Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 2 marzo 2017, n. 10444
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 2 marzo 2017, n. 10444

Anche dopo il recepimento della direttiva 2010/64/Ue, avvenuto con il Dlgs 33/2014, la mancata nomina di un interprete all’imputato che non conosce la lingua italiana fa scattare una nullità a regime intermedio. La mancata tempestiva deduzione della nullità e la scelta di accedere al rito abbreviato dimostrano una carenza di interesse all’osservanza della disposizione violata....

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10076
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10076

La norma che consente ai congiunti di un carcerato di nominare un difensore di fiducia non può essere estesa per analogia al latitante Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 1 marzo 2017, n. 10076 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10060
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10060

Riciclaggio per le operazioni di phishing. Il reato non può considerarsi compreso in quello di frode informatica Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 1 marzo 2017, n. 10060 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DAVIGO Piercamillo – Presidente Dott....

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10050
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10050

La particolare tenuità del fatto (articolo 131-bis) richiede degli apprezzamenti di merito che non sono compatibili con la natura semplificata del patteggiamento Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 1 marzo 2017, n. 10050 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10033
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10033

La sentenza di fallimento non può essere sindacata davanti al giudice penale neppure per eventuali errori commessi nel procedimento che ha portato alla sua emanazione Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 1 marzo 2017, n. 10033 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10025
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10025

L’atto osceno in luogo pubblico non è depenalizzato solo nell’ipotesi in cui questo si svolga in un luogo frequentato da minori. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 1 marzo 2017, n. 10025 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 marzo 2017, n.16163
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 marzo 2017, n.16163

Commette peculato il dipendente di un ufficio postale che preleva indebitamente delle somme dal libretto postale di un correntista SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE SENTENZA 30 marzo 2017, n.16163 Ritenuto in fatto e considerato in diritto Il difensore di S.A. ricorre avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 marzo 2017, n.15496
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 marzo 2017, n.15496

In tema di evasione dagli arresti domiciliari, per abitazione deve intendersi il luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata, con esclusione di ogni altra appartenenza, quali aree condominiali, dipendenze, giardini, cortili e spazi simili che non ne costituiscano parte integrante. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 28 marzo...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 marzo 2017, n. 14546
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 marzo 2017, n. 14546

Ai fini dell’integrazione del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico risulta decisivo comprendere se un soggetto, ove normalmente abilitato ad accedere nel sistema oggetto di verifica, vi si sia introdotto rispettando o meno le prescrizioni costituenti il presupposto legittimante l’attività in questione: ed è fisiologico che, per un peculiare “domicilio informatico”, il dominus...

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 11 aprile 2016, n.14776
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 11 aprile 2016, n.14776

Il reato di falsità nelle dichiarazioni sulle condizioni reddituali di cui all’art. 95 d.P.R. 30 maggio 2002 n. 115, che punisce le falsità o le omissioni nelle dichiarazioni e nelle comunicazioni per l’attestazione delle condizioni di reddito in vista dall’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, è integrato qualora non rispondono al vero o sono...