Il contenuto delle conversazioni intercettate puo’ essere provato anche mediante deposizione testimoniale, non essendo necessaria la trascrizione delle registrazioni nelle forme della perizia
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Il contenuto delle conversazioni intercettate puo’ essere provato anche mediante deposizione testimoniale, non essendo necessaria la trascrizione delle registrazioni nelle forme della perizia

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 11 aprile 2018, n. 16040. Il contenuto delle conversazioni intercettate puo’ essere provato anche mediante deposizione testimoniale, non essendo necessaria la trascrizione delle registrazioni nelle forme della perizia, atteso che la prova e’ costituita dalla bobina-cassetta o supporto digitale, che l’articolo 271 c.p.p, comma 1, non richiama la previsione...

Nel riconoscimento della sentenza straniera in Italia non rientra la disciplina legale sulla continuazione.
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Nel riconoscimento della sentenza straniera in Italia non rientra la disciplina legale sulla continuazione.

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 11 aprile 2018, n. 16146. Nel riconoscimento della sentenza straniera in Italia non rientra la disciplina legale sulla continuazione. Sentenza 11 aprile 2018, n. 16146 Data udienza 20 marzo 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi...

La documentata stipulazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato risalente agli ultimi mesi del 2015 non contrasta, di per se’, con la detenzione di somme di denaro nei mesi successivi pertanto, non opera nei confronti dell’indagato la confisca obbligatoria ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992
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La documentata stipulazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato risalente agli ultimi mesi del 2015 non contrasta, di per se’, con la detenzione di somme di denaro nei mesi successivi pertanto, non opera nei confronti dell’indagato la confisca obbligatoria ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 aprile 2018, n. 16103. La documentata stipulazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato risalente agli ultimi mesi del 2015 non contrasta, di per se’, con la detenzione di somme di denaro nei mesi successivi pertanto, non opera nei confronti dell’indagato la confisca obbligatoria ai sensi...

Laddove le manifestazioni esteriori di una patologia che si assume cagionata dalla condotta incriminata siano, in realtà, riconducibili anche a fattori causali di natura diversa ed estranea a tale condotta, non é possibile pervenire all’affermazione della dipendenza causale dei sintomi riscontrati sulla vittima (nel caso di specie, il neonato) dalla causa presunta
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Laddove le manifestazioni esteriori di una patologia che si assume cagionata dalla condotta incriminata siano, in realtà, riconducibili anche a fattori causali di natura diversa ed estranea a tale condotta, non é possibile pervenire all’affermazione della dipendenza causale dei sintomi riscontrati sulla vittima (nel caso di specie, il neonato) dalla causa presunta

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 aprile 2018, n. 16108. Laddove le manifestazioni esteriori di una patologia che si assume cagionata dalla condotta incriminata siano, in realtà, riconducibili anche a fattori causali di natura diversa ed estranea a tale condotta, non é possibile pervenire all’affermazione della dipendenza causale dei sintomi riscontrati sulla vittima...

Le attenuanti di cui all’articolo 62-bis c.p. sono state introdotte con la funzione di mitigare la rigidita’ dell’originario sistema di calcolo della pena nell’ipotesi di concorso di circostanze di specie diversa e tale funzione, ridotta a seguito della modifica del giudizio di comparazione delle circostanze concorrenti, ha modo di esplicarsi efficacemente solo per rimuovere il limite posto al giudice con la fissazione del minimo edittale, allorche’ questi intenda determinare la pena al di sotto di tale limite
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Le attenuanti di cui all’articolo 62-bis c.p. sono state introdotte con la funzione di mitigare la rigidita’ dell’originario sistema di calcolo della pena nell’ipotesi di concorso di circostanze di specie diversa e tale funzione, ridotta a seguito della modifica del giudizio di comparazione delle circostanze concorrenti, ha modo di esplicarsi efficacemente solo per rimuovere il limite posto al giudice con la fissazione del minimo edittale, allorche’ questi intenda determinare la pena al di sotto di tale limite

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 11 aprile 2018, n. 16058. Le attenuanti di cui all’articolo 62-bis c.p. sono state introdotte con la funzione di mitigare la rigidita’ dell’originario sistema di calcolo della pena nell’ipotesi di concorso di circostanze di specie diversa e tale funzione, ridotta a seguito della modifica del giudizio di comparazione...

Confisca della lottizzazione annullata se c’è la prescrizione.
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Confisca della lottizzazione annullata se c’è la prescrizione.

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 11 aprile 2018, n. 16106. Confisca della lottizzazione annullata se c’è la prescrizione. Sentenza 11 aprile 2018, n. 16106 Data udienza 21 marzo 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMU Giacomo –...

Ai fini dell’appropriazione indebita, il riferimento al concetto civilistico di “altruità” non può trovare applicazione per delimitare la materialità del delitto, e ciò anche nell’ipotesi in cui oggetto della interversio possessionis sia un bene fungibile come il denaro, né è applicabile la regola civilistica dell’acquisizione per confusione del denaro e delle cose fungibili nel patrimonio di colui che le riceve
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Ai fini dell’appropriazione indebita, il riferimento al concetto civilistico di “altruità” non può trovare applicazione per delimitare la materialità del delitto, e ciò anche nell’ipotesi in cui oggetto della interversio possessionis sia un bene fungibile come il denaro, né è applicabile la regola civilistica dell’acquisizione per confusione del denaro e delle cose fungibili nel patrimonio di colui che le riceve

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 19 aprile 2018, n. 17693. Ai fini dell’appropriazione indebita, il riferimento al concetto civilistico di “altruità” non può trovare applicazione per delimitare la materialità del delitto, e ciò anche nell’ipotesi in cui oggetto della interversio possessionis sia un bene fungibile come il denaro, né è applicabile la regola...

Solo l’esistenza nello Stato di un procedimento penale parallelo per il fatto, oggetto del mandato di arresto Europeo, commesso in tutto o in parte nel suo territorio, o in luogo assimilato al suo territorio, giustifica il rifiuto della consegna ai sensi dell’articolo 18, lettera p)
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Solo l’esistenza nello Stato di un procedimento penale parallelo per il fatto, oggetto del mandato di arresto Europeo, commesso in tutto o in parte nel suo territorio, o in luogo assimilato al suo territorio, giustifica il rifiuto della consegna ai sensi dell’articolo 18, lettera p)

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 10 aprile 2018, n. 15866. Solo l’esistenza nello Stato di un procedimento penale parallelo per il fatto, oggetto del mandato di arresto Europeo, commesso in tutto o in parte nel suo territorio, o in luogo assimilato al suo territorio, giustifica il rifiuto della consegna ai sensi dell’articolo 18,...

L’omesso avviso nei confronti dell’indagato per reato connesso determina l’inutilizzabilità delle dichiarazioni rese.
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L’omesso avviso nei confronti dell’indagato per reato connesso determina l’inutilizzabilità delle dichiarazioni rese.

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 10 aprile 2018, n. 15849. L’omissione dell’avviso di cui all’articolo 64 c.p.p., comma 3, lettera c), nei confronti di soggetto coindagato o indagato di reato connesso, ai sensi dell’articolo 12 c.p.p., lettera a) e c), o collegato, ai sensi dell’articolo 371 c.p.p., comma 2 lettera b), determina la...

Al fine della qualificazione del fatto quale tentato omicidio, invece che quale lesione personale o altro, si deve avere riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva
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Al fine della qualificazione del fatto quale tentato omicidio, invece che quale lesione personale o altro, si deve avere riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 17 aprile 2018, n.17174. Al fine della qualificazione del fatto quale tentato omicidio, invece che quale lesione personale o altro, si deve avere riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva, richiedendosi nel primo un quid pluris che tende ed è idoneo a causare...