Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 marzo 2018, n. 2020. La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova seppur presuntiva sull’epoca dell’abuso
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 marzo 2018, n. 2020. La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova seppur presuntiva sull’epoca dell’abuso

La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova seppur presuntiva sull’epoca dell’abuso; in ipotesi la dichiarazione sostitutiva può rappresentare un principio di prova potenzialmente idoneo e sufficiente a dimostrare la data di ultimazione delle opere, ma la stessa non fa ricadere sull’Amministrazione pubblica...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 29 marzo 2018, n. 1999. La pratica concordata corrisponde ad una forma di coordinamento fra imprese che, senza essere spinta fino all’attuazione di un vero e proprio accordo, sostituisce, in modo consapevole, un’espressa collaborazione fra le stesse per sottrarsi ai rischi della concorrenza
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 29 marzo 2018, n. 1999. La pratica concordata corrisponde ad una forma di coordinamento fra imprese che, senza essere spinta fino all’attuazione di un vero e proprio accordo, sostituisce, in modo consapevole, un’espressa collaborazione fra le stesse per sottrarsi ai rischi della concorrenza

La pratica concordata corrisponde ad una forma di coordinamento fra imprese che, senza essere spinta fino all’attuazione di un vero e proprio accordo, sostituisce, in modo consapevole, un’espressa collaborazione fra le stesse per sottrarsi ai rischi della concorrenza, con la precisazione che i criteri del coordinamento e della collaborazione, che consentono di definire tale nozione,...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 21 marzo 2018, n. 1812. L’obbligo di indicare un geologo tra i progettisti in sede di gara e di corredare l’offerta tecnica con la relazione geologica dipende, in concreto, dalla natura delle prestazioni affidate all’appaltatore
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 21 marzo 2018, n. 1812. L’obbligo di indicare un geologo tra i progettisti in sede di gara e di corredare l’offerta tecnica con la relazione geologica dipende, in concreto, dalla natura delle prestazioni affidate all’appaltatore

L’obbligo di indicare un geologo tra i progettisti in sede di gara e di corredare l’offerta tecnica con la relazione geologica dipende, in concreto, dalla natura delle prestazioni affidate all’appaltatore, laddove cioè queste implichino una modificazione sostanziale delle previsioni progettuali formulate dalla stazione appaltante ed a condizione che la relativa necessità sia espressamente prefigurata nelle...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1795. La piena conoscenza cui fa riferimento l’articolo 41, c.2 c.p.a. per individuare il dies a quo dell’impugnazione non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento che si intende impugnare e delle sue motivazioni
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1795. La piena conoscenza cui fa riferimento l’articolo 41, c.2 c.p.a. per individuare il dies a quo dell’impugnazione non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento che si intende impugnare e delle sue motivazioni

La piena conoscenza cui fa riferimento l’articolo 41, c.2 c.p.a. per individuare il dies a quo dell’impugnazione non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento che si intende impugnare e delle sue motivazioni, atteso che – per individuare il dies a quo di decorrenza – basta la percezione dell’esistenza di un provvedimento amministrativo e...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 marzo 2018, n. 1854. La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 marzo 2018, n. 1854. La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire

La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire per la balconata di un appartamento configura sempre «un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente», e rientra pertanto nella lista degli interventi che richiedono il...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 marzo 2018, n. 1915. La dichiarata esistenza di precedenti condanne penali passate in giudicato non determina automaticamente la esclusione dalla gara
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 marzo 2018, n. 1915. La dichiarata esistenza di precedenti condanne penali passate in giudicato non determina automaticamente la esclusione dalla gara

La dichiarata esistenza di precedenti condanne penali passate in giudicato non determina automaticamente la esclusione dalla gara, essendo invece imprescindibile una puntuale valutazione da parte della stazione appaltante proprio della gravità del reato e della sua influenza sulla moralità professionale: tale valutazione è affidata alla più ampia discrezionalità tecnico – amministrativa della stazione appaltante, non...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 28 marzo 2018, n. 1935. L’art. 80, comma 5, lett. a) del d.lgs. n. 50 del 2016 riserva il compito del vaglio alle stazioni appaltanti e non lo lascia all’autovalutazione
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 28 marzo 2018, n. 1935. L’art. 80, comma 5, lett. a) del d.lgs. n. 50 del 2016 riserva il compito del vaglio alle stazioni appaltanti e non lo lascia all’autovalutazione

L’art. 80, comma 5, lett. a) del d.lgs. n. 50 del 2016 – nel richiedere che ciascuna gara sia preceduta dalla verifica dell’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle imprese concorrenti – riserva il compito del vaglio alle stazioni appaltanti e non lo lascia all’autovalutazione – evidentemente non...

Consiglio di Stato, sezione sesta civile, sentenza 28 marzo 2018, n. 1893. Le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire.
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Consiglio di Stato, sezione sesta civile, sentenza 28 marzo 2018, n. 1893. Le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire.

Ai sensi dell’art. 10, comma l, lettera c), del TUE, le opere di ristrutturazione edilizia necessitano di permesso di costruire se consistenti in interventi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino, modifiche del volume, dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 26 marzo 2018, n. 1882. Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la stipulazione negoziale non integra di per sé un’ipotesi di responsabilità precontrattuale
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 26 marzo 2018, n. 1882. Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la stipulazione negoziale non integra di per sé un’ipotesi di responsabilità precontrattuale

Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la stipulazione negoziale non integra di per sé un’ipotesi di responsabilità precontrattuale, spettando al presunto danneggiato dimostrare che il ritardo nella stipulazione sia manifestazione di una condotta antigiuridica dell’amministrazione lesiva del proprio legittimo affidamento. Sentenza 26 marzo 2018, n. 1882 Data udienza 8 febbraio 2018 REPUBBLICA...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 26 marzo 2018, n. 1881. L’obbligo di provvedere, gravante sul Comune in caso di decadenza di vincolo preordinato all’esproprio, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 26 marzo 2018, n. 1881. L’obbligo di provvedere, gravante sul Comune in caso di decadenza di vincolo preordinato all’esproprio, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale

L’obbligo di provvedere, gravante sul Comune in caso di decadenza di vincolo preordinato all’esproprio, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale, gli unici strumenti che consentono alle Amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale, rispetto...