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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24127. Risponde a regola comune dei giudizi in tema di immissioni che essi si riferiscono ai fenomeni di disturbo (da rumore, odore, etc.) cagionati secondo una certa tipologia mutevole nel tempo in relazione molteplicità di fattori (frequenza d’uso della fonte, sua manutenzione, intensità volumetrica, additivi di ogni tipo, modifica del rumore di fondo, etc.).

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  24 ottobre 2013, n. 24127 Svolgimento del processo 1) L’8 novembre 1999 gli odierni resistenti T.V. e R.L. chiedevano al tribunale di Ragusa provvedimento di urgenza per eliminare immissioni di rumore provenienti dall’autoclave dell’appartamento di una loro vicina, G.T..B. . Il provvedimento veniva concesso e il tribunale, accolta...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 ottobre 2013, n. 23346. In punto di risarcimento danni da immissioni sonore oltre il limite della tollerabilità, condannata la convenuta a corrispondere agli attori la somma di lire 698.000.000 per il deprezzamento dell’immobile per i lavori di ampliamento della rete stradale e del conseguente aumento del traffico

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 ottobre 2013, n. 23346 Svolgimento del processo Con atto di citazione del 9-10-1990 L.R. e M.V.D.L., proprietari di una antica villa padronale sita in Mulazzo di Pontremoli, assumevano che dopo 15 anni dalla ultimazione della tratta Pontremoli-Santo Stefano Magra della A15 Autocamionale della Cisa, nelle vicinanze della...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza del 6 settembre 2013, n. 20571. Immissioni: la P.a. può essere condannata ad un facere

  La massima L’inosservanza da parte della pubblica amministrazione, nella gestione (e manutenzione) dei beni che ad essa appartengono, (delle regole tecniche, ovvero) dei canoni di diligenza e prudenza, può essere denunciata dal privato dinanzi al giudice ordinario non solo ove la domanda sia volta a conseguire la condanna della p.a. al risarcimento del danno...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 maggio 2013, n. 12828. In tema di immissioni ex art. 844 c.c.

La massima 1. L’azione ex art. 844 cod. civ. e quella di responsabilità aquiliana per la lesione del diritto alla salute sono azioni distinte ma, ciononostante, cumulabili tra loro. L’azione esperita dal proprietario del fondo danneggiato per conseguire l’eliminazione delle cause di immissioni rientra tra le azioni negatorie, di natura reale a tutela della proprietà....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 12990 del 24 maggio 2013. In tema di immissioni ex art. 844 c.c. derivante dal latrare dei cani, no alla ctu se non viene fornita la prova del danno per i ripetuti latrati del cane del vicino

Suprema Corte di Cassazione  sezione III sentenza n. 12990 del 24 maggio 2013 Svolgimento del processo M.D.T. convenne in giudizio dinanzi al Giudice di Pace di Rovereto N.C. e G.S. per far accertare e dichiarare l’illecito di immissioni ex art. 844 c.c. derivante dal latrare dei cani di proprietà dei convenuti e per ottenere la...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 27 febbraio 2013, n. 4848. In tema di immissioni ex art. 844 c.c.

La massima L’azione ex art. 844 c.c. deve essere proposta nei confronti del proprietario del fondo, dal momento che tale norma regola un rapporto tra proprietari di fondi vicini e non tra autori materiali delle immissioni; al riguardo ha ritenuto che spetta al proprietario del fondo porre in essere tutte le cautele idonee ad evitare...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 9 gennaio 2013, n. 309. Tollerabilità delle immissioni di fumo che invadono l’abitazione del vicino

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 9 gennaio 2013, n. 309 Svolgimento del processo I.P.C. con atto di citazione del 13 dicembre 2001 conveniva in giudizio davanti al Tribunale di Trento L.C. e, premesso di essere comproprietaria della palazzina ed. (…) , esponeva che il convenuto nell’ambito di ristrutturazione dell’edificio antistante al “suo...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 20592 del 22 novembre 2012. Le feste organizzate in piazza devono garantire quel minimo di tolleranza che la convivenza civile ci impone

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 20592 del 22 novembre 2012   Svolgimento del processo Con atto 21 settembre 2000 R.R. e B.C., anche in nome e nell’interesse del figlio minore R.L. hanno convenuto in giudizio innanzi al tribunale di Fori il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole chiedendone la condanna...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 9 novembre 2012, n. 19520. In caso di immissioni intollerabili (dovute alle luci del campo da tennis) la coltivazione può essere spostata in altro luogo della stessa proprietà

  Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 9 novembre 2012, n. 19520 Svolgimento del processo 1.- A.T. , titolare della ditta Ortofloricultura T. e proprietario di un capannone nel quale svolgeva l’attività di coltivazione di piante, fra le quali le c.d. “stelle di natale”, esponeva che le immissioni di luce provenienti dagli impianti...

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Corte di Cassazione, sezione II sentenza, n. 10587 del 25 giugno 2012. I parametri fissati dalle norme speciali a protezione dell’ambiente e di esigenze della collettività, pur potendo essere considerati come criteri minimali di partenza, al fine di stabilire l’intollerabilità delle immissioni, non sono necessariamente vincolanti per il giudice civile, potendo questi pervenire al giudizio di intollerabilità, ex art. 844 c.c., delle immissioni, ancorchè contenute nei limiti di detti parametri, sulla scolta di un prudente apprezzamento

Le massime 1) I parametri fissati dalle norme speciali a protezione dell’ambiente e di esigenze della collettività, pur potendo essere considerati come criteri minimali di partenza, al fine di stabilire l’intollerabilità delle immissioni, non sono necessariamente vincolanti per il giudice civile, potendo questi pervenire al giudizio di intollerabilità, ex art. 844 c.c., delle immissioni, ancorchè...