso il Tribunale di Genova del 1 luglio 2013 nei confronti di N.M.O. , ritenuto responsabile del delitto di cui all’articolo...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 settembre 2015, n. 36687. ai fini della determinazione dei limiti edittali per accedere alla messa alla prova per adulti, deve ritenersi fermo il criterio “quantitativo” soggetto ai limiti di pena stabiliti e determinati ex art. 4 c.p,p. richiamato dall’art. 550 , c. 1 c.p.p. e implicitamente fatto proprio dall’art. 168 bis c.p.p. Di conseguenza si tiene conto delle “aggravanti per le quali la legge prevede una specie di pena diversa da quella ordinaria” e di quelle “ad effetto speciale”

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 settembre 2015, n. 36687 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. CARCANO Domenic – rel. Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 settembre 2015, n. 36383. L’ordine di demolizione di un immobile abusivo si trasmette a chi lo ha ereditato per successione mortis causa. Esso deve essere eseguito nei confronti di tutti i soggetti che sono in rapporto col bene e vantano su di esso un diritto reale o personale di godimento, anche se del tutto estranei alla commissione del reato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 settembre 2015, n. 36383 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 settembre 2015, n. 36475. L’attenuante della riparazione del danno ha una ratio oggettiva volta a riparare integralmente il pregiudizio sofferto dalla vittima, con la conseguenza che si applica non solo quando la riparazione è stata effettuata dalla compagnia assicurativa, ma anche quando è stata effettuata dalla compagnia assicuratrice del veicolo di proprietà di un datore di lavoro e il fatto è stato realizzato da un dipendente che era alla guida del veicolo

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 settembre 2015, n. 36475 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – rel. Consigliere Dott. ZOSO Liana M. T. – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe –...