Gli atti di danneggiamento realizzati in danno della persona offesa possano essere qualificati come atti persecutori
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Gli atti di danneggiamento realizzati in danno della persona offesa possano essere qualificati come atti persecutori

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 20 giugno 2018, n. 28573. La massima estrapolata: Gli atti di danneggiamento realizzati in danno della persona offesa possano essere qualificati come atti persecutori, ritenendoli idonei a configurare sia la molestia, sia la minaccia, tali da generare uno stato d’ansia e un mutamento delle proprie abitudini di vita...

Il mancato adempimento, entro il termine fissato, dell’obbligo di demolizione dell’immobile abusivo – cui sia subordinata la concessione del beneficio di cui all’art. 163 cod. pen. – determina la revoca della sospensione condizionale della pena
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Il mancato adempimento, entro il termine fissato, dell’obbligo di demolizione dell’immobile abusivo – cui sia subordinata la concessione del beneficio di cui all’art. 163 cod. pen. – determina la revoca della sospensione condizionale della pena

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 21 giugno 2018, n. 28731. La massima estrapolata: Il mancato adempimento, entro il termine fissato, dell’obbligo di demolizione dell’immobile abusivo – cui sia subordinata la concessione del beneficio di cui all’art. 163 cod. pen. – determina la revoca della sospensione condizionale della pena, la quale opera di diritto,...

Nel reato di omesso versamento dei contributi previdenziali la forza maggiore impone la prova che non sia stato altrimenti possibile reperire le risorse economiche e finanziarie necessarie
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Nel reato di omesso versamento dei contributi previdenziali la forza maggiore impone la prova che non sia stato altrimenti possibile reperire le risorse economiche e finanziarie necessarie

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 2 luglio 2018, n. 29651. La massima estrapolata: Nel reato di omesso versamento dei contributi previdenziali la forza maggiore impone la prova che non sia stato altrimenti possibile reperire le risorse economiche e finanziarie necessarie a consentire il corretto e puntuale adempimento dell’obbligazione contributiva, pur avendo – il...

La normativa in tema di infortuni sul lavoro persegue il fine di tutelare il lavoratore anche dagli infortuni derivanti da sua colpa
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La normativa in tema di infortuni sul lavoro persegue il fine di tutelare il lavoratore anche dagli infortuni derivanti da sua colpa

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 28 giugno 2018, n. 29514. La massima estrapolata: La normativa in tema di infortuni sul lavoro persegue il fine di tutelare il lavoratore anche dagli infortuni derivanti da sua colpa, onde l’area di rischio da gestire include il rispetto della normativa prevenzionale che si impone ai lavoratori, dovendo...

Nell’ambito di un procedimento di prevenzione, non commette peculato l’amministratore giudiziario di una s.p.a., oggetto di sequestro di prevenzione, il quale dà atto dell’avvenuta compensazione di debiti reciproci tra la società e il suo amministratore unico, sorti prima dell’intervenuto sequestro
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Nell’ambito di un procedimento di prevenzione, non commette peculato l’amministratore giudiziario di una s.p.a., oggetto di sequestro di prevenzione, il quale dà atto dell’avvenuta compensazione di debiti reciproci tra la società e il suo amministratore unico, sorti prima dell’intervenuto sequestro

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29420. Sentenza 27 giugno 2018, n. 29420 Data udienza 6 giugno 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. TRONCI Andrea – rel. Consigliere Dott....

In tema di truffa consumata, la rilevanza penale dell’accertata, fraudolenta, induzione in errore non viene meno per il solo fatto che il deceptus abbia a sua disposizione strumenti di difesa
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In tema di truffa consumata, la rilevanza penale dell’accertata, fraudolenta, induzione in errore non viene meno per il solo fatto che il deceptus abbia a sua disposizione strumenti di difesa

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29441. La massima estrapolata: Con riferimento specifico al reato di truffa, l’idoneita’ dell’artificio e del raggiro deve essere valutata in concreto, ossia con riferimento diretto alla particolare situazione in cui e’ avvenuto il fatto ed alle modalita’ esecutive dello stesso e che l’emissione di...

L’idoneita’ degli atti deve essere valutata con giudizio operato ex ante, essendo priva di rilievo la capacita’ di resistenza dimostrata dalla vittima dopo la formulazione della minaccia
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L’idoneita’ degli atti deve essere valutata con giudizio operato ex ante, essendo priva di rilievo la capacita’ di resistenza dimostrata dalla vittima dopo la formulazione della minaccia

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29442. Le massime estrapolate: L’idoneita’ degli atti deve essere valutata con giudizio operato ex ante, essendo priva di rilievo la capacita’ di resistenza dimostrata dalla vittima dopo la formulazione della minaccia. L’interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato,...

Nella valutazione del fumus commissi delicti, il giudice del riesame deve tener conto, in modo puntuale e coerente, delle concrete risultanze processuali e dell’effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti
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Nella valutazione del fumus commissi delicti, il giudice del riesame deve tener conto, in modo puntuale e coerente, delle concrete risultanze processuali e dell’effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29461. La massima estrapolata: Nella valutazione del fumus commissi delicti, il giudice del riesame deve tener conto, in modo puntuale e coerente, delle concrete risultanze processuali e dell’effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti, indicando, sia pur sommariamente, le ragioni che rendono sostenibile...

Non vi è compatibilità fra la circostanza attenuante della provocazione e il reato di molestia o disturbo alle persone
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Non vi è compatibilità fra la circostanza attenuante della provocazione e il reato di molestia o disturbo alle persone

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 3 luglio 2018, n.29830. La massima estrapolata: Non vi è compatibilità fra la circostanza attenuante della provocazione e il reato di molestia o disturbo alle persone, perché, per quanto lo stato d’ira possa risorgere al ricordo di una ingiustizia patita e dar luogo ad un comportamento criminoso anche...

La fattispecie prevista dall’articolo 353 c.p. si applica in ogni situazione in cui vi sia una procedura di gara, anche informale e atipica
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La fattispecie prevista dall’articolo 353 c.p. si applica in ogni situazione in cui vi sia una procedura di gara, anche informale e atipica

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 6 luglio 2018, n. 30730. La massima estrapolata: La fattispecie prevista dall’articolo 353 c.p. si applica in ogni situazione in cui vi sia una procedura di gara, anche informale e atipica, quale che sia il nomen iuris adottato ed anche in assenza di formalità, mediante la quale la...