Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 maggio 2015, n. 20101 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott....
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 maggio 2015, n. 20103. E’ responsabile del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare quando dalle risultanze processuali emerge che, nonostante lo stato di disoccupazione formale, l’imputato percepisce un reddito da lavoro senza tuttavia provvedere regolarmente alla corresponsione del contributo al mantenimento di moglie e figli disposto dal tribunale con sentenza di separazione personale dei coniugi
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 maggio 2015, n. 20103 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. MICHELI Pao – rel. Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 maggio 2015, n. 20126. L’abitualità che caratterizza il delitto di maltrattamenti in famiglia può derivare dal continuo ed invasivo controllo da parte del marito, divorato da una patologica ed incontenibile gelosia nei confronti della moglie. Ma il giudice di merito deve vagliare con particolare attenzione la credibilità della vittima e dei testimoni, suoi prossimi congiunti, anche alla luce di eventuali motivi di astio di questi ultimi, derivanti da una pretesa risarcitoria di notevole valore economico, azionata in sede civile dall’indagato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 14 maggio 2015, n. 20126 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 26 maggio 2015, n. 2652. Il piano urbanistico territoriale (PUT) della area Sorrentina Amalfitana di cui alla richiamata legge regionale 27 giugno 1987, n. 35, ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 2, è piano territoriale con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali e formula direttive vincolanti alle quali i Comuni devono uniformarsi nella predisposizione dei loro strumenti urbanistici e, quindi, le prescrizioni dettate per le zone di Piano Regolatore in cui è stata articolata la zona territoriale 4 (come nella specie la zona B) sono espressione del predetto vincolo di natura paesaggistica e ambientale, fatta salva la norma di salvaguardia di cui all’articolo 5 della stessa legge regionale e fatta eccezione circa l’edificazione delle aree libere, per le attrezzature pubbliche, entro certi limiti prescrittivi indicati dal successivo articolo 11. Si tratta quindi di un vincolo pianificato e inderogabile, di natura specifica, sia per l’Amministrazione comunale che per l’Amministrazione preposta alla tutela del vincolo medesimo. Ed è proprio tale vincolo specifico imposto ai fini della tutela dei valori paesistici e ambientali a rendere non applicabile al caso di specie l’articolo 5 della legge regionale Campania in materia di interventi straordinari di demolizione e ricostruzione, che prevede una deroga agli strumenti urbanistici vigenti, consentendo l’aumento della volumetria esistente degli edifici residenziali, entro il limite del trentacinque per cento
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 26 maggio 2015, n. 2652 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6720 del 2014, proposto da: Di.Ma., quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante della Ed....
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 26 maggio 2015, n. 2649. Per sostenere che il frazionamento di un suolo risulti strumentale a un intento edificatorio non è necessario verificare la presenza di opere edili, o quanto meno di un loro principio di esecuzione, su ciascuno dei lotti ricavati dalla suddivisione; ma è nondimeno necessario, perché si possa ritenere sussistere la lottizzazione negoziale, sulla base non della realizzazione di alcune opere, quanto del frazionamento contrattuale di un più vasto terreno con la creazione di lotti sufficienti per la costruzione di un singolo edificio, che ciò sia desumibile in modo non equivoco dalle dimensioni e dal numero dei lotti, dalla natura del terreno, dall’eventuale revisione di opere di urbanizzazione e dalla loro destinazione a scopo edificatorio. Non è, in altre parole, sufficiente il riscontro della vendita di un fondo ricavato da un più ampio appezzamento di terreno, sia pure con la costituzione di una servitù di passaggio a favore del fondo altrimenti intercluso (nel che si sostanzia la fattispecie in esame) per far emergere i profili dell’intento lottizzatorio, occorrendo, a tal fine, che la suddivisione in lotti per dimensioni, per natura del terreno e per numero evidenzi la loro destinazione a scopo edificatorio.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 26 maggio 2015, n. 2649 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3267 del 2014, proposto da: Ba.Fe. e Po.Gi., rappresentati e difesi dagli avvocati Se.Le. e Ma.Di., con...
Corte di Cassazione, sezione II, ordinanza 16 aprile 2015, n. 15807. Per qualificare come mafiosa un’organizzazione criminale e’ sufficiente la capacita’ potenziale, anche se non attuale, di sprigionare, per il solo fatto della sua esistenza, una carica intimidatrice idonea a piegare ai propri fini la volonta’ di quanti vengano in contatto con gli affiliati all’organismo criminale, non essendo, quindi, necessario che sia stata effettivamente indotta una condizione di assoggettamento ed omerta’ nei consociati attraverso il concreto esercizio di atti intimidatori
Suprema Corte di Cassazione sezione II ordinanza 16 aprile 2015, n. 15807 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Ciro – Presidente Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. RAGO Geppi – rel. Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2015, n. 15853. Nei reati tributari “la presentazione di una proposta di concordato preventivo e la sua approvazione di omologazione da parte del tribunale non fa venir meno la responsabilita’ dell’amministratore della societa’ che non ha versato quanto dovuto all’erario ai fini degli obblighi IVA
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 aprile 2015, n. 15853 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 aprile 2015, n. 16102. In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali, lo stato d’insolvenza non libera il sostituto d’imposta dai doveri verso l’Erario in relazione alle retribuzioni corrisposte ai dipendenti, in quanto, per la contemporaneita’ dell’obbligo retributivo e di quello contributivo, il medesimo e’ tenuto a ripartire le risorse esistenti all’atto dell’erogazione degli emolumenti in modo da poter assolvere al debito para-fiscale, anche se cio’ comporti l’impossibilita’ di pagare i compensi nel loro intero ammontare
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 aprile 2015, n. 16102 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 aprile 2015, n. 17100. In tema di tutela dell’onore, ancorche’ in generale, al fine di accertare se sia stato leso il bene protetto dall’articolo 594 cod. pen., ènecessario fare riferimento ad un criterio di media convenzionale, in rapporto alla personalita’ dell’offeso e dell’offensore ed al contesto nel quale la frase ingiuriosa sia stata pronunciata, esistono, tuttavia, limiti invalicabili, posti dall’articolo 2 Cost., a tutela della dignita’ umana, di guisa che alcune modalita’ espressive sono oggettivamente (e dunque per l’intrinseca carica di disprezzo e dileggio che esse manifestano e/o per la riconoscibile volonta’ di umiliare il destinatario) da considerarsi offensive e, quindi, inaccettabili in qualsiasi contesto pronunciate
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 23 aprile 2015, n. 17100 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAZA Carlo – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 aprile 2015, n. 17424. Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità è applicabile anche al delitto tentato quando sia possibile desumere con certezza, dalle modalità del fatto e in base ad un preciso giudizio ipotetico che, se il reato fosse stato riportato al compimento, il danno patrimoniale per la persona offesa sarebbe stato di rilevanza minima
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 aprile 2015, n. 17424 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. BELTRANI Sergio – Consigliere Dott. DI MARZIO...