Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 dicembre 2013, n. 27224 Svolgimento del processo F.G. , C.D. e C.M. convenivano in giudizio B.I. e S.F. davanti al Tribunale di Arezzo per ivi sentire dichiarare che i convenuti transitavano illegittimamente con i propri mezzi nel tratto di proprietà comune fiancheggiante l’edificio condominiale costituto al piano...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 27166 del 4 dicembre 2013. Non si possono applicare gli studi di settore all’impresa in difficoltà finanziaria
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza n. 27166 del 4 dicembre 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO R.M. e M.G. proponevano ricorso dinanzi alla CTP di Lecco avverso l’avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate di Lecco, sulla base dei parametri di cui al DPCM 29-1-1996 (come modificato dal DPCM 27-3-1997, ai sensi dell’art....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 dicembre 2013, n. 27118. In tema di commissione massimo scoperto: le clausole contrattuali di rinvio agli usi sono nulle e si considerano non apposte
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 dicembre 2013, n. 27118 Svolgimento del processo Con sentenza del 2 febbraio 2006 la Corte di appello di Napoli, in parziale riforma della sentenza del Tribunale della stessa città in data 23 luglio 2001, riduceva da lire 73.614.389 a lire 58.732.082 la somma dovuta da F..G. e...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 48435 del 4 dicembre 2013. Appropriazione indebita continuata in danno del Condominio per l’ex amministratore del predetto condominio, essendo stati provati il fatto materiale della distrazione della somma di €. 2.000,00 e della mancata consegna al nuovo amministratore della documentazione condominiale
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 48435 del 4 dicembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza in data 2/7/2012, la Corte di appello di Roma, in riforma della sentenza del Tribunale di Roma, in data 21/9/2010, appellata dal Pubblico Ministero e dalla parte civile, dichiarava D.A.: colpevole del reato di appropriazione indebita...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 novembre 2013, n. 26856. In tema di attività professionale in favore della compagnia assicurativa sussiste la parasubordinazione quando l’attività professionale di assistenza e patrocinio, di natura prevalentemente personale è svolta dall’avvocato in modo non occasionale, ma coordinato e continuativo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 29 novembre 2013, n. 26856 Svolgimento del processo Con decreto ingiuntivo dell’11/5/2004 il Giudice di Pace di Napoli ingiungeva ad Assitalia S.p.A. di pagare all’avvocato P.F.C. la somma di Euro 280,94 oltre spese, dovuta, a dire della ricorrente, per attività di difensore svolta in un processo nel quale...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 48802 del 5 dicembre 2013. La bancarotta preferenziale (art. 216, comma terzo, L. fall.), sul piano oggettivo richiede la violazione della par conditio creditorum nella procedura fallimentare e, sul piano soggettivo, la ricorrenza della forma peculiare del dolo, costituito dalla volontà di recare un vantaggio al creditore (o ai creditori) soddisfatto, con l’accettazione dell’eventualità di un danno per altri, finalità che deve risultare primario interesse perseguito dal debitore, con la conseguenza che la strategia di alleggerire la pressione dei creditori, in vista di un ragionevolmente presumibile riequilibrio finanziario e patrimoniale, è incompatibile con il delitto
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 48802 del 5 dicembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza del 18/01/2013 il G.i.p. del Tribunale dl Brescia ha dichiarato non luogo a procedere nel confronti di G.S. e C.G., cui era contestato, rispettivamente nella qualità di amministratore unico e di liquidatore della R. s.r.l. di...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 novembre 2013, n. 5605. In caso di revoca del Presidente del Consiglio Comunale
La massima 1. E’ da ascrivere rilievo istituzionale alla funzione di presidente del consiglio comunale, trascendente gli equilibri politici, che pure ne fondano la costituzione attraverso l’elezione in seno all’organo consiliare, di garante del regolare funzionamento di quest’ultimo e dell’ordinato svolgersi della dialettica tra le forze politiche in esso presenti. 2. Sia l’elezione a presidente...
Corte Costituzionale, sentenza 2 dicembre 2013, n. 285. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo unico della legge della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 23 novembre 2012, n. 33 (Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 – Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)
CORTE COSTITUZIONALE SENTENZA 2 dicembre 2013, n. 285 SENTENZA nel giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo unico della legge della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 23 novembre 2012, n. 33 (Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 – Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti), promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri con...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 22 novembre 2013, n. 46753. In tema di responsabilità medica, l’art. 3 della legge 8 novembre 2012, n.189 esclude la rilevanza della colpa lieve per quelle condotte che abbiano osservato linee guida o pratiche terapeutiche mediche virtuose, purché esse siano accreditate dalla comunità scientifica; precisando altresì che comunque la limitazione della responsabilità in caso di colpa lieve prevista dalla legge sopra indicata opera prevalentemente per le condotte professionali conformi alle linee guida contenenti regole di perizia, ma non si estende agli errori diagnostici connotati da negligenza o imperizia.
La massima In tema di responsabilità medica, l’art. 3 della legge 8 novembre 2012, n.189 esclude la rilevanza della colpa lieve per quelle condotte che abbiano osservato linee guida o pratiche terapeutiche mediche virtuose, purché esse siano accreditate dalla comunità scientifica; precisando altresì che comunque la limitazione della responsabilità in caso di colpa lieve prevista...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 dicembre 2013, n. 27071. La sentenza con la quale il giudice applica all’imputato la pena da lui richiesta e concordata con il P.M., pur essendo equiparata a una pronuncia di condanna ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 445, comma primo, c.p.p., non è tuttavia ontologicamente qualificabile come tale, traendo essa origine essenzialmente da un accordo delle parti, caratterizzato, per quanto attiene all’imputato, dalla rinuncia di costui a contestare la propria responsabilità. Ne consegue che non può farsi discendere dalla sentenza di cui all’art. 444 cod. proc. pen. la prova della ammissione di responsabilità da parte dell’imputato e ritenere che tale prova sia utilizzabile nel procedimento civile.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 3 dicembre 2013, n. 27071 In fatto e in diritto Nella causa indicata in premessa, é stata depositata la seguente relazione: ‘1. – La sentenza impugnata (Corte d’Appello di Bologna, 07/07/2011) ha, per quanto qui rileva, rigettato l’appello proposto dalla Milano Ass.ni Spa avverso la sentenza emessa dal...