SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 23 dicembre 2014, n. 27353 Ritenuto in fatto Con atto di citazione per querela di falso ritualmente notificato L.P. e M.P. convenivano in giudizio dinanzi al Tribunale di Sassari L.S., F.S. e P.S. assumendo: – verificatosi il decesso di G.S. senza lasciare figli, la relativa eredità era stata...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 dicembre 2014, n. 26168. Qualora uno dei coniugi, in regime di comunione legale dei beni, abbia da solo acquistato o venduto un bene immobile da ritenersi oggetto della comunione, il coniuge rimasto estraneo alla formazione dell'atto è litisconsorte necessario in tutte le controversie in cui si chieda al giudice una pronuncia che incida direttamente e immediatamente sul diritto dominicale, mentre non può ritenersi tale in quelle controversie in cui si chieda una decisione che incide direttamente e immediatamente sulla validità ed efficacia del contratto. Pertanto, in riferimento all'azione revocatoria, esperita ai sensi dell'art. 2901 cod. civ., non sussiste un ipotesi di litisconsorzio necessario, poiché detta azione non determina alcun effetto restitutorio né traslativo, ma comporta l'inefficacia relativa dell'atto rispetto al creditore, senza caducare, ad ogni altro effetto, l'atto di alienazione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 dicembre 2014, n. 26168 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. PETTI Giovanni Battista – Consigliere Dott. SPIRITO Angelo – rel. Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 dicembre 2014, n. 26097. In materia del cosiddetto «filtro in appello», previsto nel 2012 per deflazionare il contenzioso, è manifestamente infondata la questione di costituzionalità dell'art. 348-ter c.p.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 11 dicembre 2014, n. 26097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 dicembre 2014, n. 26223. La costituzione del fondo patrimoniale per fronteggiare i bisogni della famiglia, anche qualora effettuata da entrambi i coniugi, non integra, di per sé, adempimento di un dovere giuridico, non essendo obbligatoria per legge, ma configura un atto a titolo gratuito, non trovando contropartita in un'attribuzione in favore dei disponenti, suscettibile, pertanto, di revocatoria, a norma dell'art. 64 legge fallimentare, salvo che si dimostri l'esistenza, in concreto, di una situazione tale da integrare, nella sua oggettività, gli estremi del dovere morale ed il proposito del "solvens" di adempiere unicamente a quel dovere mediante l'atto in questione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 dicembre 2014, n. 26223 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 dicembre 2014, n. 26295. La delibera condominiale che prevede l'allargamento dell'area destinata a parcheggio va approvata con maggioranza qualificata. E ciò anche se non sono necessarie nuove opere edilizie. Si tratta di un cambio di destinazione, che rientrando nella categoria delle innovazioni richiede di essere approvato con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno i due terzi del valore dell'edificio
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 dicembre 2014, n. 26295 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – rel. Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 dicembre 2014, n. 27128. Il diritto di abitazione della casa familiare è un atipico diritto personale di godimento (e non un diritto reale), previsto nell'esclusivo interesse dei figli (art. 155, comma quarto, cod.civ.) e non nell'interesse del coniuge affidatario, che viene meno con l'assegnazione della casa familiare in proprietà esclusiva al coniuge affidatario dei figli, non avendo più ragione di esistere. Ed invero, la tutela del figlio minore o disabile è assicurata dall'affidamento al coniuge al quale la casa coniugale sia assegnata nonché dall'obbligo di mantenimento, cura ed educazione che è posto a carico di entrambi i genitori. Nel caso in cui, come nella specie, l'immobile sia assegnato in proprietà esclusiva al coniuge affidatario la invalidità di cui sia portatore il figlio e le sue condizioni di vita – che, per quel che si è detto, assumono rilevanza in relazione agli obblighi dei genitori – non possono avere alcuna interferenza sul valore di mercato dell'immobile ovvero sulla determinazione della porzione corrispondente alla quota di comproprietà spettante al condividente. Infatti, ove si operasse la decurtazione del valore in considerazione del diritto di abitazione, il coniuge non assegnatario verrebbe ingiustificatamente penalizzato con la corresponsione di una somma che non sarebbe rispondente alla metà dell'effettivo valore venale del bene: il che è comprovato dalla considerazione che, qualora intendesse rivenderlo a terzi, l'assegnatario in proprietà esclusiva potrebbe ricavare l'intero prezzo di mercato, pari al valore venale del bene, senza alcuna diminuzione.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 dicembre 2014, n. 27128 Svolgimento del processo 1.- D.S. conveniva in giudizio dinanzi al tribunale di Roma il coniuge separato F.A. chiedendo la divisione dell’immobile sito in (omissis) , e dell’appartamento in (omissis) , entrambi acquistati in regime di comunione. Costituitasi in giudizio, la F. si opponeva...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 dicembre 2014, n. 26059. Deve ritenersi insussistente una responsabilità, per violazione dei doveri professionali, in capo all'avvocato il quale segua una strategia processuale consistente nella proposizione di una domanda di divorzio, per mancata consumazione, nei confronti del coniuge dell'assistita, rinviando poi ad un giudizio successivo la proposizione di un assegno per il suo mantenimento
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 dicembre 2014, n. 26059 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 dicembre 2014, n. 26062. Legittimamente viene disposta l'attribuzione al minore, in aggiunta al cognome della madre, di quello del padre, allorche' il giudice del merito, da un lato, escluda la configurabilita' di un qualsiasi pregiudizio derivante da siffatta modificazione accrescitiva del cognome (stante l'assenza di una cattiva reputazione del padre e l'esistenza, anche in fatto, di una relazione interpersonale tra padre e figlio), e, dall'altro lato, consideri che, non versando ancora nella fase adolescenziale o preadolescenziale, il minore, tuttora bambino, non abbia ancora acquisito con il matronimico, nella trama dei suoi rapporti personali e sociali, una definitiva e formata identita', in ipotesi suscettibile di sconsigliare l'aggiunta del patronimico
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 dicembre 2014, n. 26062 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Dott. BENINI Stefano – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 dicembre 2014, n. 25841. Sussiste sempre l'interesse ad agire per ottenere la condanna al pagamento di una somma di denaro tutte le volte in cui a fronte di un credito liquido ed esigibile il creditore non disponga di un titolo esecutivo. Tale regola vale a prescindere dall'atteggiamento antagonistico o meno del debitore
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 dicembre 2014, n. 25841 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott. VINCENTI Enzo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, ordinanza 22 dicembre 2014, n. 53399. E' configurabile il caso della forza maggiore idonea a suffragare istanza di restituzione nel termine per impugnare la sentenza nella malattia invalidante (nel caso di specie ictus cerebrale) del difensore di fiducia che gli abbia impedito di allontanarsi dal proprio domicilio e di nominare un sostituto per la presentazione dei motivi di impugnazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I ordinanza 22 dicembre 2014, n. 53399 Svolgimento del processo Con sentenza in data 10.12.2012 , la Corte di appello di L’ Aquila, sezione penale, ha confermato la sentenza del Tribunale di Lanciano sezione distaccata di Atessa, appellata da M.G. con la quale questi era stato dichiarato colpevole...