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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 16150 del 2 maggio 2012. Per sporgere querela non è necessaria la delibera del consiglio di amministrazione

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 16150 del 2 maggio 2012   Svolgimento del processo – Motivi della decisione Con sentenza in data 16.09.2009 il Tribunale di Chivasso dichiarava F.S. colpevole del reato di cui all’art. 388 c.p. – per aver sottratto un escavatore affidato alla sua custodia, sottoposto a pignoramento operato a...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 7041 del 9 maggio 2012. L’amministratore può agire senza delega dell’assemblea direttamente contro l’inquilino che ha ingrandito il suo terrazzo appropriandosi della cosa comune, senza la necessità di litisconsorzio necessario con il proprietario dell’immobile

Corte di Cassazione sentenza n. 7041 depositata il 9 maggio 2012. L’amministratore può agire senza delega dell’assemblea direttamente contro l’inquilino che ha ingrandito il suo terrazzo appropriandosi della cosa comune, senza la necessità di litisconsorzio necessario con il proprietario dell’immobile Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 7041 del 9 maggio...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 3 aprile 2012, n. 12704. La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto

La massima La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato e dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è sicuramente rivelatrice della volontà di...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 15 febbraio 2012, n. 5859. L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva

La massima L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 15 febbraio 2012, n. 5859 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 maggio 2012 6930. Non è ammissibile nel nostro ordinamento l’autonoma categoria di danno esistenziale, inteso quale pregiudizio alle attività non remunerative della persona

La massima Non è ammissibile nel nostro ordinamento l’autonoma categoria di danno esistenziale, inteso quale pregiudizio alle attività non remunerative della persona, atteso che: ove in essa si ricomprendano i pregiudizi scaturenti dalla lesione di interessi della persona di rango costituzionale, ovvero derivanti da fatti-reato, essi sono già risarcibili ai sensi dell’art. 2059 cod. civ.,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 30 aprile 2012, n. 6635. Notifica via e mail di ordinanza resa fuori udienza. Nulla se manca il riscontro dell’avvenuta ricezione

Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza del 30 aprile 2012, n. 6635 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 22-2-1990 L.C.R. conveniva dinanzi al Tribunale di Prato G.F., assumendo di aver promesso in vendita al convenuto, con contratto preliminare del 15-11-1988, un locale ad uso artigianale sito in (…) , per il...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 15230 del 20 aprile 2012. Cani rumorosi: per configurare il reato di disturbo al riposo e alla quiete delle persone e cioè che le emissioni sonore moleste dovevano essere idonee ad arrecare disturbo ad un numero indeterminato di persone, in presenza di un luogo abitato, essendo del tutto rilevante che solo alcune di queste si fossero sentite disturbate

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 15230 del 20 aprile 2012   Fatto e diritto Il Tribunale di Roma condannava C.F. e S.D. per il reato di cui all’art. 659 c.p. sussistendo prova del disturbo arrecato al riposo e all’occupazione delle persone non impedendo che i loro due cani di grossa taglia abbaiassero...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 26 marzo 2012, n. 4818. L’azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione differisce da quella ordinaria in quanto non è sufficiente il fatto materiale dell’esecuzione di un’opera o di una prestazione vantaggiosa per l’ente pubblico, che deve essere provato dall’attore, ma è necessario che l’ente abbia riconosciuto l’utilità dell’opera o della prestazione in maniera esplicita, con atto formale, ovvero in modo implicito

La massima L’azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione differisce da quella ordinaria in quanto non è sufficiente il fatto materiale dell’esecuzione di un’opera o di una prestazione vantaggiosa per l’ente pubblico, che deve essere provato dall’attore, ma è necessario che l’ente abbia riconosciuto l’utilità dell’opera o della prestazione in maniera esplicita, con...

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Corte dei Cassazione, sezione I, sentenza 10 maggio 2012 n. 7162. L’amministratore di condominio per esigenza di trasparenza e di informazione è tenuto ad aprire un conto separato

  Corte dei cassazione – Sezione I civile – Sentenza 10 maggio 2012 n. 7162.L’amministratore di condominio per esigenza di trasparenza e di informazione è tenuto ad aprire un conto separato Il testo integrale[1]   Corte dei Cassazione, sezione I, sentenza 10 maggio 2012 n. 7162 Per la Corte di Piazza Cavour  se non si...

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Corte di Cassazione, sezione II sentenza, del 22 marzo 2012, n. 4592. Per proporre una domanda o per resistere ad essa è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione

La massima Per proporre una domanda o per resistere ad essa è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione, nel quale, in particolare, l’interesse ad impugnare una data sentenza o un capo di essa va desunto dall’utilità giuridica che dall’eventuale accoglimento del gravame possa derivare alla parte che lo propone, e non...