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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 ottobre 2015, n. 20545. Con il decreto «tutele crescenti», la reintegrazione ex art. 18 St. lav. sarà dovuta sempre se il licenziamento è fondato su fatti non-illeciti, perché il fatto non-illecito equivale a fatto «inesistente» e non basta, com’è stato detto estremizzando, che il fatto «materiale» sia vero anche se simbolico o futile

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 ottobre 2015, n. 20545 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – rel. Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. TRIA...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 ottobre 2015, n. 20082. Deve ritenersi legittimo il licenziamento per giusta causa intimato dal datore di lavoro al dipendente che, in qualità di capo piazzale della raffineria, abbia agevolato, risultando complice degli stessi autori, la sottrazione di carburante attraverso la fraudolenta alterazione della tara dell’autocisterna

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 7 ottobre 2015, n. 20082 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI Pietro – Presidente Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. DE MARINIS Nicola...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 ottobre 2015, n. 20540. Quanto alla tutela reintegratoria, non è plausibile che il Legislatore, parlando di “insussistenza del fatto contestato”, abbia voluto negarla nel caso di fatto sussistente ma privo del carattere di illiceità, ossia non suscettibile di alcuna sanzione, restando estranea al caso presente la diversa questione della proporzione tra fatto sussistente e di illiceità modesta, rispetto alla sanzione espulsiva

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza  13 ottobre 2015, n. 20540 OMISSIS Svolgimento del processo Con sentenza del 1° aprile 2014 la Corte d’appello di Milano, in riforma della decisione del Tribunale, accoglieva la domanda proposta da OMISSIS contro la datrice di lavoro s.p.a. T.I. e così dichiarava l’illegittimità del licenziamento disciplinare intimato il...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 ottobre 2015, n. 19626. L’amministrazione non può dichiarare decaduto il contratto di lavoro con cui è stato assunto un soggetto in funzione dell’annullamento in autotutela del bando di gara

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 ottobre 2015, n. 19626 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. MANNA Antonio...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 settembre 2015, n. 19300. Nel rapporto di agenzia il preponente ha l’obbligo, ai sensi dell’articolo 1749 cc, di agire con correttezza e buona fede nei confronti dell’agente, potendo la violazione di detti obblighi contrattuali configurare, in base alla gravità delle circostanze, giusta causa di scioglimento dello stesso rapporto di agenzia, in applicazione analogica dell’articolo 2119 cc, con il consequenziale diritto dell’agente recedente all’indennità prevista dall’articolo 1751 cc, in caso di cessazione del rapporto: alla condizione della specifica allegazione e deduzione di una concreta violazione di tale obbligo, senza tuttavia che sul preponente gravi un obbligo di “tutela” degli interessi dell’agente attraverso l’imposizione di regole di conservazione dei contratti procurati a garanzia dell’interesse e dell’immagine di colui che abbia concorso a procurarli; non sussistendo a differenza che nel rapporto di lavoro subordinato, un suo obbligo, analogo a quello del datore di lavoro, di protezione della professionalità del lavoratore dipendente

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 settembre 2015, n. 19300 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – rel. Consigliere Dott. ESPOSITO...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 settembre 2015, n. 19036. Non solo per i lavori socialmente utili, ma anche per quelli di pubblica utilità previsti dal D.lgs. n. 280 del 1997 trova applicazione l’incremento dell’assegno nella misura e nei termini determinati dall’art. 45, comma 9, della legge n. 144 del 1999

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 settembre 2015, n. 19036 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico...