Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 10 gennaio 2018, n. 629. Il principio “dell’oltre ragionevole dubbio”
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 10 gennaio 2018, n. 629. Il principio “dell’oltre ragionevole dubbio”

Il principio “dell’oltre ragionevole dubbio”, introdotto nell’art. 533 cod. proc. pen. dalla L. n. 46 del 2006, non ha mutato la natura del sindacato della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza, che non può essere utilizzato per valorizzare e rendere decisiva la duplicità di ricostruzioni alternative del medesimo fatto, eventualmente emerse in sede di...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 16 gennaio 2018, n. 1564. Inammissibile il ricorso contro l’atto di acquisizione al patrimonio del Comune delle opere abusive in caso di mancata impugnativa dell’atto presupposto
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 16 gennaio 2018, n. 1564. Inammissibile il ricorso contro l’atto di acquisizione al patrimonio del Comune delle opere abusive in caso di mancata impugnativa dell’atto presupposto

Inammissibile il ricorso contro l’atto di acquisizione al patrimonio del Comune delle opere abusive in caso di mancata impugnativa dell’atto presupposto, costituito dall’ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi rimasto in ottemperato. Sentenza 16 gennaio 2018, n. 1564 Data udienza 5 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 gennaio 2018, n.1489. Se dei rapaci vengono privati per lungo tempo della possibilità di esplicare la loro attività fisiologica
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 gennaio 2018, n.1489. Se dei rapaci vengono privati per lungo tempo della possibilità di esplicare la loro attività fisiologica

Sussiste la contravvenzione di cui all’art. 727, comma 2, cod. pen., per l’inadeguatezza delle modalità di custodia rispetto alle caratteristiche della specie, se dei rapaci vengono privati per lungo tempo della possibilità di esplicare la loro attività fisiologica, e cioè il volo, tenendoli in gabbie anguste oppure legati a una zampa. CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 gennaio 2018, n. 851. il Giudice dell’udienza preliminare non è tenuto ad effettuare apprezzamenti di carattere sostanziale in ordine ai profili di colpevolezza dell’imputato
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 gennaio 2018, n. 851. il Giudice dell’udienza preliminare non è tenuto ad effettuare apprezzamenti di carattere sostanziale in ordine ai profili di colpevolezza dell’imputato

Il Giudice dell’udienza preliminare non è tenuto ad effettuare apprezzamenti di carattere sostanziale in ordine ai profili di colpevolezza dell’imputato, bensì è chiamato soltanto ad effettuare una valutazione critica relativa all’effettiva utilità della fase dibattimentale e alla conseguente sostenibilità dell’accusa in giudizio. In particolare, l’esistenza di un quadro probatorio non univoco non giustifica di per...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 16 gennaio 2018, n. 1561. Commette un reato l’amministratore della società che non risponde alle richieste dell’ispettorato anche se la richiesta non è rivolta a lui personalmente
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 16 gennaio 2018, n. 1561. Commette un reato l’amministratore della società che non risponde alle richieste dell’ispettorato anche se la richiesta non è rivolta a lui personalmente

Commette un reato l’amministratore della società che non risponde alle richieste dell’ispettorato anche se la richiesta non è rivolta a lui personalmente. È infatti sufficiente la notifica alla sede legale della ditta e non alla persona fisica. Sentenza 16 gennaio 2018, n. 1561 Data udienza 5 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 gennaio 2018, n. 822. In tema di lesioni personali, costituisce “malattia” qualsiasi alterazione anatomica o funzionale dell’organismo, ancorche’ localizzata, destinata a perdurare fino a quando sia in atto il suddetto processo di alterazione
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 gennaio 2018, n. 822. In tema di lesioni personali, costituisce “malattia” qualsiasi alterazione anatomica o funzionale dell’organismo, ancorche’ localizzata, destinata a perdurare fino a quando sia in atto il suddetto processo di alterazione

In tema di lesioni personali, costituisce “malattia” qualsiasi alterazione anatomica o funzionale dell’organismo, ancorche’ localizzata, destinata a perdurare fino a quando sia in atto il suddetto processo di alterazione. Essa puo’ riguardare sia la sfera fisica della persona, sia quella psichica. Il concetto di lesione coinvolgente la sfera psichica della persona, ha trovato luogo nella...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1448. L’obbligo di analitica motivazione in materia di circostanze attenuanti generiche
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1448. L’obbligo di analitica motivazione in materia di circostanze attenuanti generiche

L’obbligo di analitica motivazione in materia di circostanze attenuanti generiche qualifica la decisione circa la sussistenza delle condizioni per concederle e non anche la decisione opposta Sentenza 15 gennaio 2018, n. 1448 Data udienza 13 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1456. Non integra il delitto di l’infedele attestazione la condotta del privato che attesti falsamente, con dichiarazione diretta al sindaco, l’inizio o l’ultimazione dei lavori di un fabbricato, considerato che tale dichiarazione non è destinata a confluire in un atto pubblico
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1456. Non integra il delitto di l’infedele attestazione la condotta del privato che attesti falsamente, con dichiarazione diretta al sindaco, l’inizio o l’ultimazione dei lavori di un fabbricato, considerato che tale dichiarazione non è destinata a confluire in un atto pubblico

Non integra il delitto di l’infedele attestazione la condotta del privato che attesti falsamente, con dichiarazione diretta al sindaco, l’inizio o l’ultimazione dei lavori di un fabbricato, considerato che tale dichiarazione non è destinata a confluire in un atto pubblico e, quindi, a provare la verità dei fatti in essa attestati, mentre la fattispecie criminosa...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 12 gennaio 2018, n. 1229. Le cause sopravvenute idonee ad escludere il rapporto di causalità (tra cui vi rientra il c.d aquaplaning) non sono solo quelle che innescano un percorso causale completamente autonomo da quello determinato dall’agente
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 12 gennaio 2018, n. 1229. Le cause sopravvenute idonee ad escludere il rapporto di causalità (tra cui vi rientra il c.d aquaplaning) non sono solo quelle che innescano un percorso causale completamente autonomo da quello determinato dall’agente

Le cause sopravvenute idonee ad escludere il rapporto di causalità (tra cui vi rientra il c.d aquaplaning) non sono solo quelle che innescano un percorso causale completamente autonomo da quello determinato dall’agente, bensì anche quei fatti sopravvenuti che realizzano una linea di sviluppo del tutto anomala e imprevedibile della condotta antecedente Sentenza 12 gennaio 2018,...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 5 gennaio 2018, n. 113. La conoscenza della provenienza delittuosa della cosa può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 5 gennaio 2018, n. 113. La conoscenza della provenienza delittuosa della cosa può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto

La conoscenza della provenienza delittuosa della cosa può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato che dimostri la consapevolezza della provenienza illecita della cosa ricettata, ovvero dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è sicuramente rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile...