Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 maggio 2017, n. 26513
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 maggio 2017, n. 26513

Il cittadino rumeno non può essere estradato dall’Italia se risulta residente nel nostro Paese. Sulla nozione di residenza la Consulta con la sentenza n. 227/2010 ha ritenuto che se il rifiuto è diretto a Paese membro Ue occorre un notevole radicamento dello straniero in Italia Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 26 maggio...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 maggio 2017, n. 26438
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 maggio 2017, n. 26438

Ai fini della consumazione del delitto previsto dall’art. 2 della legge n. 475 del 1925, il quale punisce chi procura lavori altrui, non si richiede strutturalmente la presentazione alla commissione esaminatrice della scheda d’esame da parte del candidato indebitamente aiutato nell’espletamento della prova, rientrando tale segmento comportamentale nel novero degli essentialia delicti della previsione incriminatrice...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26379
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26379

In caso di confisca la banca non può vantare il credito che è stato strumentale all’attività illecita se la sua buona fede nella stipula del mutuo è esclusa Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 25 maggio 2017, n. 26379 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26378
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26378

La rinuncia al mandato da parte del difensore non fa venir meno l’efficacia dell’elezione di domicilio presso il suo studio eseguita dall’imputato, se questi non provvede formalmente a revocarla. Ciò posto, nessun effetto può avere una dichiarazione del difensore, inserita nel corpo della rinunzia al mandato, con cui si afferma di rifiutare l’elezione di domicilio, trattandosi...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26336
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26336

Esclusa la natura necessariamente abituale del reato di cui all’art. 660 c.p., se ne afferma la realizzabilità anche con una unica azione di disturbo o di molestia, sempreché ispirata da biasimevole motivo o laddove il contegno attivo sia pressante e indiscreto, petulante, in sostanza idoneo ad interferire fastidiosamente nella sfera della vita privata della vittima...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26315
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26315

Nell’applicazione dell’articolo 131-bis sulla particolare tenuità del fatto pesa anche la recidiva. No al beneficio dunque se con la recidiva nel conto la pena lievita oltre i 5 anni. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 25 maggio 2017, n. 26315 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26254
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26254

Per l’illecito di guida senza patente la recidiva ricorre, se l’accertamento di un precedente reato della stessa specie c’è stato nel biennio antecedente al fatto. Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 25 maggio 2017, n. 26254 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25948
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25948

In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell’abrogazione dell’articolo 485 c.p., e della nuova formulazione dell’articolo 491 c.p., da parte del Decreto Legislativo n. 7 del 2016, la rilevanza penale dell’attivita’ di falsificazione (ovvero di utilizzazione dell’atto falso), realizzata secondo le modalita’ previste dagli articoli che precedono il predetto articolo 491, e’ circoscritta...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25944
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25944

Per integrare il reato di bancarotta fraudolenta occorre che gli addebiti di tipo distrattivo e che abbiano determinato il fallimento emergano in modo chiaro e inequivocabile Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 24 maggio 2017, n. 25944 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25936
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25936

Nei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, lo stato di nervosismo e di risentimento che il genitore può provare nei confronti di un figlio non esclude l’elemento psicologico del reato, costituendo, al contrario, uno dei possibili moventi dell’ipotesi delittuosa, né tale stato emotivo può integrare l’attenuante della provocazione, la cui sussistenza richiede che l’agente...