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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 aprile 2014, n. 9220. In tema di prestazione d’opera intellettuale e recesso del cliente

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  23 aprile 2014, n. 9220 Svolgimento del processo Con decreto del 18/1/2000 il Tribunale di Roma ingiungeva alla società Software & Services s.r.l. il pagamento, in favore di N.R. , di un compenso per attività di consulenza informatica che egli aveva svolto, su suo incarico, presso la società...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 aprile 2014, n. 9276. Il danno cagionato dalla fauna selvatica ai veicoli in circolazione non è risarcibile in base alla presunzione stabilita dall'art. 2052 c.c., inapplicabile per la natura stessa degli animali selvatici, ma solo alla stregua dei principi generali sanciti dall'art. 2043, anche in tema di onere della prova, e perciò richiede l'individuazione di un concreto comportamento colposo ascrivibile all'ente pubblico: resta pertanto immune da censure la decisione di rigetto della domanda proposta nei confronti della Regione per il risarcimento dei danni conseguenti alla collisione tra una vettura e un cinghiale, non essendo emerse prove dell'addebitabilità del sinistro a comportamenti imputabili alla Regione o all'Anas, non potendo costituire oggetto di obbligo giuridico per entrambe la recinzione di tutte le strade e la segnalazione generalizzata di tutti i perimetri boschivi

  Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 aprile 2014, n. 9276 Svolgimento del processo L.L. e L.P., sull’assunto di aver patito un danno alla vettura di proprietà del primo e condotta dal secondo quando, il 28.08.2003, essa era venuta inopinatamente a collidere con un cinghiale proveniente dai boschi appartenenti alla Regione Abruzzo, convennero...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 febbraio 2014, n. 5751. Chiarimenti in merito all’indice di edificabilità che ne precisano limiti e contenuto

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE sentenza  5 febbraio 2014, n. 5751 1. Con sentenza del 13 luglio 2011 la Corte d’appello di Perugia – a seguito di appello proposto da V.R. , M.G. , Z.A. , D.F. , Ma.Gi.Ma. e G.P. avverso sentenza dell’8 marzo 2010 con cui il Tribunale di Spoleto...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 marzo 2014, n. 11953. Nel corso di un giudizio abbreviato non subordinato ad integrazione probatoria, se il pubblico ministero procede alla contestazione suppletiva di una circostanza aggravante, in violazione del divieto di cui all'articolo 441 comma 1 c.p.p. ed il giudice ne riconosce la sussistenza, la nullità della sentenza in parte qua che ne deriva è a regime intermedio e pertanto sanabile ai sensi dell'articolo 182 comma 2 c.p.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 marzo 2014, n. 11953 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PRESTIPINO Antonio – Presidente Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi – rel. Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott. PELLEGRINO...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 aprile 2014, n. 9098. La S.C. conferma l'inapplicabilità del nuovo articolo 18 (previsto dalla legge Fornero) ai giudizi pendenti in Cassazione al momento della entrata in vigore delle novella, e aggiunge che lo ius superveniens (legge 92/12) non può essere applicato neppure ai giudizi all'epoca pendenti nelle fasi di merito e in sede di rinvio

suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 22 aprile 2014, n. 9098 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – rel. Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. GHINOY Paola –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 aprile 2014, n. 8120. In tema di azione negatoria, la titolarita' del bene si pone come requisito di legittimazione attiva e, se essa e' contestata, la parte che agisce non ha l'onere di fornire, come nell'azione di rivendica, la prova rigorosa della proprieta', ma deve dare la dimostrazione, con ogni mezzo ed anche in via presuntiva, dell'esistenza di un titolo valido di proprieta' del bene

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 7 aprile 2014, n. 8120 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – rel. Consigliere Dott. CARRATO Aldo – Consigliere Dott....