In una situazione in cui a fronte della morte della moglie per un incidente stradale il marito si sia tolto la vita a seguito di un grave stato di esaurimento
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In una situazione in cui a fronte della morte della moglie per un incidente stradale il marito si sia tolto la vita a seguito di un grave stato di esaurimento

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 gennaio 2014, n. 1361 In una situazione in cui a fronte della morte della moglie per un incidente stradale il marito si sia tolto la vita a seguito di un grave stato di esaurimento, la Cassazione ha precisato che il danno da perdita della vita non essendo compreso...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 febbraio 2014, n. 3094. In tema di condominio, ove il giudice constati, con riguardo alla cosa comune, il rispetto dei limiti di cui all’articolo 1102 cod. civ. e della struttura dell’edificio condominiale, deve ritenersi legittima l’opera realizzata anche senza l’esatta osservanza delle norme dettate per regolare i rapporti tra proprieta’ contigue. Infatti, le norme sulle distanze, rivolte fondamentalmente a regolare con carattere di reciprocita’ i rapporti fra proprieta’ individuali, contigue e separate, sono applicabili anche tra i condomini di un edificio condominiale, purche’ siano compatibili con la disciplina particolare relativa alle cose comuni, cioe’ quando l’applicazione di quest’ultime non sia in contrasto con le prime; nell’ipotesi di contrasto, la prevalenza della norma speciale in materia di condominio determina l’inapplicabilita’ della disciplina generale sulla proprieta’, quando i diritti o le facolta’ da questa previsti siano compressi o limitati per effetto dei poteri legittimamente esercitati dal condomino secondo i parametri previsti dall’articolo 1102 cod. civ.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 febbraio 2014, n. 3094 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. GIUSTI...

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Corte di Cassazione, S.U.P. sentenza 30 gennaio 2014, n. 4319. Esorbitano dai poteri del Gip sia l’ordine di imputazione coatta nei confronti di persona non indagata, sia il medesimo ordine riferito all’indagato per fatti diversi da quelli per i quali il pubblico ministero abbia chiesto l’archiviazione

Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 30 gennaio 2014, n. 4319 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. ESPOSITO Gennaro – Consigliere Dott. MARASCA Gennaro – Consigliere Dott. LOMBARDI Alfredo – Consigliere Dott. CORTESE Artu –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 7004. Applicata la custodia in carcere nei confronti dell’indagato in ordine al reato ex art. 609 bis C.P. in danno della convivente. Sostituita la misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  13 febbraio 2014, n. 7004 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Catania, con ordinanza emessa il 13/08/2013 -provvedendo sulla richiesta di riesame avanzata da A.G. , avverso l’ordinanza del Gip del Tribunale di Catania, in data 26/07/2013, con la quale era stata applicata la custodia in carcere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 6989. Si versa in ipotesi di vizio motivazionale radicale, che non può essere colmato in sede di legittimità e che non consente a questa Corte di procedere al necessario approfondimento. Peraltro, contrariamente a quanto più volte affermato dal ricorrente, non sussistono i presupposti per ritenere “manifesta” l’assenza di responsabilità a suo carico.

Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 6989 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 25/2/2009 il Tribunale di Palmi, dopo avere dichiarato estinte per prescrizione le contravvenzioni in tema di sicurezza sul lavoro ex legge n.626/1994 e d.P.R. n.547/1955 contestate al solo sig. C. , ha condannato i sigg. R.P....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora il Fisco determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, il contribuente può limitarsi a dimostrare la disponibilità di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta

Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111 Svolgimento del processo Con sentenza 6-12-2004 la CTP di Matera accoglieva il ricorso proposto da S.F. avverso un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate di Matera, per l’anno 1997, aveva determinato sinteticamente – ex art. 38 dpr 600/73 – un reddito...