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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza n. 9764 del 23 aprile 2013. Nelle procedure concorsuali è circoscritta l’efficacia probatoria della scritture contabili tenute regolarmente

Suppremma Corte di Cassazione  sezione VI Ordinanza n. 9764 del 23 aprile 2013 Svolgimento del processo – Motivi della decisione 1.- Il curatore del fallimento della s.r.l. Maxilift ha proposto ricorso per cassazione – affidato a due motivi – contro il decreto del Tribunale di Roma depositato in data 21.3.2011 con il quale è stata...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 maggio 2013 n. 19051. La facoltatività della confisca per equivalente, ossia la possibilità di attuare la misura cautelare, deve intendersi nel senso che si applica – obbligatoriamente – quando sia oggettivamente impossibile reperire nella sfera giuridico-patrimoniale dell’autore del reato i relativi proventi, in quanto consumati, confusi o trasformati

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 maggio 2013 n. 19051[1] La Suprema corte ha annullato l’ordinanza di sequestro in quanto ritenuta sproporzionata rispetto alla truffa contestata sulla base del fatto che nel sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente è necessaria da parte del giudice una valutazione relativa all’equivalenza tra...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 aprile 2013, n. 16154. L’abuso richiesto per la configurazione dei reati di “concussione” e di “induzione indebita” non può essere – almeno come fenomeno immanente e comunque quale dato di designazione – identificato nella “indebita richiesta, rivolta dal pubblico ufficiale al privato, di denaro o altra utilità per evitare conseguenze dannose”

La massima 1. L’abuso richiesto per la configurazione dei reati di “concussione” e di “induzione indebita” non può essere – almeno come fenomeno immanente e comunque quale dato di designazione – identificato nella “indebita richiesta, rivolta dal pubblico ufficiale al privato, di denaro o altra utilità per evitare conseguenze dannose”. Infatti, la “sollecitazione” a dare...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza n. 9409 del 18 aprile 2013. Il pm può chiedere la dichiarazione di fallimento dopo la segnalazione del Tribunale

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza n. 9409  del 18 aprile 2013 Svolgimento del processo 1. Con sentenza dell’1.7.2010 il Tribunale di Mantova, su istanza del P.M., dichiarava il fallimento della Walrosa s.r.l., che tuttavia veniva revocato dalla Corte di Appello di Brescia in data 6.12.2010. Successivamente in data 4.3.2011 l’Intesa San Paolo s.p.a....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013, n. 10183. In tema di caparra confirmatoria, il principio di cui al comma 2 dell’art. 1385 c.c. non è applicabile tutte le volte in cui la parte non inadempiente, anziché recedere dal contratto, si avvalga del rimedio ordinario della risoluzione del negozio, perdendo, in tal caso, la funzione di liquidazione convenzionale anticipata del danno

La massima 1. In tema di caparra confirmatoria, il principio di cui al comma 2 dell’art. 1385 c.c. (in virtù del quale la parte non inadempiente ha facoltà di recedere dal contratto ritenendo la caparra ricevuta od esigendone il doppio rispetto a quella versata) non è applicabile tutte le volte in cui la parte non...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 aprile 2013, n.10056. In tema di caparra confirmatoria

La massima 1. La caparra confirmatoria costituisce un contratto che si perfeziona con la consegna che una parte fa all’altra di una somma di danaro o di una determinata quantità di cose fungibili per il caso d’inadempimento delle obbligazioni nascenti da un diverso negozio ad essa collegato (c.d. contratto principale). 2. La caparra (sia confirmatoria...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 maggio 2013 n. 19033. Reato di violenza sessuale per il soggetto che mediante chat o messaggi elettronici riesca a costringere dei minori a girare foto e video pornografici

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 maggio 2013 n. 19033[1] I giudici del gravame nel rigettare la doglianza del ricorrente, riproposta in Cassazione hanno opportunamente tenuto conto delle modalità di svolgimento dei fatti, connotati da particolare insistenza ed invasività e chiaramente indirizzati anche ad ottenere contatti fisici diretti con una...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 gennaio 2013, n. 936. In tema di diniego di rinnovo del contratto di locazione ad uso abitativo secondo la suddetta norma (art. 3, Legge 431/1998) alla prima scadenza nella comunicazione del diniego di rinnovazione del contratto deve essere specificato, a pena di nullità, il motivo, tra quelli tassativamente indicati dallo stesso articolo, sul quale la disdetta è fondata

La massima In tema di diniego di rinnovo del contratto di locazione ad uso abitativo secondo la suddetta norma (art. 3, Legge 431/1998)  alla prima scadenza nella comunicazione del diniego di rinnovazione del contratto deve essere specificato, a pena di nullità, il motivo, tra quelli tassativamente indicati dallo stesso articolo, sul quale la disdetta è...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 18909. L’elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 649 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell’art. 61 n. 9, cod. pan., è simile a quello fra il delitto di peculato ed il delitto di truffa aggravata ex art. 61 no 9 cod. pen.

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 18909[1] L’elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 649 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell’art. 61 n. 9, cod. pan., è simile a quello fra il delitto di...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 29 aprile 2013, n. 2342. In tema di affidamento diretto del servizio ad una cooperativa sociale

La massima 1. Una società che abbia già svolto l’attività in questione è un operatore del settore ed in quanto tale è legittimata ad impugnare gli atti dell’amministrazione nei casi in cui quest’ultima dispone, in deroga alle regole delle procedure di evidenza pubblica, un affidamento diretto di una determinata attività. 2. L’impugnazione dell’atto presupposto, di...