La massima Il danno morale non può essere ritenuto, in via automatica, come una quota del danno biologico. Infatti il danno non patrimoniale derivante dalla lesioni dell’integrità fisica del lavoratore, identificato nella sommatoria di danno biologico (all’integrità fisica) e danno morale (consistente nella sofferenza per l’ingiuria fisica subita), non richiede, ai fini della risarcibilità, la...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 gennaio 2012, n.1326. Ai fini della tutela concessa dall’articolo 1120, secondo comma, Codice Civile, in materia di divieto di innovazioni sulle parti comuni dell’edificio condominiale, devono essere alterate, in modo visibile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità
La massima Ai fini della tutela concessa dall’articolo 1120, secondo comma, Codice Civile, in materia di divieto di innovazioni sulle parti comuni dell’edificio condominiale, devono essere alterate, in modo visibile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità. Eventuali adeguamenti e aggiunte funzionali (come l’allaccio delle...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 aprile 2012, n.6148. In materia di arbitrato, le modifiche apportate all’art. 829 c.p.c. dalla legge di riforma sono volte a delimitare l’ambito dell’impugnazione del lodo come riflesso della nuova disciplina dell’accordo arbitrale, con la conseguenza che le convenzioni concluse prima del 2.3.06 continuano ad essere regolate dalla legge previgente, che prevedeva l’impugnabilità del lodo per violazione della legge sostanziale, a meno che le parti non avessero stabilito diversamente.
La massima In materia di arbitrato, le modifiche apportate all’art. 829 c.p.c. dalla legge di riforma sono volte a delimitare l’ambito dell’impugnazione del lodo come riflesso della nuova disciplina dell’accordo arbitrale, con la conseguenza che le convenzioni concluse prima del 2.3.06 continuano ad essere regolate dalla legge previgente, che prevedeva l’impugnabilità del lodo per violazione...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2012, n.5972. Le sentenze, pronunciate tra i coniugi e passate in cosa giudicata (in cause, rispettivamente, di divorzio e di caduta in comunione legale di altro bene acquistato separatamente da uno dei coniugi), le quali, nell’interpretare il contenuto e la portata precettiva di una precedente pronuncia intervenuta tra le stesse parti, abbiano ritenuto non idonea a determinare l’allentamento del legame matrimoniale la sentenza di primo grado di separazione personale in pendenza di un appello sul titolo della separazione stessa, sull’affidamento dei figli e sulla misura dell’assegno di mantenimento, non vincolano, in relazione a detto accertamento incidentale, il terzo che, ante rem iudicatam, abbia acquistato da uno dei coniugi la quota di contitolarità di un bene immobile
La massima Le sentenze, pronunciate tra i coniugi e passate in cosa giudicata (in cause, rispettivamente, di divorzio e di caduta in comunione legale di altro bene acquistato separatamente da uno dei coniugi), le quali, nell’interpretare il contenuto e la portata precettiva di una precedente pronuncia intervenuta tra le stesse parti, abbiano ritenuto non idonea...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 aprile 2012 n. 6012. In tema di esecuzione forzata, i provvedimenti sulla sospensione del processo esecutivo, disposti, in senso positivo o negativo sono impugnabili con il rimedio del reclamo, ai sensi dell’articolo 669 terdecies c.p.c.
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Ordinanza 17 aprile 2012 n. 6012.In tema di esecuzione forzata, i provvedimenti sulla sospensione del processo esecutivo, disposti, in senso positivo o negativo sono impugnabili con il rimedio del reclamo, ai sensi dell’articolo 669 terdecies c.p.c. Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento ?? Corte...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 aprile 2012, n.5884. Al minore infrasedicenne va riconosciuta la qualità di parte nel giudizio di opposizione al riconoscimento di cui all’art. 250 c.c., di regola rappresentata dal genitore che per primo ha effettuato il riconoscimento, ma per la quale può essere nominato un curatore speciale, ai sensi della norma generale di cui all’art. 78 c.p.c., tutte le volte in cui si profili in concreto un conflitto d’interesse con il genitore rappresentante
La massima Al minore infrasedicenne va riconosciuta la qualità di parte nel giudizio di opposizione al riconoscimento di cui all’art. 250 c.c., di regola rappresentata dal genitore che per primo ha effettuato il riconoscimento, ma per la quale può essere nominato un curatore speciale, ai sensi della norma generale di cui all’art. 78 c.p.c., tutte...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 febbraio 2012, n. 3008. Il decreto ingiuntivo è ugualmente valido nei confronti di colui che ha emesso un assegno anche nel caso in cui tale titolo sia stato offerto solamente a garanzia.
La massima Il decreto ingiuntivo è ugualmente valido nei confronti di colui che ha emesso un assegno anche nel caso in cui tale titolo sia stato offerto solamente a garanzia. Quando il convenuto dimostra, per il pagamento di un debito, di aver corrisposto una somma idonea alla estinzione, spetta infatti al creditore, che sostiene che...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 aprile 2012, n.5288. Nelle ipotesi di condominio minimo, la comunicazione con la quale il condomino maggioritario comunica all’altro condomino la ripartizione delle spese non può essere considerata equipollente ad una delibera assembleare.
La massima Nelle ipotesi di condominio minimo, la comunicazione con la quale il condomino maggioritario comunica all’altro condomino la ripartizione delle spese non può essere considerata equipollente ad una delibera assembleare. Ne deriva pertanto che la comunicazione di un riparto non può sostituire l’atto presupposto, ossia la delibera di approvazione, la quale, pertanto, deve ritenersi...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 aprile 2012 n. 5984. L’amministratore incaricato di nominare un tecnico per eseguire i lavori nel condominio non può liquidare la parcella se non ha ricevuto un mandato esplicito dell’assemblea.
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Sentenza 16 aprile 2012 n. 5984. L’amministratore incaricato di nominare un tecnico per eseguire i lavori nel condominio non può liquidare la parcella se non ha ricevuto un mandato esplicito dell’assemblea. Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 aprile 2012 n. 5984 Per...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 aprile 2012 n. 5977. Il condominio non è tenuto a risarcire il danneggiato (inciampato sulla grata) quando non è provato il nesso causale
Corte di cassazione – Sezione VI – sentenza 16 aprile 2012 n. 5977.Il condominio non è tenuto a risarcire il danneggiato (inciampato sulla grata) quando non è provato il nesso causale Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 aprile 2012 n. 5977 Per gli ermellini, appunto, il condominio non era responsabile...