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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 giugno 2012, n. 24670. Il modello di condotta tipizzato dalla norma incriminatrice di cui all’art. 660 c.p., con riferimento al mezzo del reato della comunicazione telefonica, non può intendersi comprensivo, in via di interpretazione estensiva, delle comunicazioni telematiche non foniche, effettuate mediante elaboratore elettronico attraverso la rete internet.

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE SENTENZA 21 giugno 2012, n. 24670 Rileva   1. – Con sentenza, deliberata il 3 novembre 2011 e depositata il 14 dicembre 2011, la Corte di appello di Napoli ha confermato la sentenza del Tribunale di quella stessa sede, 24 maggio 2010, di condanna alla pena dell’arresto...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 giugno 2012, n. 25399. Soggetto asmatico ed etilometro: non vi è reato se non riesce a soffiare e portare, quindi, a termine la prova

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 27 giugno 2012, n. 25399 Ritenuto in fatto C.V. veniva tratto a giudizio dinanzi al Tribunale di Trento per rispondere del reato di guida in stato di ebbrezza secondo la seguente contestazione: perché alla guida dell’autovettura Dodge Nitro targata (…) circolava in stato di ebbrezza in conseguenza...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 luglio 2012 n. 26108. I risultati del prelievo ematico effettuato per la terapia di pronto soccorso successivo ad incidente stradale e non preordinate a fini della responsabilità penale, sono utilizzabili per l’accertamento del reato contravvenzionale di guida in stato di ebbrezza, senza che rilevi l’assenza di consenso dell’interessato

Corte di cassazione – Sezione IV penale – Sentenza 5 luglio 2012 n. 26108. I risultati del prelievo ematico effettuato per la terapia di pronto soccorso successivo ad incidente stradale e non preordinate a fini della responsabilità penale, sono utilizzabili per l’accertamento del reato contravvenzionale di guida in stato di ebbrezza, senza che rilevi l’assenza...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 23735 del 14 giugno 2012. I presupposti per l’applicazione dell’aggravante della destrezza nel furto

  Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 23735  del 14 giugno 2012 Svolgimento del processo 1. Con la sentenza in epigrafe, il Tribunale di Venezia ha applicato ad L.A., a norma dell’art. 444 c.p.p., la pena di otto mesi di reclusione e 300 Euro di multa in ordine al reato di cui all’art....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 10297 del 21 giugno 2012. Sulla responsabilità del Notaio

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 10297 del 21 giugno 2012 Svolgimento del processo p.1. L'(omissis) P.A. acquistava a titolo di compravendita da G.M., con atto ricevuto dal notaio L.M., un appartamento sito in (omissis) e, poichè esso, per il suo pregio storico-ambientale era sottoposto a prelazione a favore del Ministero dei beni...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 giugno 2012, n. 25535. In materia di sicurezza sul lavoro, una valida ed efficace delega di funzioni, formalmente adottata ed espressamente accettata dal delegato, dà vita ad un indiscutibile trasferimento a terzi della posizione di garanzia gravante sul datore di lavoro circa gli obblighi in materia di prevenzione e di sorveglianza antinfortunistica

La massima In materia di sicurezza sul lavoro, una valida ed efficace delega di funzioni, formalmente adottata ed espressamente accettata dal delegato, dà vita ad un indiscutibile trasferimento a terzi della posizione di garanzia gravante sul datore di lavoro circa gli obblighi in materia di prevenzione e di sorveglianza antinfortunistica. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 19 giugno 2012, n. 10089. La disposizione contenuta nel Decreto Legge n. 203/2005 relativa alla possibilità di applicazione dello strumento del fermo amministrativo estende chiaramente, data la lettera dell’art. 3, co. 41 che manifesta senza possibilità di dubbio la volontà del legislatore di imprimere a detta disposizione funzione interpretativa, la sua efficacia retroattivamente al periodo precedente alla sua entrata in vigore.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI Ordinanza 19 giugno 2012, n. 10089 Svolgimento del processo – Motivi della decisione rilevato che, ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., è stata depositata in cancelleria la relazione di seguito integralmente trascritta: “SERIT Sicilia spa (già Montepaschi SERIT spa) ricorre contro G.S. per la cassazione della sentenza con cui...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 luglio 2012 n. 11304. La violazione dell’obbligo di diligenza del professionista va rapportato all’idoneità dell’attività dallo stesso prestata ad incidere sugli interessi del cliente e quindi deve concretare un inadempimento in ciò rilevante ma, ripetesi, per poter giudicare tale rilevanza deve operarsi una prognosi dei futuri sviluppi difensivi della causa – la cd perdita di chances di vittoria

  Corte di cassazione – Sezione II civile – Sentenza 5 luglio 2012 n. 11304. La violazione dell’obbligo di diligenza del professionista va rapportato all’idoneità dell’attività dallo stesso prestata ad incidere sugli interessi del cliente e quindi deve concretare un inadempimento in ciò rilevante ma, ripetesi, per poter giudicare tale rilevanza deve operarsi una prognosi...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 luglio 2012 n. 11295. In caso incidente stradale, il danneggiato non deve verificare la correttezze del rapporto assicurativo testimoniato dalla presenza del contrassegno sul veicolo del danneggiante

Corte di cassazione – Sezione VI civile – Ordinanza 5 luglio 2012 n. 11295. In caso incidente stradale, il danneggiato non deve verificare la correttezze del rapporto assicurativo testimoniato dalla presenza del contrassegno sul veicolo del danneggiante Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 luglio 2012 n. 11295[1] Infatti, il rilascio del...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 3 luglio 2012, n.11069. Sulla responsabilità disciplinare del magistrato

Le massime 1. L’insindacabilità del provvedimento giurisdizionale in sede disciplinare viene meno nei casi in cui il provvedimento sia abnorme, in quanto al di fuori di ogni schema processuale, ovvero sia stato adottato sulla base di un errore macroscopico o di grave e inescusabile negligenza. In questo caso, l’intervento disciplinare ha per oggetto, non già...