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Corte di Cassazione, sezione VI sentenza del 30 maggio 2012, n. 20927. In materia cautelare l’interesse alla impugnazione persiste in capo all’indagato, pur se rimesso in libertà, in relazione all’accertamento della sussistenza delle condizioni di applicabilità delle misure previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p., in quanto tale accertamento può costituire presupposto per il riconoscimento del diritto ad un’equa riparazione per la custodia cautelare ingiustamente subita.

La massima In materia cautelare l’interesse alla impugnazione persiste in capo all’indagato, pur se rimesso in libertà, in relazione all’accertamento della sussistenza delle condizioni di applicabilità delle misure previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p., in quanto tale accertamento può costituire presupposto per il riconoscimento del diritto ad un’equa riparazione per la custodia cautelare ingiustamente...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2012 n. 24357. Non ricorribile in Cassazione dal Pm il perdono giudiziale concesso dal Gup

  Corte di cassazione, sezione, sentenza 19 giugno 2012 n. 24357. Non ricorribile in Cassazione dal Pm il perdono giudiziale concesso dal Gup Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2012 n. 24357 Il Gip presso il tribunale dei minorenni può pronunciare sentenza di non luogo a...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 giugno 2012 n. 10220. Nessun risarcimento in favore dell’automobilista che non rispettando il limite di velocità finisce in una grossa buca provocando dei danni al veicolo

  Corte di cassazione – Sezione VI civile – Ordinanza 20 giugno 2012 n. 10220. Nessun risarcimento in favore dell’automobilista che non rispettando il limite di velocità finisce in una grossa buca provocando dei danni al veicolo Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 giugno 2012 n. 10220...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 maggio 2012, n. 8167. L’avvocato che adotta la strategia processuale del silenzio ha diritto al compenso previsto dalla tariffa penale per l’esercizio di attività difensive in udienza (voce 6.2 della tabella C – Penale) e non già a quello previsto per la mera partecipazione ad essa (voce 6.1)

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 23 maggio 2012, n. 8167 Svolgimento del processo – Motivi della decisione Ritenuto che l’Avv. C.G. – che aveva difeso nell’ambito di un procedimento penale S.C.G., beneficiario del patrocinio a spese dello Stato in quanto collaboratore di giustizia ammesso allo speciale programma di protezione – ha...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 20559 del 28 maggio 2012. Possibile l’applicazione di misure alternative al carcere anche per chi è condannato per il reato di evasione

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 20559 del 28 maggio 2012 Svolgimento del processo 1. Con decreto emesso de plano l’11 luglio 2011 il Presidente del Tribunale di sorveglianza di Sassari dichiarava inammissibile le domande di affidamento in prova al servizio sociale e di detenzione domiciliare avanzate da P.G., osservando che l’istante è...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 8 marzo 2012, n.13922. In sede di udienza preliminare, l’insufficienza o contraddittorietà delle fonti di prova che legittima l’emanazione di sentenza di proscioglimento da parte dei Giudice dell’udienza preliminare ha quale parametro di riferimento la prognosi di inutilità del dibattimento, mentre deve essere escluso il proscioglimento in tutti i casi in cui tali fonti di prova si prestino a soluzioni alternative o aperte.

La massima In sede di udienza preliminare, l’insufficienza o contraddittorietà delle fonti di prova che legittima l’emanazione di sentenza di proscioglimento da parte dei Giudice dell’udienza preliminare ha quale parametro di riferimento la prognosi di inutilità del dibattimento, mentre deve essere escluso il proscioglimento in tutti i casi in cui tali fonti di prova si...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 6 giugno 2012, n.21913. Il determinatore del falso testimone non punibile può essere chiamato a rispondere in qualità di autore mediato, ex art.111 c.p., del reato di falsa testimonianza posto in essere da un altro soggetto, non punibile ai sensi dell’art, 384, comma 2.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE SENTENZA 6 giugno 2012, n.21913 Ritenuto in fatto   1. Con sentenza pronunciata in data 9 giugno 2005, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Brescia, assolse B. M., S. L. e R. M., ‘per non avere commesso il fatto’, dal reato di concorso continuato nel delitto di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 giugno 2012, n.9931. Sulla presunzione di sublocazione

Le massime 1. Se la ospitalità – anche non temporanea e protratta nel tempo – di un soggetto nell’appartamento in locazione non concreta ipotesi di presunzione di sublocazione e se da essa neppure è dato presumere una detenzione autonoma dell’immobile locato derivante da un concesso comodato, devesi necessariamente ritenere che la semplice durata di tale...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 giugno 2012 n. 9939. La mancata denunzia (ovvero la denunzia incompleta) non può costituire a priori un elemento ostativo al risarcimento del danno dal Fondo vittime della strada

    Corte di cassazione – Sezione III civile – Sentenza 18 giugno 2012 n. 9939. La mancata denunzia (ovvero la denunzia incompleta) non può costituire a priori un elemento ostativo al risarcimento del danno dal Fondo vittime della strada Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 giugno 2012 n. 9939 La...