Risponde di bancarotta preferenziale e non di bancarotta fraudolenta per distrazione l’amministratore che ottenga in pagamento di suoi crediti verso la societa’ in dissesto, relativi a compensi e rimborsi spese, una somma congrua rispetto al lavoro prestato.
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Risponde di bancarotta preferenziale e non di bancarotta fraudolenta per distrazione l’amministratore che ottenga in pagamento di suoi crediti verso la societa’ in dissesto, relativi a compensi e rimborsi spese, una somma congrua rispetto al lavoro prestato.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 aprile 2018, n. 15279. Risponde di bancarotta preferenziale e non di bancarotta fraudolenta per distrazione l’amministratore che ottenga in pagamento di suoi crediti verso la societa’ in dissesto, relativi a compensi e rimborsi spese, una somma congrua rispetto al lavoro prestato. Sentenza 5 aprile 2018, n. 15279...

In presenza della diffusione di una notizia non corrispondente a verita’, si puo’ invocare l’esimente putativa, a condizione che si dimostri che la diffusione della notizia non vera sia dovuta a un errore involontario, che si riflette sul dolo, negandolo.
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In presenza della diffusione di una notizia non corrispondente a verita’, si puo’ invocare l’esimente putativa, a condizione che si dimostri che la diffusione della notizia non vera sia dovuta a un errore involontario, che si riflette sul dolo, negandolo.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 aprile 2018, n. 15272. In presenza della diffusione di una notizia non corrispondente a verita’, si puo’ invocare l’esimente putativa, a condizione che si dimostri che la diffusione della notizia non vera sia dovuta a un errore involontario, che si riflette sul dolo, negandolo. Come in ogni...

Decreto legislativo 10 aprile 2018, n. 36. Disposizioni di modifica della disciplina del regime di procedibilita’ per taluni reati
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Decreto legislativo 10 aprile 2018, n. 36. Disposizioni di modifica della disciplina del regime di procedibilita’ per taluni reati

Decreto legislativo 10 aprile 2018, n. 36 G.U. del 24 aprile 2018, n. 95 Decreto legislativo 10 aprile 2018, n. 36, n. 36. Disposizioni di modifica della disciplina del regime di procedibilita’ per taluni reati in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 16, lettere a) e b), e 17, della legge 23 giugno...

Nel procedimento davanti al tribunale monocratico, l’erronea instaurazione del rito con citazione diretta per un reato per il quale e’ prevista l’udienza preliminare, non da’ luogo a nullita’ assoluta ed insanabile, ma solo ad una nullita’ a regime intermedio rilevabile, a pena di decadenza, subito dopo il compimento, per la prima volta, dell’accertamento della costituzione delle parti.
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Nel procedimento davanti al tribunale monocratico, l’erronea instaurazione del rito con citazione diretta per un reato per il quale e’ prevista l’udienza preliminare, non da’ luogo a nullita’ assoluta ed insanabile, ma solo ad una nullita’ a regime intermedio rilevabile, a pena di decadenza, subito dopo il compimento, per la prima volta, dell’accertamento della costituzione delle parti.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 aprile 2018, n. 15270. Nel procedimento davanti al tribunale monocratico, l’erronea instaurazione del rito con citazione diretta per un reato per il quale e’ prevista l’udienza preliminare, non da’ luogo a nullita’ assoluta ed insanabile, ma solo ad una nullita’ a regime intermedio rilevabile, a pena di...

Nell’ipotesi di riforma in senso assolutorio di una sentenza di condanna, il giudice di appello non ha l’obbligo di rinnovare I’istruzione dibattimentale mediante riesame dei soggetti che hanno reso dichiarazioni ritenute decisive ai fini della condanna di primo grado.
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Nell’ipotesi di riforma in senso assolutorio di una sentenza di condanna, il giudice di appello non ha l’obbligo di rinnovare I’istruzione dibattimentale mediante riesame dei soggetti che hanno reso dichiarazioni ritenute decisive ai fini della condanna di primo grado.

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 3 aprile 2018, n. 14800. Nell’ipotesi di riforma in senso assolutorio di una sentenza di condanna, il giudice di appello non ha l’obbligo di rinnovare l’istruzione dibattimentale mediante l’esame dei soggetti che hanno reso dichiarazioni ritenute decisive ai fini della condanna di primo grado. Tuttavia, il giudice di...

E’ configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l’impunita’.
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E’ configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l’impunita’.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 aprile 2018, n. 14960. E’ configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l’impunita’. Tale nozione di “immediatezza” e’ stata estensivamente interpretata fino a ritenere che la violenza o la minaccia...

L’art. 171 c.p.p. prevede che la notificazione è nulla – fra le altre cause – quando nella relazione della copia notificata manca la sottoscrizione “di chi l’ha eseguita” (Iett. c) e se sull’originale dell’atto notificato manca la sottoscrizione della persona ex art. 157, comma 3 (Iett. g)
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L’art. 171 c.p.p. prevede che la notificazione è nulla – fra le altre cause – quando nella relazione della copia notificata manca la sottoscrizione “di chi l’ha eseguita” (Iett. c) e se sull’originale dell’atto notificato manca la sottoscrizione della persona ex art. 157, comma 3 (Iett. g)

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 aprile 2018, n. 14938. L’art. 171 c.p.p. prevede che la notificazione è nulla – fra le altre cause – quando nella relazione della copia notificata manca la sottoscrizione “di chi l’ha eseguita” (Iett. c) e se sull’originale dell’atto notificato manca la sottoscrizione della persona ex art. 157,...

In tema di opposizione alla richiesta di archiviazione per particolare tenuita’ del fatto, ove la persona offesa indichi le ragioni del dissenso, il giudice non puo’ decidere “de plano” ma deve necessariamente fissare l’udienza in camera di consiglio
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In tema di opposizione alla richiesta di archiviazione per particolare tenuita’ del fatto, ove la persona offesa indichi le ragioni del dissenso, il giudice non puo’ decidere “de plano” ma deve necessariamente fissare l’udienza in camera di consiglio

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 5 aprile 2018, n. 15124. In tema di opposizione alla richiesta di archiviazione per particolare tenuita’ del fatto, ove la persona offesa indichi le ragioni del dissenso, il giudice non puo’ decidere “de plano” ma deve necessariamente fissare l’udienza in camera di consiglio, ai sensi dell’articolo 409, comma...

In tema di reati tributari, il valore dei beni sottratti fraudolentemente al pagamento delle imposte puo’ essere inferiore all’ammontare di 50.000,00 Euro previsto dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 11 come elemento costitutivo del reato.
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In tema di reati tributari, il valore dei beni sottratti fraudolentemente al pagamento delle imposte puo’ essere inferiore all’ammontare di 50.000,00 Euro previsto dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 11 come elemento costitutivo del reato.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 5 aprile 2018, n. 15133. In tema di reati tributari, il valore dei beni sottratti fraudolentemente al pagamento delle imposte puo’ essere inferiore all’ammontare di 50.000,00 Euro previsto dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 11 come elemento costitutivo del reato. L’offensivita’ della condotta va parametrata esclusivamente...

Non e’ necessario che il giudice di merito, nel motivare il diniego della concessione delle attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma e’ sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti
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Non e’ necessario che il giudice di merito, nel motivare il diniego della concessione delle attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma e’ sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 aprile 2018, n. 14949. Non e’ necessario che il giudice di merito, nel motivare il diniego della concessione delle attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma e’ sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti...