SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 3 febbraio 2014, n. 5107 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 24 febbraio 2010, il Tribunale di Milano ha – per quanto qui rileva – ritenuto gli imputati D.D., F.P., D.G. responsabili del reato loro contestato al capo B dell’imputazione, relativo alla violazione degli art. 110...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 6997. Annullata con rinvio la sentenza del Tribunale con la quale veniva confermata l’ordinanza cautelare della custodia in carcere in danno di due coniugi per coltivazione di marijuana, l’ordinanza omette di argomentare per quale ragione gli indagati, in assenza di precedenti penali che supportino un giudizio di pervicacia nel reato, dovrebbero ragionevolmente tornare a porre in essere condotte simili a quelle che per la prima volta li hanno condotti di fronte all’autorità giudiziaria, li hanno portati a subire una misura cautelare afflittiva e sfoceranno in una possibile condanna a pena non modesta. Né i giudici del riesame prospettano motivatamente un’ipotesi di collegamento con ambienti criminosi dediti in modo professionale al commercio di sostanze stupefacenti o altri elementi che lascino ipotizzare pressioni o agevolazioni sugli indagati da parte di terzi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 6997 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 16/8/2013 il Tribunale di Catania, quale giudice del riesame, ha confermato, previa riunione delle separate istanze proposte dai due coniugi, l’ordinanza del 1/8/2013 del Tribunale di Catania applicativa della misura della custodia presso il domicilio in...
In una situazione in cui a fronte della morte della moglie per un incidente stradale il marito si sia tolto la vita a seguito di un grave stato di esaurimento
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 gennaio 2014, n. 1361 In una situazione in cui a fronte della morte della moglie per un incidente stradale il marito si sia tolto la vita a seguito di un grave stato di esaurimento, la Cassazione ha precisato che il danno da perdita della vita non essendo compreso...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 6988. Responsabili per avere scaricato tramite il programma “Emule”, depositato nella memoria di due personal computer e messo a disposizione del pubblico numerosi documenti informatici contenenti tracce musicali e n.5 opere cinematografiche, tutti documenti coperti da diritto d’autore e per avere duplicato abusivamente a scopo commerciale o imprenditoriale numerosi programmi per elaboratore elettronico in violazione del diritto d’autore. logico e corretto il ragionamento della Corte di appello in merito alla condanna per l’esistenza di uno scopo commerciale o imprenditoriale quale elemento caratterizzante la condotta in forza alcuni “indici rivelatori”, quali il numero dei programmi masterizzati, la presenza dei supporti con i programmi all’interno dei locali commerciali, la presenza di personal computer di clienti in fase di assistenza o riparazione, la qualificazione tecnica dei ricorrenti in campo informatico
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 6988 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 20/3/2013 la Corte di appello di Palermo, in parziale riforma della sentenza del 30/5/2011 del Tribunale di Palermo, ha mandato assolti gli imputati dal reato contestato al capo A della rubrica (artt.110 cod. pen. e 171,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 febbraio 2014, n. 3094. In tema di condominio, ove il giudice constati, con riguardo alla cosa comune, il rispetto dei limiti di cui all’articolo 1102 cod. civ. e della struttura dell’edificio condominiale, deve ritenersi legittima l’opera realizzata anche senza l’esatta osservanza delle norme dettate per regolare i rapporti tra proprieta’ contigue. Infatti, le norme sulle distanze, rivolte fondamentalmente a regolare con carattere di reciprocita’ i rapporti fra proprieta’ individuali, contigue e separate, sono applicabili anche tra i condomini di un edificio condominiale, purche’ siano compatibili con la disciplina particolare relativa alle cose comuni, cioe’ quando l’applicazione di quest’ultime non sia in contrasto con le prime; nell’ipotesi di contrasto, la prevalenza della norma speciale in materia di condominio determina l’inapplicabilita’ della disciplina generale sulla proprieta’, quando i diritti o le facolta’ da questa previsti siano compressi o limitati per effetto dei poteri legittimamente esercitati dal condomino secondo i parametri previsti dall’articolo 1102 cod. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 febbraio 2014, n. 3094 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. GIUSTI...
Corte di Cassazione, S.U.P. sentenza 30 gennaio 2014, n. 4319. Esorbitano dai poteri del Gip sia l’ordine di imputazione coatta nei confronti di persona non indagata, sia il medesimo ordine riferito all’indagato per fatti diversi da quelli per i quali il pubblico ministero abbia chiesto l’archiviazione
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 30 gennaio 2014, n. 4319 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. ESPOSITO Gennaro – Consigliere Dott. MARASCA Gennaro – Consigliere Dott. LOMBARDI Alfredo – Consigliere Dott. CORTESE Artu –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 7004. Applicata la custodia in carcere nei confronti dell’indagato in ordine al reato ex art. 609 bis C.P. in danno della convivente. Sostituita la misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 7004 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Catania, con ordinanza emessa il 13/08/2013 -provvedendo sulla richiesta di riesame avanzata da A.G. , avverso l’ordinanza del Gip del Tribunale di Catania, in data 26/07/2013, con la quale era stata applicata la custodia in carcere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 6989. Si versa in ipotesi di vizio motivazionale radicale, che non può essere colmato in sede di legittimità e che non consente a questa Corte di procedere al necessario approfondimento. Peraltro, contrariamente a quanto più volte affermato dal ricorrente, non sussistono i presupposti per ritenere “manifesta” l’assenza di responsabilità a suo carico.
Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 6989 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 25/2/2009 il Tribunale di Palmi, dopo avere dichiarato estinte per prescrizione le contravvenzioni in tema di sicurezza sul lavoro ex legge n.626/1994 e d.P.R. n.547/1955 contestate al solo sig. C. , ha condannato i sigg. R.P....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora il Fisco determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, il contribuente può limitarsi a dimostrare la disponibilità di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta
Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111 Svolgimento del processo Con sentenza 6-12-2004 la CTP di Matera accoglieva il ricorso proposto da S.F. avverso un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate di Matera, per l’anno 1997, aveva determinato sinteticamente – ex art. 38 dpr 600/73 – un reddito...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 febbraio 2014, n. 7046. Ai fini dell’adozione di un provvedimento di sequestro conservativo su richiesta del creditore privato, la sussistenza del periculum in mora deve infatti essere alternativamente valutata in riferimento all’originaria inadeguatezza o insufficienza del patrimonio dell’imputato in relazione all’ammontare delle pretese risarcitorie e del complesso dei crediti che gravano su tale patrimonio, tale da evidenziare la necessità di assicurare un privilegio ai creditori da reato, ovvero all’insorgenza di un rischio di dispersione o diminuzione della garanzia patrimoniale, capace di determinare, in riferimento ai medesimi parametri in precedenza indicati, l’esigenza di applicare un vincolo reale idoneo ad assicurarne la conservazione anche con riferimento ad una situazione almeno potenziale, desunta da elementi certi ed univoci, di depauperamento del patrimonio del debitore
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 febbraio 2014, n. 7046 Considerato in fatto 1. Con ordinanza in data 4 marzo 2013 il Tribunale di Firenze ha confermato in sede di riesame l’ordinanza emessa il 12 luglio 2012 dal Tribunale di Firenze in composizione collegiale con la quale era stato disposto il sequestro conservativo,...