Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4899
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4899

Il Tribunale di Sorveglianza – alle prese con un detenuto gravemente malato – deve tenere sempre presente le sue condizioni di salute e solo allora prendere una decisione, non potendosi acriticamente riprendere le motivazioni di altro Tribunale di Sorveglianza secondo cui la volontà del detenuto di non sottoporsi a intervento chirurgico fosse un semplice escamotage...

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4723
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4723

In tema di istanza di ingiusta detenzione l’aver mantenuto un rapporto di amicizia con un persona pregiudicata e coinvolta nel traffico di stupefacenti e affiliato ad un clan mafioso, anche se ritenute non sufficienti a dimostrare la responsabilità? in merito al reato di indebita detenzione di armi, ben possono essere inquadrate in termini di condotta...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4690
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4690

Assolto dal reato di violazione di domicilio un imputato per mancanza dell’elemento soggettivo in quanto entrato nel terreno altrui dopo aver letto e male interpretato una sentenza che sembrava consentirglielo. Il linguaggio giuridico della sentenza (che distingueva tra decisione con effetti dichiarativi e decisione con effetti costitutivi) non era alla portata dell’imputato, di “umili origini”...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 8031
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 8031

Il titolo utilizzato dalla rubrica dell’art. 609 c.p., che contiene il termine “arbitrarie”, se, da un lato, non è da solo sufficiente a qualificare la condotta illecita prevista dalla norma, dall’altro, non può non orientare l’interprete nell’operazione ermeneutica di individuare i casi nei quali la perquisizione o l’ispezione personale integri gli estremi di un reato,...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9164
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9164

La legittima difesa non può essere riconosciuta a chi reagisca ad una situazione di pericolo alla cui determinazione egli stesso abbia concorso e nonostante disponga della possibilità di allontanarsi dal luogo senza pregiudizio e senza disonore Non può essere invocata l’attenuante della provocazione quando il fatto apparentemente ingiusto della vittima, cui l’agente abbia reagito, sia...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9135
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9135

In tema di violenza sessuale, l’elemento oggettivo, oltre a consistere nella violenza fisica in senso stretto o nella intimidazione psicologica in grado di provocare la coazione della vittima a subire gli atti sessuali, si configura anche nel compimento di atti sessuali repentini, compiuti improvvisamente all’insaputa della persona destinataria, in modo da poterne prevenire anche la...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9154
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9154

Il compimento di più atti di natura vessatoria idonei a determinare sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, integra il delitto di maltrattamenti, senza che sia necessario che essi vengano posti in essere per un tempo prolungato, essendo sufficiente la loro ripetizione, anche se per un limitato periodo di tempo SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9129
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9129

Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., l’esimente per particolare tenuità è applicabile anche ai reati di pericolo, in quanto vi è espresso riferimento alla sua esiguità, congiuntamente a quella del danno (“per l’esiguità del danno o del pericolo”). La valutazione deve quindi estendersi anche all’accertamento della sussistenza o meno di tale esiguità, ovvero deve identificare...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 23 febbraio 2017, n. 8889.
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 23 febbraio 2017, n. 8889.

In tema di peculato, nessuna efficacia esimente può attribuirsi alla causa di giustificazione del consenso dell’avente diritto, quando i beni che costituiscono oggetto della condotta delittuosa appartengono alla pubblica amministrazione SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE SENTENZA 23 febbraio 2017, n.8889 RITENUTO IN FATTO Con sentenza resa all’udienza del 14/2/2013 il Gup del Tribunale...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 gennaio 2017, n. 4464
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 gennaio 2017, n. 4464

Condannato per esercizio arbitrario delle proprie ragioni l’accomandatario di una Sas che sostituisce la serratura dell’ufficio per non far entrare l’accomandante Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 30 gennaio 2017, n. 4464 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....