La violazione del precetto di cui all’art. 2697 c.c.
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La violazione del precetto di cui all’art. 2697 c.c.

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 19 agosto 2020, n. 17313. La massima estrapolata: La violazione del precetto di cui all’art. 2697 c.c. si configura nell’ipotesi in cui il giudice abbia attribuito l’onere della prova ad una parte diversa da quella che ne era gravata in applicazione di detta norma, non anche quando, a seguito...

Licenziamento per superamento del periodo del comporto per malattia
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Licenziamento per superamento del periodo del comporto per malattia

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 11 settembre 2020, n. 18960. La massima estrapolata: A differenza del licenziamento disciplinare, che postula l’immediatezza del recesso a garanzia della pienezza del diritto di difesa all’incolpato, nel licenziamento per superamento del periodo del comporto per malattia, l’interesse del lavoratore alla certezza della vicenda contrattuale va contemperato con quello...

In tema di contratto di agenzia
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In tema di contratto di agenzia

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 21 agosto 2020, n. 17572. La massima estrapolata: In tema di contratto di agenzia, il conferimento dell’incarico di riscossione all’atto della stipula del contratto fa presumere – attesa la natura corrispettiva del rapporto – che il compenso per tale attività sia compreso nella provvigione pattuita, che va riferita al...

In caso di fallimento del datore di lavoro
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In caso di fallimento del datore di lavoro

Corte di Cassazione, sezione sesta (lavoro) civile, Ordinanza 3 settembre 2020, n. 18333. La massima estrapolata: In caso di fallimento del datore di lavoro, il lavoratore deve essere ammesso al passivo per le retribuzioni non corrisposte al netto della quota contributiva gravante sul datore e al lordo di quella gravante sul lavoratore medesimo. Ordinanza 3 settembre...

Cassa forense non può sanzionare gli iscritti per l’omessa comunicazione dei redditi senza prima contestare l’addebito
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Cassa forense non può sanzionare gli iscritti per l’omessa comunicazione dei redditi senza prima contestare l’addebito

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 25 agosto 2020, n. 17702.   Cassa forense non può sanzionare gli iscritti per l’omessa comunicazione dei redditi , senza prima contestare l’addebito. E se lo fa la sanzione è estinta. Le deroghe concesse agli enti che gestiscono forme di previdenza obbligatorie delle deroghe in nome dell’equilibrio di bilancio,...

Nozione di infortunio in itinere
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Nozione di infortunio in itinere

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 8 settembre 2020, n. 18659. La massima estrapolata: Rientra nella nozione di infortunio in itinere, ed è in quanto tale indennizzabile, l’incidente mortale occorso al lavoratore nel tragitto da casa al luogo di lavoro al termine di un permesso per motivi familiari. La fruizione del permesso di lavoro per...

La previsione secondo cui dovrà essere impiegato personale dotato di determinate professionalità
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La previsione secondo cui dovrà essere impiegato personale dotato di determinate professionalità

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 9 settembre 2020, n. 18686. La massima estrapolata: In un contratto di appalto, la previsione secondo cui dovrà essere impiegato personale dotato di determinate professionalità non genera un diritto direttamente azionabile da parte dei lavoratori a vedersi riconosciuta quella particolare qualifica o comunque le relative differenze retributive. È infatti...

I buoni pasto non sono un elemento della retribuzione “normale”
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I buoni pasto non sono un elemento della retribuzione “normale”

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 28 luglio 2020, n. 16135. La massima estrapolata: I buoni pasto non sono un elemento della retribuzione “normale”, ma un’agevolazione di carattere assistenziale collegata al rapporto di lavoro da un nesso meramente occasionale, pertanto non rientranti nel trattamento retributivo in senso stretto; sicché, il regime della loro erogazione può...

L’obbligazione al pagamento sorge sul dovuto che si determina in relazione al rapporto di lavoro e non alla prestazione di fatto svolta
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L’obbligazione al pagamento sorge sul dovuto che si determina in relazione al rapporto di lavoro e non alla prestazione di fatto svolta

Corte di Cassazione, sezione sesta (lavoro) civile, Ordinanza 29 luglio 2020, n. 16227. La massima estrapolata: L’obbligazione al pagamento sorge sul dovuto che si determina in relazione al rapporto di lavoro e non alla prestazione di fatto svolta, salvo che essa non si sia svolta per assenza del dipendente o sospensione concordata, da provarsi a carico...

La risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
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La risoluzione consensuale del rapporto di lavoro

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 20 luglio 2020, n. 15401. La massima estrapolata: La risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, quando intervenuta a seguito di mancata accettazione del trasferimento da parte del dipendente, va inclusa nel computo dei lavoratori licenziati nell’ambito di una procedura di riduzione del personale. Nel numero minimo dei 5 licenziamenti,...