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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 maggio 2015, n. 10127. A causa del mancato completamento della rete fognaria, il comune deve risarcire il privato per la perdita di potabilità dell’acqua passante nel fosso che attraversa il fondo di sua proprietà. E l’amministrazione va anche condannata al ripristino delle tubature fino all’imbocco di una struttura destinata alla depurazione, facendo salva però l’autonomia del municipio nel decidere se agganciarsi ad un depuratore già esistente o utilizzare altro mezzo idoneo

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 maggio 2015, n. 10127 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – rel. Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 maggio 2015, n. 11152. Se le “tabelle” applicate per la liquidazione del danno non patrimoniale da morte di un prossimo congiunto cambino nelle more tra l’introduzione del giudizio e la sua decisione, il giudice (anche d’appello) ha l’obbligo di utilizzare i parametri vigenti al momento della decisione

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 29 maggio 2015, n. 11152 Considerato in diritto Con il primo mezzo è denunciata, in relazione all’art. 360, comma primo, n. 3, cod. proc. civ., violazione o falsa applicazione degli artt. 1226 e 2056 cod. civ., 3, 32, 111 Cost., nonché dedotto vizio di motivazione. La Corte di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 maggio 2015, n. 20606. La parte vincitrice di una causa civile nei cui confronti il giudice ha liquidato la somma a titolo di spese legali e che si rifiuti di consegnarla al proprio avvocato non è imputabile del reato di appropriazione indebita

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 maggio 2015, n. 20606 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. PRESTIPINO Antonio – Consigliere Dott. DAVIGO P. – rel. Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea – Consigliere Dott. RECCHIONE...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 maggio 2015, n. 20571. Non è compatibile con lo schema procedurale dell’art. 459 c.p.p. una sentenza di proscioglimento che, esprimendo un giudizio di verosimile insussistenza del dolo, tradisce l’assenza di certezze sul punto e disvela un giudizio di insufficienza probatoria che avrebbe dovuto comportare la restituzione degli atti al pubblico ministero

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 19 maggio 2015, n. 20571 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 maggio 2015, n. 20561. In merito alla dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e dell’applicabilità del nuovo istituto della messa alla prova nell’ambito dei procedimenti già pendenti alla data dell’entrata in vigore della novella legislativa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 maggio 2015, n. 20561 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. MENGONI...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 maggio 2015, n. 20314. La fattispecie di falsa perizia è speciale rispetto a quella di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 15 maggio 2015, n. 20314 Ritenuto in fatto Con sentenza del 6 dicembre 2012, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Torino dei 4 aprile 2011 appellata dal pubblico ministero e dall’imputato, la Corte d’appello di Torino ha riconosciuto a M.G. il beneficio della non menzione, confermando...