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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 aprile 2015, n. 8839. Una volta accertato il difetto del presupposto della domanda proposta ai sensi dell’art. 156 cod. civ., ossia il dedotto peggioramento delle condizioni economiche dell’attore, il giudice deve rigettare la domanda di revisione delle condizioni economiche dell’accordo di separazione consensuale dei coniugi

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 aprile 2015, n. 8839 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo – rel. Consigliere Dott. ACIERNO Maria – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 aprile 2015, n. 18235. Alla parte privata, nel processo penale, non è consentito l’uso di tale mezzo informatico di trasmissione, quale forma di comunicazione e/o notificazione, essendo solo ammesso, ma a partire dal 15/12/2014, l’uso della PEC per le notificazioni per via telematica da parte delle cancellerie nei procedimenti penali a persona diversa dall’imputato

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 aprile 2015, n. 18235 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CORTESE Arturo – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – rel. Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. BONITO Francesco M.S. – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 4 maggio 2015, n. 18447. Il principio di proporzione deve trovare applicazione non solo rispetto alla confisca che scaturisce dal giudizio definitivo, ma anche rispetto al sequestro cautelare, e ciò anche in considerazione del fatto che esiste una rapporto di corrispondenza funzionale tra quest’ultimo e il primo strumento ablativo, corrispondenza che si deve riflettere anche sulla proporzione dell’importo

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 4 maggio 2015, n. 18447 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI F. M. – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 aprile 2015, n. 18257. Responsabilità penale degli Enti; la prescrizione dell’illecito dell’Ente è interrotta dalla notifica dell’atto e non dalla sua emissione, essendo l’interruzione della prescrizione regolata in base al d.lgs. n. 231/2001 dalle norme del codice civile, l’effetto interruttivo si ottiene con la portata a conoscenza dell’atto nei confronti dell’Ente, in particolare con la notifica dell’atto processuale idoneo a tale effetto

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 aprile 2015, n. 18257 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ A.S. – Presidente Dott. FIDELBO Giorgi – Consigliere Dott. DI STEFANO P – rel. Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetan – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 4 maggio 2015, n. 18432. La differenza tra il crollo di costruzioni e la rovina di edifici; le due ipotesi differiscono in quanto solo nel delitto il crollo della costruzione deve aver assunto la fisionomia di un disastro, con conseguente pericolo per la vita e l’incolumità delle persone anche diverse rispetto agli abitanti della stessa.

Corte di Cassazione sezione IV sentenza 4 maggio 2015, n. 18432 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro A – Presidente Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. VITELLI CASELLA Luc – rel. Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 aprile 2015, n. 14842. In materia di confisca, l’articolo 676, comma 1, cod. proc. pen., stabilisce che il giudice dell’esecuzione procede con le forme previste dall’articolo 667 c.p.p., comma 4, emettendo provvedimento non direttamente ricorribile ma opponibile davanti allo stesso giudice che lo ha pronunciato

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 aprile 2015, n. 14842 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. BONITO F. Maria S. – Consigliere...