Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio
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Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14724. La massima estrapolata: Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c., in seguito alla modifica del primo comma dell’articolo 429 c.p.c., disposta dal Decreto Legge n. 112 del 2008, articolo 53, comma 2,...

In tema di lavoro a tempo parziale, il lavoratore in regime di part-time non deve ricevere un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore a tempo pieno comparabile
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In tema di lavoro a tempo parziale, il lavoratore in regime di part-time non deve ricevere un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore a tempo pieno comparabile

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 27 giugno 2018, n. 16945. La massima estrapolata: In tema di lavoro a tempo parziale, il lavoratore in regime di part-time non deve ricevere un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore a tempo pieno comparabile, individuato esclusivamente in quello inquadrato nello stesso livello in forza dei criteri di classificazione...

Non è previsto alcun obbligo di preavviso in caso di cessazione automatica del rapporto accessorio in conseguenza della risoluzione del rapporto di agenzia
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Non è previsto alcun obbligo di preavviso in caso di cessazione automatica del rapporto accessorio in conseguenza della risoluzione del rapporto di agenzia

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 27 giugno 2018, n. 16940. Le massime estrapolate: Il rapporto tra contratto di agenzia ed incarico accessorio di supervisione deve essere ricostruito attraverso lo schema del collegamento negoziale, con vincolo di dipendenza unilaterale. I contratti accessori, infatti, seguono la sorte dei contratti principali cui accedono, ma non ne mutuano...

Nell’area del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, cui si ascrive il licenziamento per sopravvenuta inidoneita’ alle mansioni, l’onere di allegazione e di prova relativo alla impossibilita’ di un utile reimpiego del lavoratore in mansioni diverse
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Nell’area del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, cui si ascrive il licenziamento per sopravvenuta inidoneita’ alle mansioni, l’onere di allegazione e di prova relativo alla impossibilita’ di un utile reimpiego del lavoratore in mansioni diverse

Corte di Cassazione, sezione sesta lavoro, Ordinanza 25 giugno 2018, n. 16664. La massima estrapolata: Nell’area del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, cui si ascrive il licenziamento per sopravvenuta inidoneita’ alle mansioni, l’onere di allegazione e di prova relativo alla impossibilita’ di un utile reimpiego del lavoratore in mansioni diverse cade interamente a carico del...

Il ramo di azienda per essere trasferibile deve avere una sua autonomia e non essere soltanto una sommatoria di lavoratori.
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Il ramo di azienda per essere trasferibile deve avere una sua autonomia e non essere soltanto una sommatoria di lavoratori.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 5 giugno 2018, n. 14390. La massima estrapolata: Il ramo di azienda per essere trasferibile deve avere una sua autonomia e non essere soltanto una sommatoria di lavoratori. Sentenza 5 giugno 2018, n. 14390 Data udienza 8 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

La L. n. 604 del 1966, articolo 6 deve essere interpretato nel senso che l’impugnativa di cui al comma 1 e’ soddisfatta con l’esercizio, nel termine di giorni 60, dell’azione L. n. 300 del 1970, ex articolo 28 avverso il licenziamento del dipendente.
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La L. n. 604 del 1966, articolo 6 deve essere interpretato nel senso che l’impugnativa di cui al comma 1 e’ soddisfatta con l’esercizio, nel termine di giorni 60, dell’azione L. n. 300 del 1970, ex articolo 28 avverso il licenziamento del dipendente.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 4 giugno 2018, n. 14212. La massima estrapolata: La L. n. 604 del 1966, articolo 6 deve essere interpretato nel senso che l’impugnativa di cui al comma 1 e’ soddisfatta con l’esercizio, nel termine di giorni 60, dell’azione L. n. 300 del 1970, ex articolo 28 avverso il licenziamento...

Nel caso in cui il datore di lavoro, in seguito ad un trasferimento di ramo d’azienda ritenuto illegittimo, non ottemperi all’ordine del giudice di ripristinare il rapporto di lavoro con i dipendenti coinvolti nella cessione
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Nel caso in cui il datore di lavoro, in seguito ad un trasferimento di ramo d’azienda ritenuto illegittimo, non ottemperi all’ordine del giudice di ripristinare il rapporto di lavoro con i dipendenti coinvolti nella cessione

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 1 giugno 2018, n. 14136. La massima estrapolata: Nel caso in cui il datore di lavoro, in seguito ad un trasferimento di ramo d’azienda ritenuto illegittimo, non ottemperi all’ordine del giudice di ripristinare il rapporto di lavoro con i dipendenti coinvolti nella cessione e questi ultimi abbiano, nel frattempo,...

La mancata o tardiva esplicitazione della riserva comporta solo la decadenza dall’impugnazione differita, senza, peraltro, precludere l’impugnazione immediata della sentenza non definitiva
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La mancata o tardiva esplicitazione della riserva comporta solo la decadenza dall’impugnazione differita, senza, peraltro, precludere l’impugnazione immediata della sentenza non definitiva

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 31 maggio 2018, n. 13957. La massima estrapolata: La mancata o tardiva esplicitazione della riserva comporta solo la decadenza dall’impugnazione differita, senza, peraltro, precludere l’impugnazione immediata della sentenza non definitiva, che deve, ovviamente, essere proposta nel rispetto dei termini (breve o lungo, a seconda che la sentenza sia stata...

La violazione dell’articolo 2697 c.c., si configura soltanto nell’ipotesi in cui il giudice abbia attribuito l’onere della prova ad una parte diversa da quella che ne sia gravata secondo le regole dettate da quella norma
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La violazione dell’articolo 2697 c.c., si configura soltanto nell’ipotesi in cui il giudice abbia attribuito l’onere della prova ad una parte diversa da quella che ne sia gravata secondo le regole dettate da quella norma

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 31 maggio 2018, n. 13979. La massima estrapolata: La violazione dell’articolo 2697 c.c., si configura soltanto nell’ipotesi in cui il giudice abbia attribuito l’onere della prova ad una parte diversa da quella che ne sia gravata secondo le regole dettate da quella norma; non anche quando, a seguito di...

Il divieto di controllo occulto sull’attivita’ lavorativa vige anche nel caso di prestazioni lavorative svolte al di fuori dei locali aziendali
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Il divieto di controllo occulto sull’attivita’ lavorativa vige anche nel caso di prestazioni lavorative svolte al di fuori dei locali aziendali

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 11 giugno 2018, n. 15094. La massima estrapolata: Il divieto di controllo occulto sull’attivita’ lavorativa vige anche nel caso di prestazioni lavorative svolte al di fuori dei locali aziendali, ferma restando l’eccezione rappresentata dai casi in cui il ricorso ad investigatori privati sia finalizzato a verificare comportamenti che possano...