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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4498. Occorre distinguere tra possesso utile ai fini della usucapione e situazione di fatto tutelabile in sede possessoria, indipendentemente dalla prova che spetti un diritto, da parte di chi è privato della disponibilità del bene.

Corte di Cassazione sezione II sentenza  25 febbraio 2014, n. 4498 Svolgimento del processo Il condominio di via Vigliena 10 in Roma, quale possessore da oltre 30 anni dell’omonima via privata utilizzata per il transito, con ricorso del 6.11.1999 lamentava lo spoglio perpetrato dall’IACP con richiesta di reintegra deducendo che detto Istituto aveva rimosso il...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4488. Secondo la regola stabilita dal D.M. n. 127 del 2004, art. 6, comma 1, espressamente enunciata per gli onorari a carico del soccombente, ma espressione di un principio generale valido anche per la liquidazione a carico del cliente, di regola la determinazione del valore della causa va rapportata ai criteri stabiliti dal codice di procedura civile, con la particolarità che, per la liquidazione degli onorari a carico del cliente, deve farsi riferimento anche alla statuizione dell’art. 6, comma 2, a norma del quale “può aversi riguardo al valore effettivo della controversia, quando risulti manifestamente diverso”, nonché dell’art. 6, comma 4, a norma del quale “per la determinazione del valore effettivo della controversia deve farsi riferimento al valore dei diversi interessi perseguiti dalle parti”. Ciò comporta l’esercizio da parte del giudice di un potere non già arbitrario bensì discrezionale, essendo il medesimo tenuto a dare motivazione sia pure succinta delle relative ragioni

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 febbraio 2014, n. 4488 Svolgimento del processo L’Avv. M.F. propone ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso decreto del 6/13 novembre 2007, del Tribunale di Roma – Sezione Fallimentare, in composizione collegiale, di rigetto del reclamo da lui promosso contro il provvedimento del giudice fallimentare di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 3427 del 14 febbraio 2014. È tenuto al risarcimento del danno il notaio che abbia indebitamente levato protesto cambiario nei confronti di un imprenditore, anche se ha cancellato e rettificato l’errore. Il danno di immagine comporta, per l’imprenditore protestato illegittimamente, il rischio di avere maggiore difficoltà nell’accedere al credito

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE IIII sezione sentenza n. 3427 DEL 14 FEBBRAIO 2014 ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 2366-2008 proposto da: M. F. elettivamente domiciliato in ROMA, LUNGOTEVERE DELLA VITTORIA 10, presso lo studio dell’avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall’avvocato (OMISSIS), giusta delega in atti; -ricorrente – Contro G.C. elettivamente domiciliato in ROMA,...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 196 del 9 gennaio 2014. La necessità che la querela di falso sia confermata nella prima udienza, prevista dall’art. 99 disp. att. cpc sussiste soltanto nel caso di querela proposta in via principale. La suddetta conferma non è invece necessaria nel caso di querela proposta in via incidentale dinanzi al giudice di pace, e di successiva riassunzione del giudizio di falso dinanzi al Tribunale, ai sensi dell’art. 313 cpc

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA n. 196 del  9 gennaio 2014 ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 8353-2008 proposto da: M.B. (OMISSIS), domiciliato ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall’avvocato (OMISSIS) giusta delega in atti; – ricorrente – contro C.S. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4445. È indubbiamente vero che è onere dell’attore individuare correttamente la persona del soggetto a cui indirizzare la domanda giudiziale, svolgendo le opportune indagini.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 febbraio 2014, n. 4445 Svolgimento del processo Nell’autunno 2003 P.G. ha prestato la sua attività di artigiano-idraulico all’interno dell’immobile di proprietà di G.R. , in (omissis) , ed ha erroneamente indirizzato la richiesta di pagamento a B.G.M. – madre defunta della debitrice – avendo erroneamente ritenuto che...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4443. L’indennità di cui all’art. 34 L. cit. spetta ai conduttori la cui attività sia rivolta astrattamente ad una generalità indiscriminata di persone, a nulla rilevando che di fatto a quell’attività sia interessata solo una cerchia limitata e specifica di soggetti, come nel caso di realizzazione di manifesti destinati alla pubblicità

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  25 febbraio 2014, n. 4443 Svolgimento del processo 1. Nel 1980 il sig. M.M. nella veste di locatore, e la società “Selegrafica 80 s.r.l.” (d’ora innanzi, per brevità, “Selegrafica”) stipularono un contratto di locazione avente ad oggetto l’immobile sito in (omissis) , che la conduttrice avrebbe destinato a...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 febbraio 2014, n. 4277. Condomina scivola sul pavimento dell’androne condominiale. Prospettata una responsabilità per custodia ex art. 2051 c.c. Nessuno addebito per il condominio per il mancato onere probatorio in capo all’attrice

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  24 febbraio 2014, n. 4277 Svolgimento del processo 1. Nel 2000 P.D. conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Brescia il condominio (omissis) , chiedendo di essere risarcita dei danni alla persona subiti per essere scivolata il 26 dicembre 1997 all’ingresso del palazzo ove si trovava la propria...